user137840 | inviato il 09 Maggio 2018 ore 21:00
...venite a Bagheria alla Villa Cattolica, vedere le stampe originali dal vivo è tutta un'altra cosa. ci sono anche le opere giovanili di Giuseppe Tornatore. siete tutti miei ospiti...a Vostre spese. |
user117231 | inviato il 16 Settembre 2018 ore 19:44
Comunque, che tu ci creda o meno...Ferdinando Scianna è un mio compaesano. “ ...venite a Bagheria alla Villa Cattolica, vedere le stampe originali dal vivo è tutta un'altra cosa. Ci sono anche le opere giovanili di Giuseppe Tornatore. Siete tutti miei ospiti...a Vostre spese. „ Vuoi vedere che adesso salta fuori che sei bagherese ?!!! |
user117231 | inviato il 17 Settembre 2018 ore 19:52
Ma quindi Buonaluce...sei o non sei bagherese ?!! Perchè io sono compaesano di Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Ferdinando Scianna e Giuseppe Tornatore.. da generazioni e generazioni. E NON STO SCHERZANDO. E con un tale Ciro Scianna, morto per difendere il tricolore..mi pare avessimo anche una parentela alla lontana. (..di mio con Scianna ho condiviso la 1^ la 2^ e la 3^ F...nel triennio 1979-80 / 1980-81 / 1981-82 e un bel DISTINTO ) Da piccolo sono cresciuto giocando dietro Villa Palagonia... e non era raro che sconfinassimo. L'idea che ci fosse dentro il muro un fantasma mi attirava tantissimo. Faccio un rapido elenco a memoria : VILLA PALAGONIA VILLA TRABIA VILLA VALGUARNERA VILLA ROSA PALAZZO CUTO' PALAZZO INGUAGGIATO VILLA RAMACCA VILLA CATTOLICA ...me ne sto dimenticando almeno 10/12...sicuri... E se sei bagherese, veramente bagherese...allora saprai il nome di quella storica trattoria, in fondo in fondo alla strada Via Paternò, che dal retro di Villa Palagonia finisce in una confluenza di Corso Umberto. Rispondi a questo quesito e sei indubbiamente bagherese !!! |
user137840 | inviato il 17 Settembre 2018 ore 21:26
no, non sono di Bagheria. |
user117231 | inviato il 17 Settembre 2018 ore 22:13
A zzaMaria A cu trasi..s'arricria !!! |
user137840 | inviato il 17 Settembre 2018 ore 22:40
senti Felix, ci sono già la mie foto in archivio che abbondano per sarcasmo e ironia. quasi tutte le mie foto si prestano alla facile battuta. se tu ti scomodassi a visitare le mie foto troveresti mille pretesti per fare lo spiritoso e la cosa mi risulterebbe persino gradita. ma questi blog sui Maestri sono le uniche cose serie che ho fatto, le ho create apposta per dare l'opportunità a tutti di parlare di sana Fotografia... sii buono. ti aspetto... |
user117231 | inviato il 18 Settembre 2018 ore 7:10
Ho aggiunto dati VERI alla biografia di Scianna.. e credi che io non sia serio. Se si parla di Scianna..si parla anche di Bagheria. Ma dato che non interessa.. ciao. |
| inviato il 18 Settembre 2018 ore 15:01
no no ti sbagli di grosso concordo sul fatto che Scianna e Bagheria siano un tutt'uno. ridevo perchè da sicula doc (in trasferta) la frase "cu trasi s'arricria" mi fa morire, la sento mia |
user137840 | inviato il 18 Settembre 2018 ore 15:33
Scianna è nato a Bagheria, ma ha cominciato a fotografare vent'anni dopo mentre frequentava l'Università di Palermo. Nel 1965 uscì la sua prima raccolta fotografica dal titolo “Feste Religiose in Sicilia”, accompagnata da un saggio di Leonardo Sciascia. Pochi anni più tardi si trasferì a Milano, iniziò a lavorare per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, dove collaborò con Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire ma soprattutto dove conobbe Henri Cartier-Bresson, che nel 1982 lo introdusse, come primo italiano, nella grande agenzia fotografica Magnum. |
user117231 | inviato il 18 Settembre 2018 ore 18:37
Amen. ... Quella frase è il motto.. di quella famosa trattoria bagherese. Dove certamente anche Scianna avrà mangiato .. Nonostante a Bagheria lo si sia visto poco. |
| inviato il 18 Settembre 2018 ore 18:45
Beh di certo se vado a Bagheria andrò a mangiare dalla zza Maria |
user137840 | inviato il 18 Settembre 2018 ore 21:01
Quelli di Bagheria ( Peliti associati - 35 euro) 384 Pagine, 375 Fotografie in b/n Un album personale di fotografie e di parole. Ricordi di Bagheria, dove Ferdinando Scianna ha vissuto gli anni della prima giovinezza. Immagini scattate prima di scoprire la vocazione per la fotografia, e poi rimaste per molti anni in una cassettina di legno che aveva contenuto delle bottiglie. Le fotografie sono accompagnate dalle annotazioni, come in un diaro della memoria, per aiutare a far rivivere i ricordi. C'è il prete, padre Sammaco, proprietario di enormi mutandoni stesi al sole ad asciugare e ci sono i tagliarini fatti in casa e mangiati con le mani; c'è Renato Guttuso, l'unico compaesano che aveva fatto strada e ci sono i venditori di lumachine. |
user137840 | inviato il 20 Settembre 2018 ore 22:10
scusate l'eccesso di megalomania, ma mai come in questo caso mi sono avvicinato alle sue "feste religiose in Sicilia". perdonatemi o condannatemi... www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2919633 |
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