| inviato il 28 Gennaio 2018 ore 19:53
Iso 320, 1/200 sec e f/? |
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 13:15
“ Il consiglio di propendere per una macchina aps-c con af migliore della 3300d non mi pare peregrino, bravo tu che sai tutto. „ Se non sai di cosa stai parlando evita di dare consigli agli altri |
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 14:25
“ purtroppo dove mi hanno mandato a fare le foto hanno un solo riflettore, quindi non c è tanta luce e devo usare per forza iso 3200 e a 1/200 le foto vengono mosse dato che un pugno va a velocità molto elevate... Cmq ho solo un 35 mm come obbiettivo haha quindi la d7200 mi andrebbe bene anche per fare qualche video? „ Ma di quale incontro di boxe si tratta? Quello di condominio? Se il ring non è adeguatamente illuminato nessun commissario di riunione autorizza a farlo. |
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 14:34
“ Se non sai di cosa stai parlando evita di dare consigli agli altri „ Stai rispondendo a te stesso, vero? |
| inviato il 29 Gennaio 2018 ore 16:56
Le foto nelle riunioni di pugilato, questo è il termine tecnico, si scattano prevalentemente con ottiche corte perché sarebbe impossibile vedere partire i colpi per chiunque: infatti ne sanno qualcosa i pugili stessi. Nella foto sotto si può notare che la profondità di campo è molto estesa e non serve alcun autofocus al fulmicotone.
 Nella foto boxe thailandese o pugilato thailandese www.ilpost.it/2015/05/25/muhammad-ali-fotografia-leifer/ La fotografia, cinquant'anni fa La rivincita tra Liston e Clay – ormai diventato Ali – fu organizzata un anno e tre mesi dopo quel primo incontro. Rispetto a un anno prima Ali era diventato più forte, temuto e rispettato di Liston. Leifer restava invece un giovane e poco conosciuto fotografo. Tra i tanti presenti quella sera, solo lui e un altro avevano scelto dei rullini a colori; la sua macchina fotografica, inoltre, poteva scattare poche fotografie e non molti scatti ravvicinati, uno dopo l'altro, come quelle di gran parte degli altri fotografi. Herb Scharfman continuava invece a essere un fotografo esperto e autorevole: la sua esperienza gli diceva che un particolare lato del ring – quello vicino ai giudici – era il migliore in cui posizionarsi, e la sua autorevolezza e anzianità gli permisero di “ordinare” al giovane Leifer di andare sul lato opposto, secondo lui il peggiore. Leifer andò sul lato del ring che gli fu “concesso” e fu da lì che, dopo due minuti e otto secondi dall'inizio dell'incontro, scattò una delle fotografie di sport più famose del secolo. La fotografia mostra uno degli istanti successivi al colpo da KO con cui – ancor prima della fine del primo round – Muhammad Ali vinse l'incontro. Un colpo strano e ancora oggi molto discusso: il pugno tirato da Ali sembrò infatti troppo debole per mandare KO un pugile come Liston. Secondo alcuni quel pugno addirittura nemmeno centrò Liston, ed è infatti conosciuto come il “phantom punch”, il pugno fantasma: se c'è stato, nessuno l'ha visto. La fotografia di Leifer mostra il momento che arrivò alcuni istanti dopo il pugno, il momento in cui Liston cadde al tappeto e in cui Ali sembrò esultare per la vittoria. Ali – scrive il New York Times, e dicono i presenti all'incontro – in realtà non stava esultando: stava urlando a Liston «Get up and fight, sucker», “alzati e combatti, perdente”. Negli anni si è detto che Liston cadde a terra perché quell'incontro era stato combinato con la mafia, oppure perché Liston temeva di battere Ali affiliato con la potente e temuta Nation of Islam, oppure per le scommesse o per molti e diversi altri motivi. Così come non si sa se davvero quel pugno ci fu, nemmeno si sa perché Liston cadde. Si racconta che uscito dall'incontro Ali chiese: «Ma l'ho colpito?». Scrive Slate: Leifer fu fortunato a trovarsi nel punto migliore per scattare quella foto (e Schafrman sbagliò a mandarcelo) ma ci mise anche del suo. Accanto a Leifer quella sera c'era infatti un altro fotografo, John Rooney, che scattò un'immagine molto simile: però in bianco e nero, e rettangolare anziché quadrata. In generale meno efficace. In entrambe le foto – sotto le gambe di Ali e poco al fianco della sua gamba destra – si vede Scharfman, anche lui sconfitto con la macchina fotografica in mano. |
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