| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 21:47
“ ...certo...se l'animale scappa via alla prima flashiata smetto subito!! ma non perché da loro fastidio la luce ma perché percepiscono il rumore dell'otturatore... ...uno è molto due sono troppi... „ Che piacere leggere le tue parole. Il problema del rumore dei vecchi flash è uno dei miei cavalli di battaglia; quando però ti trovi di fronte a persone disinformate per le quali i volatili "impazziscono" per l'emissione luminosa (mi è capitato) capisci che insistere è inutile. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 7:52
Be, per quanto insistano, di fronte all'evidenza penso se la mettano via. Mi fido di chi ha esperienza e ha "vissuto" con questi rapaci. Grazie ancora del tuo intervento Carmelo, molto apprezzato. Domanda supplementare: per la Maf? Ce chi usa una torcia bella potente e l'af funziona. Io l'anno scorso quando ebbi l'occasione usai na pila che a malapena mi permetteva di capire la maf in manuale e nn dava fastidio al gufo. Cosa consigliate? |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 10:20
“ Domanda supplementare: per la Maf? Ce chi usa una torcia bella potente e l'af funziona. Io l'anno scorso quando ebbi l'occasione usai na pila che a malapena mi permetteva di capire la maf in manuale e nn dava fastidio al gufo. Cosa consigliate? „ ovviamente serve una torcia abbastanza potente da consentire la maf. in teoria ad un animale da + fastidio quella che il flash la cui durata è brevissima.con gli strigiformi vedrai che restano li tranquilli torcia o non torcia e continuano a farsi i fatti loro. comunque quando sono infastiditi da qualcosa stai tranquillo che volano via,non sono bambole di pezza anche in africa nei safari notturni le guide NON puntano mai la torcia su bovidi ed antilopi in genere.invece ad esempio i felini sono del tutto indifferenti alla luce come anche i gufi che nei safari notturni capita di incontrare.con altri animali ancora mettono un filtro rosso sulla torcia.ma non con gli strigiformi. il disturbo come spiegato è dato da altre cose e comunque è soggettivo da esemplare ad esemplare. io ho faticato tantissimo ad avvicinare i gufi reali (impossibile di notte e difficile di giorno) mentre l'amico Pissymau ne ha avuto un esemplare confidentissimo vicino a casa per alcuni giorni.la civetta l'ho sempre trovata sfuggente e facile da innervosire.gufo comune ed allocco di solito + confidenti una volta avvicinati con metodi corretti.assiolo pure. barbagianni meno facile eppure è un animale che vive a contatto con l'uomo e molta gente li ha quasi ...ammaestrati in genere gli strigiformi sono comunque molto tolleranti verso l'uomo,nonostante la cattiva fama che gli abbiamo e continuiamo a dargli....facciamo in modo che restino tolleranti,fotografiamoli ed osserviamoli ma con ammirazione e rispetto |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 12:31
Io ho almeno 3 civette nei dintorni e confermo:molto diffidenti. Lo beccata una sola volta. Aspettata su un posatoio e scatto a distanza col telecomando. Il flash non la minimamente disturbata. Xo la maf al buio diventa quasi impossibile in manuale. Faccio piu di un tentativo? Uso una torcia piu blanda giusto x riuscire a mettere a fuoco in manuale? |
user14286 | inviato il 05 Febbraio 2017 ore 14:19
“ comunque quando sono infastiditi da qualcosa stai tranquillo che volano via „ mi fanno morire queste "certezze"... |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 21:01
D'accordo con Stefano, Veleno noi parliamo per esperienza personale sul campo no x sentito dire, ovviamente per avvicinare un animale selvatico ne devi conoscere bene il comportamento poi un semplice click della fotocamera infastidisce qualsiasi animale, sempre selvatico, altrimenti appendiamo tutto ad un chiodo o fotografiamo fiori e paesaggi o cambiamo mestiere |
user14286 | inviato il 05 Febbraio 2017 ore 21:42
Non è che il fotografare animali da anni renda automaticamente esperti. E non è che sia obbligatorio farlo. Magari avete ragione, ma a me il dubbio resta, perchè contrariamente a voi, non do le cose per scontate. La semplice assenza di reazione (apparente) non dimostra affatto che l' animale non si stressi, nè è scritto da nessuna parte che in caso di stress la reazione debba essere per forza la fuga. detto questo, dell' avvicinamento fatto con cognizione di causa abbiamo già discusso, e dubito, anche qui, che un neofita sappia esattamente come ritrarre questi animali senza fare casini. Ma tanto, nessuno lo potrà impedire... Saluti |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 22:23
Nulla è obbligatorio certe foto, parlo di me, si fanno per passione e per amore rivolto a delle limitate specie e ti posso assicurare che non ho mai fatto casini! anzi li ho aiutati e li aiuto a nidificare nei posti dove scelgono loro apportando delle migliorie ai nidi che loro hanno scelto da anni, sottolineo un episodio che mi è successo quest'anno...dopo 2 anni che sistematicamente una femmina di allocco perdeva le uova dal suo nido poiché gli scivolavano fuori dalla sua buca in forte pendenza, ebbene dopo un mio intervento fatto di scala e semplicemente 2 pietre le ho risolto il problema regalandomi una soddisfazione immensa dopo meno di un mese a deposto altre 2 uova e sono nati dei meravigliosi pulli, premetto che fotografo i genitori 2 e 3 volte al mese sempre da distanza di sicurezza per abituarli alla mia presenza, sono sempre li mai sono scappati via dal mio obiettivo e flash a bassa potenza , mi guardano li fotografo e indietreggio lentamente pochissimo rumore e non parlo assolutamente, molto più diffidente il Barbagianni ma so avvicinare anche lui, e poi come ho già detto il buon senso è la priorità se vedi un animale che scappa via subito non accettando la nostra presenza li è il caso di smettere subito e non insistere altre volte. Saluti |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 23:04
Scusa se approfitto della tua esperienza Carmelo. Con le civette? L'unica fatta bene lo fatta sapendo esattamente dove si posava: ho lasciato li la macchina sul trepiede e ho scattato a distanza col telecomando. Altrimenti sono diffidenti. Hai qualche consiglio? |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 23:36
“ " comunque quando sono infastiditi da qualcosa stai tranquillo che volano via" mi fanno morire queste "certezze"... „ Veleno,pensala come vuoi,non c'è alcun male,non vogliamo convincere te ma aiutare qualche collega a fare delle foto SENZA fare caSSate. la mia esperienza è fatta di persona,da escursioni fatte con birdwatcher e studiosi di uccelli notturni che pure io ho attentamente studiato.in africa ho avuto gli stessi responsi dai rangers con cui ho fatto safari notturni(parliamo di persone che hanno studiato anni gli animali prima di diventare rangers e che tutti i giorni vivono nella natura). qui in italia ho citato Carmelo perchè su juza è forse il maggior esperto.pure Luzzini e Meroni hanno sempre usato i flash con i notturni... insomma di indizi ne hai a piacimento ma puoi anche scegliere di restare dubbioso,non cambia nulla ne a noi ne ai gufi che non hai mai fotografato o studiato e neppure ti interessa puoi anche cercare la via del "flame" ma senza ossigeno non c'è fuoco. ringrazio Carmelo per la sua utile testimonianza “ . Con le civette? L'unica fatta bene lo fatta „ ascolta il canto notturno,individua posatoi e zone di caccia. cerca le borre. lasciale invece perdere nella loro tana anche perchè le foto belle si fanno in ambiente naturale e perchè agli animali va sempre lasciato un rifugio inviolabile salvo ci sia molto "confidenza" col soggetto. x l'avvicinamento vale sempre la stessa regola...non devi far capire loro che ti avvicini.... ti ho spiegato nei post precedenti. la civetta se capisce che la punti vola sempre via.se invece "suppone" che non l'hai vista resta li ferma. loro puntano sul mimetismo....come il polpo...lui non scappa finchè suppone che non lo hai visto è una strategia tipica del mondo animale. io di civette ne ho fotografate diverse ma di giorno è spesso sfuggente e piuttosto attiva.dei ns strigidi forse la + attiva. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 23:46
per le civette...ti sembrerà strano ma le foto + belle le ho fatte dall'auto..possiedo un piccolo fuoristrada e nei terreni incolti dove posso entrare mi posiziono a pochi metri da loro, possibilmente si nascondono tra le pietre ma poi saltano fuori e come niente fosse si fanno fotografare, attenzione al click della fotocamera una foto di tanto in tanto e mai raffiche,possibilmente se la fotocamera è predisposta x lo scatto silenzioso è da preferire, mentre con un capanno sistemarsi ad una distanza di sicurezza mai troppo vicino ai loro posatoi preferiti precedentemente osservati con il binocolo e aspettare ..anche 3 ore prima di fare uno scatto, naturalmente parlo di civette nel mio territorio ricco di cumuli di pietre e muri a secco tipiche del sud italia. Un mio conoscente contadino mi ha segnalato che da qualche anno nella sua proprietà una coppia di civette nidifica dentro una tana di conigli con altri conigli come vicini...che strano, se avrò tempo monitorerò h24 con riprese video questo sito per documentare un comportamento tipico delle civette delle tane... |
user14286 | inviato il 06 Febbraio 2017 ore 0:32
“ non cambia nulla ne a noi ne ai gufi che non hai mai fotografato o studiato e neppure ti interessa;-) „ www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2203147&l=it “ puoi anche cercare la via del "flame" ma senza ossigeno non c'è fuoco. „ Non c'è nessun flame. Semlicemente, non vedo nulla a parte il "secondo me". |
| inviato il 06 Febbraio 2017 ore 8:23
Grazie Carmelo e Steff. Una delle 3 civette quando mi avvicinavo con l'auto scappava appena rallentavo con l'auto. Le altre due le ho affiancate con la macchina a circa 3mt tra me e loro e son rimaste a guardarmi qualche secondo. Poi me ne sono andato e nn si sono mosse. Qui al nord,almeno dalle mie parti, trovare una zona di caccia di civette dove poter appostarsi con l'auto o una tenda è molto dura,tutti campi privati e spesso in uso. Dove le civette giravano x tutta l'estate scorsa è il terreno di un mio vicino di casa che mi lascerebbe fare come mi pare. Se tornano a cacciare li allora mi apposto tutte le ore che voglio.....lo spero proprio. I richiami nn li sento piu da un po. Quest'estate mi tenevano sveglio dal rumore e dalla vicinanza con casa mia. Erano 3, una è finita schiacciata dabun auto. Grazie mille ragazzi dei preziosi consigli. Ne farò tesoro di sicuro!!!! |
| inviato il 06 Febbraio 2017 ore 8:31
Il libro "sulle tracce dei gufi" di Mastrorilli spiega nel dettaglio questi ed altri aspetti dei rapaci notturni? Tutte queste sfacettature della personalità degli strigiformi? |
| inviato il 06 Febbraio 2017 ore 15:44
Il libro parla sulla biologia dei Strigiformi il riconoscimento delle tracce come penne ,borre ,fatte,dieta, nidi e vari osservazioni sul campo..infatti il titolo SULLE TRACCE DEI GUFI, insomma un bel libro per chi vuole avvicinarsi a questi splendidi animali...poi per fotografarli è un'altra storia fatta d'insuccessi notti insonni e anche di soddisfazioni su dai.. Un caro saluto. Carmelo |
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