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Verissimo, ma vaglielo a dire ai tanti che approfittano della scusa di proteggere le proprie foto col copyright per aggiungere di straforo un bel "Ph.", magari dopo appena due mesi che hanno preso in mano la loro prima fotocamera, e ti bloccano se osi fare un commento costruttivo a qualche loro scatto. Ok, questo atteggiamento c'è sempre stato, ma quando serviva un minimo di gavetta anche solo per non avere una stampa completamente bruciata c'era anche meno ostentazione, magari si limitavano a pavoneggiarsi in pubblico con la reflex al collo. (Che buffo: a me invece capita ancora, dopo 40 anni dal mio primo scatto, di sentimi in imbarazzo a tenere in mano la reflex in certe situazioni di "pubblico" )
Nel mondo della fotografia amatoriale leggo una certa tendenza a riporre nelle mani della....
Si, questo può essere vero. Devo dire però che secondo me, la tecnologia va sfruttata per quello che offre. Uno scultore non sceglie il blocco di marmo a caso ma quello che ritiene il meglio per la sua idea. Questa è una scelta tecnologica!
Una buona, anzi buonissima immagine la potrei stampare su di una pessima carta, ma scelgo un risultato (tecnologicamente) migliore con una carta migliore, anche questa è una scelta tecnologica.
Salgado, ha fatto trasporre in negativo (mi pare 35 mm.) molti files di sue immagini. Ha preferito una stampa all'argento (per motivi forse di eleganza del supporto in gelatina o del tono dei neri e bianchi che so...)piuttosto che alle carte per digitale (ma quello è Salgado). Sia chiaro che le carte attuali sono spettacolari e mi chiedo se davvero valga la pena questo tipo di complicazione. (forse la durata nel tempo)
Giustamente, si cerca la tecnologia per un miglioramento della qualità tecnica del risultato. Un'immagine modesta resta tale qualsiasi sia la tecnologia applicata.
Purtroppo si. e per questo ti dò ragione
franco santi
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