| inviato il 25 Novembre 2017 ore 14:30
“ @Gian Carlo F pienamente d'accordo su ciò che dici, resta che comunque spesa, peso e ingombro sono i motivi principali per cui sto cercando alternative al 24-70. Solo un appunto, potresti spiegarti meglio riguardo " Ultimo luogo comune da sfatare assolutamente: i toni, contrasti, passaggi tonali, ecc. sono simili in tutte le ottiche vecchie e nuove, non credere alle rese "old style", se alcune ottiche sono poco contrastate è solo perchè hanno riflessi interni che rimbalzano dappertutto! " ? Mi lascia alquanto perplesso.. „  lo so..... guarda queste immagini, sono scattate: Con un pre-AI, un Sigma ART, un AFS G, se non ci fosse scritto sopra capiresti con che versione di ottica sono state eseguite?


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| inviato il 25 Novembre 2017 ore 14:45
“ Con un pre-AI, un Sigma ART, un AFS G, se non ci fosse scritto sopra capiresti con che versione di ottica sono state eseguite? „ Qualche differenza c'è, ma probabilmente no, o perlomeno non sarei sicuro al 100% nel darti una risposta. Tutto ciò lo trovo confortante, quindi grazie per la delucidazione |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:09
“ @alessio1970 davvero belle, ma quanto sono artefatte le immagini? „ Cioè? |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:18
“ Cioè? „ Intendo modificate in pp. Aumenti di nitidezza e quant'altro, o se sono file usciti direttamente dalla macchina |
user78019 | inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:30
“ Non confondere l'IF con il CRC, il primo è un sistema che usa la logica degli zoom per mettere a fuoco, il secondo è un sistema che si associa alla maf tradizionale „ Ragazzi, che casino che fate! IF vuol dire internal focusing = messa a fuoco interna, ovvero il barilotto dell'obiettivo non si allunga. Le lenti si spostano dentro il barilotto modificando le loro posizioni reciproche, senza alcuna variazione di lunghezza del barilotto stesso. CRC, in casa Nikon, vuol dire che ha la correzione per le distanze brevi, al fine di mantenere una buona qualità alle lunghe come alle corte distanze. Questa correzione si realizza con lenti flottanti, ovvero - al ruotare della ghiera di messa a fuoco - gli elementi interni (singole lenti o gruppi di lenti) si spostano in modo da modificare la loro interdistanza a seconda della distanza di maf. Ciò comporta, come effetto "secondario", la variazione di lunghezza focale dell'obiettivo, la cui lunghezza focale "nominale" è garantita solo all'infinito. Uno schema CRC non è necessariamente IF, come dimostrano tanti obiettivi, dal 28/2.8 AI-S al Micro-Nikkor AF-D 105/2.8 (per non parlare poi degli zoom ...). Quindi, un'ottica IF (ad es. l'AF-S 105/2.8 VR, o l'AF-S 300/4 D) ha uno schema a lenti flottanti, ma un obiettivo a lenti flottanti di tipo CRC non è necessariamente IF. Entrambi variano la lunghezza focale con la distanza di maf. |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:38
Il 20 AF-D lo uso su D750, spesso lo uso al posto del 14-24. Meno contrasti, meno ombre chiuse, meno blu e più colori caldi. Su D90 ti diventa quasi un 35mm da street con tutti i vantaggi della resa della serie D, su D800 un ottimo grandangolo. Aggiungere al tuo corredo il 20 e il 50 per me ti consente di non sentire al mancanza del 24-70. In mezzo puoi mettere pure il 35, sempre D, costa veramente poco. La serie G, se cerchi le linee per mm è meglio. |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:47
“ " Con un pre-AI, un Sigma ART, un AFS G, se non ci fosse scritto sopra capiresti con che versione di ottica sono state eseguite? " Qualche differenza c'è, ma probabilmente no, o perlomeno non sarei sicuro al 100% nel darti una risposta. Tutto ciò lo trovo confortante, quindi grazie per la delucidazione „ sicuramente, ma ti assicuro che se ti postassi due esempi su ottiche della stessa serie anche lì vedresti qualche differenza, è normale |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:49
“ Ragazzi, che casino che fate! IF vuol dire internal focusing = messa a fuoco interna, ovvero il barilotto dell'obiettivo non si allunga. Le lenti si spostano dentro il barilotto modificando le loro posizioni reciproche, senza alcuna variazione di lunghezza del barilotto stesso. CRC, in casa Nikon, vuol dire che ha la correzione per le distanze brevi, al fine di mantenere una buona qualità alle lunghe come alle corte distanze. Questa correzione si realizza con lenti flottanti, ovvero - al ruotare della ghiera di messa a fuoco - gli elementi interni (singole lenti o gruppi di lenti) si spostano in modo da modificare la loro interdistanza a seconda della distanza di maf. Ciò comporta, come effetto "secondario", la variazione di lunghezza focale dell'obiettivo, la cui lunghezza focale "nominale" è garantita solo all'infinito. Uno schema CRC non è necessariamente IF, come dimostrano tanti obiettivi, dal 28/2.8 AI-S al Micro-Nikkor AF-D 105/2.8 (per non parlare poi degli zoom ...). Quindi, un'ottica IF (ad es. l'AF-S 105/2.8 VR, o l'AF-S 300/4 D) ha uno schema a lenti flottanti, ma un obiettivo a lenti flottanti di tipo CRC non è necessariamente IF. Entrambi variano la lunghezza focale con la distanza di maf. „ esatto, con la precisazione che è soprattutto l'IF che varia la lunghezza focale quando si focheggia |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 15:54
“ Intendo modificate in pp. Aumenti di nitidezza e quant'altro, o se sono file usciti direttamente dalla macchina „ Dalla macchina esce un raw che necessita di una minima pp. |
user46521 | inviato il 25 Novembre 2017 ore 20:26
Dico la mia sulle ottiche avute e che uso, molto belli il 24 il 35 e 85 afd, splendidi il 20 ais, il 28 ai, e il 50 ai. Per il 28 2.8 ho avuto entrambe le versioni con e senza CRC e poi alla fine o tenuto quello senza perché con soggetti a distanza e infinito rende meglio e a me serve soprattutto in ambito paesaggio. Quello con CRC invece va meglio sulle brevi distanze. |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 21:19
Openmind temo che tu stia facendo confusione con i numeri.......... mi spieghi allora come è possibile che al RR 1:1 il soggetto ripreso con l'AF è più distante che sull'AFS G? Poi i micro Nikkor 105mm AIS e successivi (quindi anche l'AF) non avevano un sistema di maf tradizionale con elicoide che spostava l'intero gruppo ottico, avevano un sistema flottante posteriore che riduceva la focale effettiva, erano sostanzialmente come degli IF, questo sistema non va confuso con il CRC che serviva invece a migliorare la nitidezza a distanza ravvicinata nei sistemi ad elicoide tradizionale. Sono due cose diverse. Se qualcuno ha voglia di approfondire c'è questa mostruoso trattato di Carlo Gravina sui micro Nikkor, lì è spiegato bene tutto. www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Micro_Nikkor/00_pag.htm |
user78019 | inviato il 25 Novembre 2017 ore 21:56
“ Openmind temo che tu stia facendo confusione con i numeri.... „ Guarda, qui chi fa confusione sono altri, non io. Primo: entrambi i 105 mettono a fuoco a 1:1 a 31 cm (anzi, secondo i dati di Nikon, il 105 VR mette a fuoco a 31,4 cm; il 105 AF-D a 31 cm, quindi un pelo più vicino ...) Se poi ragioni con la formula delle lenti sottili ignorando la distanza internodale, prendi cantonate. “ avevano un sistema flottante posteriore che riduceva la focale effettiva, erano sostanzialmente come degli IF „ Continui a confondere lenti flottanti e IF. Non sono sinonimi. Ho cercato di spiegarlo. Forse sono stato poco chiaro, ma tu, intanto, puoi provare a rileggere quello che ho già scritto. Io confido in una maggiore attenzione da parte degli altri utenti interessati. “ Se qualcuno ha voglia di approfondire c'è questa mostruoso trattato di Carlo Gravina sui micro Nikkor „ Preferisco Pierre Toscani (da cui ho preso le figure precedenti): non fa la letteratura dell'ottica; è più preparato e "fisico": www.pierretoscani.com/focale.html |
| inviato il 25 Novembre 2017 ore 22:02
Openmind, leggiti bene la recensione di Gravina Comunque siamo OT e credo anche che queste disquisizioni non interessino a nessuno |
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