| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 14:00
Sicuramente hai ragione tu, non ho molta esperienza; certo che quel file l'ho trovato proprio un po' "slavato". Invece come nitidezza secondo me è ok, visto al 100% quello possono dare i pixel, non di più. Sarebbe bastato un po' di ingrandimento in più del soggetto per restituire le trame del piumaggio. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 14:49
O ti avvicini o ti compri una big MP o entrambe le cose La microregolazione te la fai da solo |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:23
1) La garzetta è in perfetto controluce: una situazione peggiore non si poteva trovare. 2) Confermo il back-focus della foto 2681472: non penso, comunque, che dipenda da un back focus da correggere, perché si tratta di una situazione in cui è facile che il fuoco cada fuori. In questi casi io faccio una raffica e scelgo la foto migliore. 3) La foto 2681998 è perfetta per la distanza a cui eri: il fuoco è perfetto sulle ali primarie dell'uccellino, la testina è leggermente fuori fuoco. Credo che, a quella distanza, la foto sia il massimo ottenibile con la fotocamera e il 400 f 4 DO. In ogni caso, anche se l'avessi scattata con un 600 mm f 4 ultima serie, dubito che sarebbe potuto venire qualcosa di meglio. 4) L'upupa è, nel complesso, un po' morbida, ma, anche in questo caso, data la distanza, anche se avessi avuto un 600 f4 seconda serie, non penso sarebbe venuto qualcosa di meglio. In conclusione, non ritengo che la macchina soffra di front o back focus e penso che le foto siano il massimo ottenibile a quelle distanze. A quelle distanze un impercettibile fuori fuoco fa apparire la foto poco nitida. Quando ho qualcosa di irripetibile a distanze molto elevate, io faccio partire una raffica e mi fermo solo quando la macchina fuma (si fa per dire). Ricordo, la scorsa estate, di aver avvistato un airone schistaceo a distanza, a dir poco, lunare e, per giunta, con un atmosfera calda che faceva tremare l'aria: gli ho scaricato circa 200 scatti con la 7D Mk II + 500 mm f 4 + 1,4x e uno, dico "uno", è venuto abbastanza buono. Tutti gli altri scatti, chi più, chi meno, appaiono poco nitidi. Topaz Denoise e una corposa maschera di contrasto mi hanno permesso di ottenere un buon documento. Certo, se si fosse trattato di una comune garzetta, non avrei neppure sollevato la fotocamera. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 17:28
Quindi: Troppa distanza dai soggetti - luce pessima e mi pare di capire che da questa accoppiata 5d III + 400mm NON posso sperare di ottenere di più? E qual'è la distanza in genere più idonea per poter avere foto nitide? Per un 400mm tra 4 e gli 8 metri? Tenendo come soggetto sempre l'avifauna! Quindi tutte le belle e nitide foto che vedo qui su juza e su altri forum sono state scattate a poca distanza e con luce ottima!!! Che dire, imparerò dagli altri se il problema è solo la distanza e la luce ( che non è poco) |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 17:57
la distanza dipende molto dal soggetto, per un passeriforme molto piccolo (tipo scricciolo o fiorrancino) 4m con un 400mm potrebbero essere già troppi, un airone cinerino probabilmente potresti farlo a 10/15m senza grossi problemi. il trucco sta tutto nel imparare le tecniche necessari ad avvicinarsi e a farsi avvicinare dagli animali, un capanno mobile per molte foto è praticamente obbligatorio, in altri casi con un corretto approccio si riesce ad avvicinare bene gli animali stando semplicemente sdraiati. per la questione luce, sempre meglio evitare le ore centrali della giornata, di solito si ha una luce dura con ombre troppo nette che peggiorna notevolmente la resa, oltre ad una maggiore quantità di umitidà nell'aria che comporta una non trascurabile perdita di nitidezza. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 18:38
Elmer roba forte...Rimane questo l'unico modo alla fine per portare a casa qualcosa di interessante. Ma qui in italia è possibile usare attrezzature del genere? Con quali modalità? |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 19:16
“ Che dire, imparerò dagli altri se il problema è solo la distanza e la luce „ Ci sono ancora un paio di cose da imparare: la prima è la pazienza, tanta pazienza. Pazienza per sopportare, all'inizio, gli scarsi risultati che si ottengono, pazienza nel trovare il posto e la luce giusti, pazienza di aspettare che il pennuto arrivi e si posizioni nel posto giusto, pazienza al computer per tirare fuori il massimo. La seconda cosa è la fortuna. Prima di sabato scorso non ero mai riuscito ad avvicinare un sordone a meno di 20/30 metri. Sabato, nei pressi di un bivacco durante una camminata in montagna, ce n'erano sei che venivano a mangiare ai nostri piedi le briciole dei nostri panini. Con la 7D Mk II e il 400 mm f5,6 ho avuto seri problemi ad allontanarmi per farli rientrare nell'inquadratura: a mano a mano che mi allontanavo mi venivano dietro. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 19:36
Luca anche io da quasi un anno faccio avifauna e solo da pochi mesi sono passato alla mimetizzazione sia fissa che mobile e solo con questa tecnica sto iniziando ad ottenere scatti nitidi e dettagliati. Quest'inverno ho messo una mangiatoia nel piccolo giardino dietro casa e anche se non ci sono molte presenze mi sto divertendo con pettirossi e uno scricciolo. Lo scricciolo per riempire il fotogramma senza fare grossi crop con il 150-600 e 70d lo devo fotografare intorno ai 3 metri. Citazione di Robert Capa penso ti interessi "Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino." |
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