user92023 | inviato il 25 Febbraio 2018 ore 23:08
Ciao Valgrassi! Uscendo, però, dalla provocazione della mia domanda, e passando al mio punto di vista in merito (assolutamente IMHO, ovviamente!), credo che, così come all'epoca dell'analogico "il fotografo" si serviva del formato Leica, e/o del medio formato, e/o del banco ottico, su, su, fino all'8' x 10', in relazione alle specifiche necessità contingenti, oggi ci si possa basare sull'APS-C, e/o sul FF "standard", e/o sul FF "estrogenato", su, su, fino al sedicente medio formato digitale, in relazione...ecc.. Da notare che, da quando mi interesso di queste cose (1965), il trend è sempre stato quella della riduzione dei formati. Insomma non credo ad ua "regola fissa"! Spero di non aver gettato un sasso in piccionaia! Ciao a tutti. G. |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 16:39
da qualche parte mi pare di aver letto che usando meno megapixel, a parità di tempo di esposizione, iso e apertura del diaframma, le foto vengono più luminose. È vero? |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 16:52
Ma che bello !!! Mi aveva stufato il triangolo dell'esposizione ! Adesso passiamo al quadrilatero... |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:21
@paolo sto morendo @gianni no, in teoria meno rumore visualizzando al 100%. ma stai anche guardando una immagine molto meno 'ingrandita'. L'esposizione non cambia |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:46
“ Prima di fare questa domanda ho cercato risposte su altre discussioni ma ho trovato solo che, se nn si vogliono vedere foto molto ingrandite, nn servono a niente tanti megapixel. Quello che nn ho capito è se ha qualche vantaggio usarne pochi o se è semplicemente la stessa cosa (perché se fosse così tanto vale usare sempre il massimo consentito dalla propria fotocamera, a meno che nn si voglia avere file meno pesanti) „ Non capisco la domanda. Di che Mp stai parlando? Se non usi tutti i megapixel (intesi come "fotositi) della tua fotocamera stai facendo un ritaglio o comunque uno zoom digitale "in camera". Una volta acquisite, queste informazioni, vengono scritte in un file sulla sched di memoria. Generalmente RAW (più pesante) o Jpeg (più leggeri anche a seconda dell'algoritmo di "compressione" usato). Questi sono i MP del file, da non confondere con quelli "nativi" del sensore. Una volta acquisiti puoi, perdendo più o meno informazione, comprimerli ulteriormente sul computer perdendo altra risoluzione. O anche fare dei veri e propri ritagli per escludere porzioni di foto e/o cambiare il formato. Di solito, nel dubbio, conviene acquisire al massimo e sfoltire eventualmente dopo. |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:56
Un esempio per cui si scatta con meno Mp del sensore... Ad esempio se hai un sensore 4:3 e sai che la foto la stamperai a 2:3 (formato tipo cartolina). A questo punto invece che ritagliarla a PC puoi già impostare la macchina fotografica per fare subito la foto con le proporzioni giuste. Oppure... non hai più zoom ottico e allora diminuisci per aumentare "virtualmente" la focale. Cosa che potresti fare sempre dopo su pc, ma che si può preferire per immediatezza e "semplicità". Ma ripeto... se ho capito bene la domanda... |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 18:38
La decisione su quanti Mpx comprare, o usare, va presa sapendo in anticipo che cosa ci fai con le foto che scatti, idem con le ottiche che compri. Altrimenti si buttano via dei soldi inutilmente. Bisogna sempre tenere ben presente che: 1) Una Fotografia la si osserva e la si apprezza guardandola SOLO a formato INTERO. 2) Guardare una immagine a pezzi a monitor, ingrandendola al 100%, al 200% o al 300% è giocare coi pixel e NON è fare fotografia. 3) In fotografia conta solo e soltanto quello che si vede nell'immagine, tutto quello che non si vede non conta nulla. Detto questo, per soddisfare un monitor professionale da 27" 4K o Ultra HD che ha una risoluzione di 3840 X 2160Px bastano 8,3 Mpx. A monitor bastano dunque sempre e comunque fotocamere da 12 Mpx. Per la stampa, come risoluzione necessaria di fotocamera, si cambia pianeta. Se uno stampa grandino, fino all'A2, in fine Art, a 300 PPI, con 36 Mpx di fotocamera ci stampi senza interpolare, ma se interpoli un po' non succede nulla, e dunque una 24 - 30 Mpx va bene lo stesso per l'A2. Sopra l'A2 di stampa, A1 o più grande, ci vogliono le pixellate sui 50 Mpx in 35 mm. I vantaggi ad usare pochi Mpx, sempre che poi bastino per l'uso che uno deve fare dell'immagine finita, sono la nitidezza maggiore, rispetto ai tanti Mpx, la ritardata diffrazione, il minor rischio di micromosso ( scatti a mano libera con tempi più lunghi, ed il minor rischio di beghe di ottica. Io stampo tanto in A3, e tra D4 e D 810 le differenze, ossia i vantaggi della D4, li vedo, la D4 è più nitida e rompe meno le balle in scatto. |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 15:54
@Alessandro Pollastrin cosa significa guardarla a formato intero? E come si fa? Scusatemi se nn so niente ma io ho una compatta da 50€ e prima di comprare qualcosa di più costoso vorrei capire come sfruttare al massimo quello che ho. |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 16:19
" @Alessandro Pollastrin cosa significa guardarla a formato intero?" Guardare tutta la fotografia, l'immagine intera, tutto il fotogramma e NON dei crop al 100 X o 200 X. A monitor, con un 27" UHD o 4K, che è già un monitor molto grosso, bastano 9 Mpx: chi spende nelle pixellate e poi guarda le foto solo a monitor, fotograficamente parlando, o non fa fotografia, gioca coi pixel, al 100X o 200X o se guarda le foto intere si incasina la vita per nulla, tecnicamente non ci capisce nulla. |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 16:31
Ah ok |
| inviato il 12 Marzo 2018 ore 16:37
Condivido in pieno quanto ha osservato Pollastrini. Io ho avuto la fortuna di poter provare la gran parte delle macchine digitali in commercio sia attualmente che ormai ritirate dalla vendita. Personalmente, però, uso ormai da diversi anni Nikon Df, che come è noto utilizza il sensore della D4 citata da Pollastrini. Ho avuto e rivenduto sia la D750 che la D810, sostituite con un secondo corpo Df. Questa mia decisione è stata la conseguenza sia di quella di cedere il plotter e di cessare la stampa nei formati maggiori dell'A3+ (che continuo a praticare con la Pixma Pro1); sia della convinzione, identica a quella esternata da Alessandro Pollastrini, per cui le fotografie vanno guardate nella loro interezza e non a pezzi; sia della constatazione che per ottenere una stampa A3+ con la 810 ero costretto a ricampionare verso il basso e che alla fine non mi risultava possibile percepire una qualche evidente differenza di nitidezza tra le due stampe. Se poi stampavo in A3+ il file della 810 senza ricampionare verso il basso allora la stampa ottenuta nel medesimo formato dalla Df mi appariva, sia pure di pochissimo, più nitida. Quanto alla resa del colore ed al rumore anche tali elementi io personalmente li apprezzo di più sulle immagini fornite dal sensore della Df. Lo stesso discorso lo verificavo sul monitor 5k del mio iMac. In conclusione, a mio personalissimo avviso, se ci si ferma a stampare in A3+ e/o a guardare le foto solo sul monitor 4k o 5k che sia, la Df non è affatto inferiore alla D810, anzi. Proprio per questo, cessata la stampa in LF, ho preferito avere una seconda Df piuttosto che una D810 che per le mie esigenze era divenuta ridondante. E a maggior ragione questo vale per me, fotografo di vecchia scuola, che con la Df ritrova praticamente i medesimi comandi delle Nikon analogiche del passato (Fm2 e FM2A, in particolare). Circa il discorso del crop, caro a molti fotoamatori, proprio in quanto fotografo anziano, abituato per anni e anni ad usare le discolors che richiedevano la capacità di incorniciare l'inquadratura già al momento dello scatto, lasciando all'esterno di essa il superfluo, il problema neppure si pone. All'epoca, qualcuno lo ricorderà, si stampava il BW lasciando intravedere sulla stampa finale il bordo del fotogramma su pellicola, proprio per dimostrare l'insussistenza di tagli; il che, secondo la moda di allora (che invero non mi ha mai convinto del tutto) avrebbe dato la prova della visione moralmente autentica del fotografo. In conclusione, sono in disaccordo con quanti affermano che è comunque meglio avere più Pixels perché non si sa mai... Dipende invece, come ha ben sottolineato Pollastrini, dalle esigenze di ciascuno. Certo è che se si opta per un sensore meno denso, sarebbe bene sceglierlo di alta qualità. Fabio |
user92023 | inviato il 12 Marzo 2018 ore 18:53
D'accordissimo! G. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:21
Perfettamente in accordo! |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:31
Concordo anche io con il fatto che si debba valutare la destinazione di utilizzo dei file. Per quanto mi concerne, andare oltre i 18-20 megapixel non fornisce alcun beneficio: infatti mi fermo al formato A4, per le stampe (e a volte sono riuscito ad ottenere buoni risultati anche con soli 6 megapixel). Anche se decidessi spingermi a quello A3, con notevole aumento dei costi (gestisco le stampe da solo), sarebbe comunque un numero di pixel ampiamente adeguato. Per stampe 10x15 sono riuscito ad ottenere immagini guardabili anche partendo da file da 1 megapixel... Il problema è che, attualmente, non si può scegliere il sensore più adatto alle proprie esigenze, così come accadeva all'epoca delle reflex a pellicola, ma si può solamente decidere quale fotocamera acquistare. Per cui a volte capita che un sensore adeguato per le proprie esigenze venga montato su una fotocamera molto carente sotto altri aspetti, oppure eccessivamente costosa e ingombrante. Dato che i costruttori puntano a vendere, la specifica del numero di pixel ha ancora un certo impatto. Pertanto si deve scendere a compromessi, e talvolta ci si ritrova con un sensore con più pixel del necessaro e file inutilmente ingombranti (cosa che rallenta il flusso di lavoro). Oramai anche 20 megapixel sono considerati "pochi" (o almeno sui forum), ma l'incremento in termini di dimensione massima delle stampe non aumenta in modo direttamente proporzionale al numero di pixel. Ad esempio, tra 1dx e 6d mark II si passa da 18.1 a 26.2 megapixel: tuttavia tale incremento crea più problemi che benefici, dato che si notano maggiormente i problemi di micromosso, errori di messa a fuoco, limiti di diffrazione del sistema ottica-fotocamera, nonché difetti ottici dell'obiettivo. La dimensione massima delle stampe, fissato un certo dpi, varia davvero di poco. Per quanto riguarda, se sulla 6d mark II fossero rimasti a 20.2 megapixel sarebbe stato meglio: tuttavia, come già scritto sopra, per il marketing "more is better"... Poi, ovviamente esistono anche utenti che necessitano di file con risoluzioni molto elevate, ma questo si ricollega alla prima frase del mio messaggio. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |