| inviato il 02 Maggio 2018 ore 6:16
Il TAP di estrema importanza? Io la vedo diversamente, ma tutti hanno diritto ad avere un'opinione. Tornando in tema, il paese e la sua economia si poteveno far ripartire ricostruendo quello che era venuto giù e ridando agli abitanti i loro luoghi. Certo, un centro commerciale muove piu denaro. |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 7:37
É un brutto trend che coinvolge tutta l'Italia, costruire centri commerciali.Nel 2015 ho fatto il giro della Manica in bicicletta e sono rimasto colpito dal non riuscire a trovare supermercati ovunque, anzi é stato molto difficile, lungo i 1000 km che ho fatto di mega centri se ne portavano contare sulle dita della mano. Se ripenso alla quantità di iper super che stanno costruendo da noi, in città da me in mezzo a 6 supermercati hanno disboscato uno degli ultimi boschetti per mettercene un'altro. |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 8:17
Ma davvero si è convinti che costruire centri commerciali sia più redditizio che ricostruire i paesini andati distrutti? Nel breve periodo i costi sono più contenuti, ma poi ti ritrovi una struttura totalmente scollegata dal paesaggio e le macerie ancora per le strade e le campagne; sinceramente preferisco investire in un mutuo per comprarmi un casolare che buttare soldi per affittare un monolocale in un condominio, nell'attesa di trovare la cifra in contanti per acquistare in contanti il casolare di cui sopra. L'emergenza terremoto è stata gestita come peggio non si sarebbe potuto ed infatti dopo oltre un anno le macerie sono ancora per le strade, in moltissimi paesi non è stato fatto nulla se non costruire campi profughi di pessima fattura ed insufficenti per le esigenze della popolazione. Castelluccio di Norcia contava nel 2016 poco più di 100 residenti e mi si vuol far credere che i costi per la ricostruzione di una borgata simile fossero così superiori a quelli che verranno affrontati per questo progetto? La ricostruzione doveva esser già partita da un pezzo, ma il nostro è il Paese dove l'economia rurale viene affidata a nuovi centri commerciali e questo è davvero molto triste. |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 9:10
Ivan, quello che dici è vero ma probabilmente oggi si deve guardare al cosa è più veloce e facile per far ripartire la zona, se nel centro commerciale prendessero a lavprare solo gente di zona sarebbe una gran cosa ad esempio, perchè la casa è necessaria ma lo è anche il lavoro. Inoltre ricordiamoci che ci sono tanti centri da rimettere in piedi e che il lavoro è lungo, questa è Amatrice oggi... video.repubblica.it/dossier/terremoto-24-agosto-2016/terremoto-macerie Non è facile trovare zone dove portare le migliaia di tonnellate di detriti (in Italia non sappiamo dove buttare l'immondizia!) e i costi sono alti... non voglio giustificare l'attuale operato, solo che di cose da fare ce ne sono... basti pensare a L'Aquila che stanno ancora ricostruendo a 10 anni dal sisma... per Castelluccio ce ne vorranno altri 20! |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 9:59
Black il problema sono proprio le tempistiche che hai citato. In Giappone per ricostruire una strada impiegano 1 settimana, da noi servono 2 anni solo per decidere la data della riunione tra gli interessati e procedendo così è normale che i costi lievitino, insieme ai disagi per i cittadini. Rimuovere le macerie dopo 1 settimana o dopo 2 anni ha lo stesso identico costo, si tratta solo di posticipare una spesa che prima o poi dovrà essere fatta, ma posticipando la ricostruzione tu fai aumentare i costi. E' la mentalità ed il modus operandi che deve cambiare. |
user81826 | inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:08
www.greenme.it/viaggiare/europa/italia/umbria/27488-fioritura-castellu Come si fa a giudicare una scelta senza il progetto sotto mano insieme alle normative, le necessità temporali, i vincoli strutturali ecc.? Anche io parto un po' prevenuto perché siamo in Italia e di costruzioni brutte e mal costruite ne vedo molte, però in questo caso particolare non vedo motivi così evidenti di critica. |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:08
Ivan, assolutamente d'accordo, io vivo a Roma e per chiudere una voragine sotto casa mia ci hanno messo due settimane, strada chiusa e nessun mezzo pubblico a disposizione per 15 giorni. Personalmente mi aspettavo che lasciassero morire la zona, forse il centro commerciale con gli aiuti agli agricoltori qualcosa può smuovere... vedremo. |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:11
“ Anche io parto un po' prevenuto perché siamo in Italia e di costruzioni brutte e mal costruite ne vedo molte, però in questo caso particolare non vedo motivi così evidenti di critica. „ Sono stato pochi giorni fa a L'Aquila... difficile non essere prevenuti in Italia |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:12
Senza voler entrare in dettagli specifici o diatribe inutili... il terremoto è l'ennesimo grande business dell'amministrazione statale corrotta. Senza se e senza ma. A distanza di due anni sono stati spesi miliardi di euro per mantenere migliaia di persone in alberghi lungo costa adriatica (nella maggior parte dei casi contro il parere stesso di chi veniva ospitato...) E' stato impedito a chi aveva possibilità e mezzi di provvedere da se, non concedendo nemmeno una licenza temporanea. Ci sono aziende del settore (prefabbricati e case in legno) che hanno offerto gratuitamente soluzioni abitative in omaggio. I comuni non hanno consentito che ciò avvenisse. Attenzione non parlo per demagogia o sentito dire (mia sorella abita a Norcia ed una amico di famiglia che tra le altre cose è sul lastrico e malato... avrebbe avuto la casa in omaggio dalla Rubner...) Bene, questo per dire che in un contesto in cui si è tenuto tutto bloccato, non si è spostato praticamente un sasso (perché le macerie sono rifiuto speciale del quale ancora non si è stabilita la destinazione definitiva e se ne sta impedendo anche il riciclo, ovvero la frantumazione ed utilizzo a scopo edilizio o stradale...), non si è fatto nulla ma nulla, si decide all'improvviso di fare una spianata di cemento a Castelluccio... beh io dico che è una vergogna, perché se i mezzi pesanti sono arrivati per fare la spianata di cemento (perché non l'hanno fatta con la pala...) quei mezzi pesanti potevano salire di cento metro ripulire e ricostruire le 50 baracche di Castelluccio. Ed aggiungo e sottolineo "baracche" perché Castelluccio era un mucchio di catapecchie e lamiere che pertanto poteva essere ricostruito e migliorato in tempi brevissimi. Però allora sarà anche il caso di far notare che sul discorso catapecchie subentra l'ente parco dei Sibillini... si perché questo stesso ente negli anni ha impedito tutte le ristrutturazioni che modificassero l'aspetto originario di Castelluccio stessa (dalla nascita del parco si intende). Per cui qualcuno ha ritenuto che il fatiscente capanno di lamiere arrugginite fosse pittoresco, tradizione e tipico del luogo... quindi spiegatemi come sia possibile in questo contesto, dove in 30 anni non è stato possibile spostare una lamiera, sia ora possibile e di impatto minore fare una spianata di cemento (che rimarrà li per sempre)... scelta che oltretutto condanna il paesino se non all'abbandono, quantomeno ad un allungamento dei tempi di una ipotetica ricostruzione spiegatemelo, perché io non l'ho capito |
user81826 | inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:19
Cosa vuoi dire Lorenzo, che prima hanno impedito illegalmente la ristrutturazione od ora illegalmente l'hanno approvata? Oppure si parla di negligenza? O ancora di incapacità o burocrazia? Come si fa a rispondere nel merito senza conoscere tutti i fattori che ho citato prima? |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:19
Aggiungo ancora, perché sta storia mi fa incazzare come una bestia... non hanno consentito nemmeno la costruzione di stalle provvisorie (parliamo di strutture leggere in metallo con i teloni sopra...) e durante il primo anno molti piccoli allevamenti sono andati perduti, perché con l'arrivo del primo inverno gli animali rimasti allo stato brado sono morti. Se volte cerco le foto su Watsup che mi mandava mia sorella, con le vacche morte lungo le strade, o quelle sbranate dai lupi... |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:20
Grazie Lorenzo per la tua testimonianza; posso dirti che siamo almeno in due a non averlo capito... |
| inviato il 02 Maggio 2018 ore 10:29
Paolo, prima legalmente hanno impedito ed ora legalmente consentono o negano quello che vogliono. Assistiamo quotidianamente a tanti e tali controsensi che diventa davvero difficile restare calmi e ragionevoli. Faccio un altro esempio: due anni fa ho ristrutturato casa aggiungendo il "cappotto" esterno per migliorare la coibentazione... beh il comune prevede che tu comunichi di che colore farai l'intonaco, perché nel caso tu volessi casa tua fuxia (per dire...) loro non te lo consentiranno, perché impatta visivamente nel contesto (c'è una dicitura tecnica a riguardo che ora non mi viene...). Per dire che mediamente al privato cittadino vengono messe tutte le briglie possibili (per un idea distorta di bene comune a mio avviso), poi lo stato stesso salta tuti quei paletti a proprio piacimento... ma non direi per il bene comune. ribadisco un concetto piuttosto elementare. Castelluccio era un insieme di 50 baracche, ripulire e ricostruire sarebbe possibile, rapido ed anche economico. Qualcuno invece ha preferito procedere diversamente, per criteri che non comprendo, e che soprattutto contraddicono gli ultimi 30 anni di gestione di quel territorio. Per carità si è visto di molto peggio, questa per dimensioni e posizione non è nemmeno un problema... però le conseguenze sul paesino saranno tutte da valutare in prospettiva. Magari hanno ragione loro. Castelluccio poteva essere anche un simbolo della ricostruzione. Invece è l'ennesima occasione persa. Però dobbiamo parlarne, dobbiamo informarci, seguire le vicende. Avvilirsi con demagogia pessimista non aiuta, ma nemmeno far finta di niente. Poi non dico che sia necessariamente corruzione o malafede, è giusto che mi corregga e sia più cauto in tal senso. Però se non è corruzione è stupidità in questo caso. |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 8:19
Ma al momento quali sono le possibilità per raggiungere Castelluccio? |
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