| inviato il 31 Agosto 2017 ore 18:22
“ E voi, avete trovato voi stessi, cercate che gli scatti vi rappresentino a pieno o vi accontentate di una bellissima fotografia, unica nel suo genere ma che non riflette il vostro spirito? „ Topic quanto mai intenso e poetico, al quale vorrei associarmi. Anche io arrivato ad un certo punto, mi sono chiesto cosa stavo facendo, fotograficamente parlando. Mi ero chiesto soprattutto se quello che stavo facendo lo poteva fare chiunque altro, insomma per avere un bel panorama la prima cosa è essere lì, e in un dato posto ci può andare chiunque. Affinare la tecnica non mi bastava più, avevo necessità di esprimermi in modo differente. Avevo fatto valanghe di foto di vacanze, matrimoni, fiori, ritratti, feste, viaggi, ma sentivo che mancava qualcosa. Cosicché presi una strada scivolosa, quella del nudo. Scivolosa, perché il modello ero io. Avevo deciso di mettere a nudo, in tutti i sensi, le mie idee ( ma qui su juza non le vedrete... ). Passati i 45 anni da un pezzo, ma complice un fisico ancora da non buttare via dopo decenni di sport, intrapresi un percorso molto personale che definirei ai limiti dell'assurdo, per ritrovarmi dopo innumerevoli scatti e molti mesi di prove con qualche decina di foto ben fatte ( detta da chi le ha viste ) e che esprimevano la mia maniera di sentire il mondo. Ne ero orgoglioso, non mi vergognavo, ma ero stufo di panorami tramonti ritratti e street. Mi sentivo come chi, dopo aver suonato in una orchestra, decideva di provare l'assolo. |
user72446 | inviato il 31 Agosto 2017 ore 18:33
Che bello questo post!!!! |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 18:37
Ho sempre pensato che la vera fotografia, quella che mi definisce e racconta me stesso, finisca esattamente nel momento in cui premo il pulsante di scatto. Non oltre. Vedere poi se il risultato corrisponde alle mia idea, all'emozione o alla suggestione che mi ha spinto a scattare, è solo un fatto meramente tecnico. Cambiamo camera, obbiettivi, leggiamo le prove, studiamo i principi ottici, solo per ridurre al minimo questo GAP. Fotografare per me è un gesto introspettivo. Poi l'effetto che le mie foto hanno sugli altri è un'altro paio di maniche, e diciamo che mi interessa fino a un certo punto. Non sono un professionista: fotografo quello che mi piace, quando mi piace, come mi piace e solo se mi va. |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 21:45
Mi fa piacere che il post ha trovato i suoi interlocutori. Volevo fare un appunto, anche perché è vero che sono e rimarrò amatore. Io amo la fotografia, perché so che è uno specchio dell'anima, un'arma potente difficile da gestire e nella passione viscerale che mi ritrovo potrei accontentarmi di quello che scatto perché non ho professori che mi giudicano. Ma è la mia insoddisfazione a farmi andare oltre, scattando sempre meno e guardando di più. Sto seriamente pensando di non caricare più alcun scatto nei social perché quando avrò raggiunto quello che voglio avrò anche toccato la massima soddisfazione a riguardo, e i social non sono lo spazio che voglio. Voglio la mia mente, i miei occhi, il mio cuore, il mio tempo come spazio nel rinchiudere i miei migliori scatti, ed esporli in salotto come arte incompresa agli ospiti del giorno. |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 22:06
La fotografia è la rappresentazione della nostra realtà, del nostro vissuto conscio e inconscio (spesso inconscio). La nostra realtà siamo noi. Da qui si può ragionare in termini di stile personale di come poter rappresentare questa proiezione di noi stessi, che sia una street un paesaggio oppure uno still life o un lavoro di reportage. La fotografia è una questione personale, non social |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 23:46
Sono d'accordo. Ma i social sono anche confronto e sono divertenti. Non mi sento di demonizzarli troppo. L'importante è sempre sapere ciò che si sta facendo e non essere troppo puristi e rigorosi. Si può benissimo anche leggere un libro harmony, basta sapere che non si sta leggendo Proust. Il problema è se leggi solo harmony e sei convinto che sia Proust. Io ho un account Instagram e mi diverto molto ad usarlo, fotografo con iPhone7. Qui il livello è chiaramente un altro. Basta saperlo. |
| inviato il 31 Agosto 2017 ore 23:49
D'accordo....quello che volevo dire è che i social possono essere una conseguenza o un effetto collaterale (anche piacevole), non il punto centrale. |
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