| inviato il 07 Settembre 2017 ore 10:15
Per me la presenza del telefonino assume la forma di una scusa, ti facilita il sacrifiZio di girare fotocameraless. Tanto poi non riesco ad usarlo, ha un'ergonomia insopportabile e ho sempre il timore che arrivi una telefonata sul più bello, quindi rimane in tasca 
Nel pezzo è citato alla fine, secondo me con lo stesso intento "rassicurante". |
user107253 | inviato il 07 Settembre 2017 ore 10:39
e poi vogliamo dirlo? Sarò sfortunata, ma ogni volta che voglio scattare una fotografia con il cellulare mi passa la voglia! La fotocamera ci mette troppo tempo ad avviarsi e alla fine...lo scatto è perso comunque  |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 10:52
Infatti nel post di apertura avevo in tasca il mio bel P9 con il suo bel BN adattissimo allo scopo, ma non ho neanche provato a tirarlo fuori.
Prima avevo un LG G2 che attivava la fotocamera molto velocemente con una pressione prolungata sul tasto posteriore e scattava con un altro tocco, il dito era già lì quando lo estraevi dalla tasca ed aveva anche l'ottica stabilizzata. Con quello ogni tanto ci tiravo fuori qualcosa, con lo Huawei faccio una fatica immane nel percorso osservare-estrarre-attivare-inquadrare-scattare. Soffro fisicamente, per cui ci rinuncio e mi godo la RobBot way of life. Forse è meglio così. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 10:53
Max, ti serve una compattona di qualità... Hai il mio stesso problema che anche se estraggo il cellulare proprio non mi paice farci foto e la 5D non me la posso mica portare a tracolla tutto il giorno.
O quello una telemetro a pellicola dei bei tempi andati. |
user107253 | inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:01
Ecco Vafudhr...hai detto la cosa giusta! Un buon metodo per tornare a fare foto pensate è rispolverando qualche bella reflex a pellicola dove non ti puoi permettere di sprecare scatti. Si fa più attenzione a tante cose...inquadratura, esposizione... Ho frequentato un corso di fotografia analogica con banco ottico e vi dirò ancora meglio! Cercare l'inquadratura giusta guardando l'immagine capovolta è un fantastico esercizio! |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:09
Solo la Ricoh GR ha la qualità in più che mi servirebbe, ovvero la rapidità assoluta nello scatto. Ma sono titubante nello spendere altro denaro per superare altri limiti (che ritengo comunque stimolanti), tanto più che la compatta di qualità, parlando di resa, ce l'ho già (M3+22)
Vedremo quando mi sarò disfato del materiale che ho in casa e che non uso e, soprattutto, quando sarò cresciuto abbastanza nel praticare quella fotografia che trovo più affine. Devo semplificare. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:10
Romy, è per quello che ancora esco con la macchina a pellicola.. per rallentare il più possibile anche in digitale. Non che io sia un granchè, ma un miglioramento l'ho notato... lento, ma inesorabile, come la pellicola.
Ho appena preso, è in arrivo, una Yashica a telemetro. Piccola, ottica fissa, tutto meccanico... perfetta per questo genere di cose.
Ma ora chiudo l'OT che poi Max mi viene a prendere. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:11
Devo semplificare.
Da incorniciare... vale per tutto nella vita. Semplificare e concentrarsi meglio. |
user107253 | inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:15
Vafudhr io ho una biottica Yashica...prima o poi mi deciderò a farci qualche scatto |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:17
L'OT l'ho causato io stesso tentando di definire meglio l'IT, che inizialmente era fumoso.
La pellicola è sicuramente molto legata al tema: immediata ma anche riflessiva, ti obbliga ad una forma mentale molto virtuosa, ma mi spaventano ancora costi e tempi. L'accettazione di questi limiti fa parte del percorso di crescita, io non sono ancora pronto. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:26
Romy: Al momento sto completando la trimurti Yashica. Fx-3 classic con 50mm 2.0 ML, Yashica Mat 124 (sto facendo il primo rullino in questi giorni) e la Minister II in arrivo la settimana prossima.
Max: se la prendi riflessiva i costi non sono un grosso problema. Un rullino al mese, fai sviluppare solo i negativi e ti scegli cosa stampare. Tra l'altro sto informandomi in questo periodo per lo sviluppo a casa e sul bianco e nero c'è un nuovo agente che sviluppa e fissa tutto in 6 minuti (solo con alcune pellicole ovviamente) e da risultati molto piacevoli.
Per iniziare sarebbe ottimo e abbatterebbe i costi di brutto... al limite un investimento in uno scanner per i backup.
Ritornando IT, mi è venuto in mento un momento in cui avrei voluto avere un qualunque mezzo per fotografare, quando ho visto una vespa attaccare e uccidere una cicala l'estate scorsa. Un casino pazzesco. Avvessi avuto macchina e lente giusta veniva una grande foto. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:32
@Vafhudr non solo costi, anche tempi, io sono un velociraptus, per farmi attendere devi sedarmi. Voglio sapere di più su quell'agente, potrebbe aprirmi la strada veloce, perché per quella canonica qui mi hanno già delucidato moltissimo (c'è gente meravigliosa su questo forum) ma ancora non sono riuscito a mettermi in pista.
Per l'IT dicci di più : c'era un vespa inferocita, una cicala vittima, e poi? Cosa compariva in quella fotografia mai scattata? |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 11:45
Ero in giro al parchetto dietro casa, sento questa cicala che fa un casino assurdo, ma proprio all'altezza del mio piede. Abbasso lo sguardo e vedo nell'erba (tra l'altro bella corta e appena tagliata) una cicala che si dimena con addosso una vespa di dimensioni ragguardevoli che la attanaglia mentre la punge.
Muovo la mano con scatto felice e agile mossa (cit), ma non ho il cellulare in tasca, non ho dietro nulla se non antizanzare e il pallone di Masha e Orso di mia figlia (ero in giro con lei) e quindi assisto impotente a questi due insetti che si dimenano, alle grida della cicala e nulla... questo è quanto.
Con una lente a fuoco ravvicinato avrei potuto (forse) centrare un momento di crudele natura in atto. Senza nemmeno il cellulare ho fatto solo da tristo spettatore. |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 12:54
ERA una settimana che mi appostavo in quel diavolo di fiume alla ricerca dei fistioni, o meglio di uno scatto morbido alle prime luci dell'alba. Di solito mi sentivano sempre arrivare, quindi si staccavano dalla vegetazione fitta della riva per rimanere sull'acqua un po' più alta, a circa 15 metri dalla sponda. Diciamo che mi sopportavano. Una mattina random mi sedetti sulla sponda ma, non vedendo una piuma per 10-15 minuti, avevo perso le speranze per una foto come la volevo io: dai colori morbidi e caldi che solo l'alba sa dare. Quindi abbassai la guardia, e l'obiettivo.
Avete presente quando i caccia supersonici passano bassi tra il paesaggio? Udii lo stesso fischio, e senza neanche fare in tempo ad accorgermene vidi un falco pellegrino inseguire due giovani anatre in volo radente a velocità spropositate, le anatre emettevano stridii, sentivano la morte che incalzava, e proprio davanti a me, quando il falco raggiunse la più piccola delle anatre, questa si buttò in acqua come ultimo gesto per sfuggire alla morte, con un tonfo assordante a causa della velocità e dell'inclinazione rispetto alla superficie dell'acqua stessa. Il falco continuò ad inseguire l'altra anatra. Il tutto accadde in meno di un secondo. Io ero convinto, nella confusione, di aver scattato, cioè di aver visto la scena dal mirino, peccato che avessi il 500mm sulle cosce. Riuscii a fare un bello scatto del germano reale che si tuffò in acqua, nel momento in cui riprese il volo. Per carità, un bello scatto, ma quella scena di caccia, che conteneva vita e morte in bilico, scenario giornaliero di madre natura, prima che l'anatra si gettasse in acqua, era LO scatto. Ahhh il carpe diem  |
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