user44306 | inviato il 19 Dicembre 2016 ore 18:14
C'è anche la versione più corta: Se fa freddo rimanete a casa con il plaid sulle gambe, cioccolata calda e Netflix! Per chi vuole fotografare invece: grazie mille Giovanni!!!! |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 18:28
giovanni, grazie mille. tra dieci giorni vado in Islanda e tu hai sintetizzato correttamente il da farsi in una guida unitaria. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 18:53
Grazie Giovanni, è una guida utilissima, anche stampata per poterla avere sempre a portata di zaino. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 19:52
“ Se fa freddo rimanete a casa con il plaid sulle gambe, cioccolata calda e Netflix! „ ahahahhaah |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 20:05
Grazie molto interessante |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 20:10
Ciao grazie molte della guida molto utile ed esaustiva! |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 20:30
Giovanni, io ti dico solo G R A Z I E |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 20:52
Grazie mille, interessantissimo post... |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 20:53
Dario Rattieri, sono 22 punti, mica la Divina Commedia! Comunque la condensa si forma per contatto dell'aria calda e umida con il corpo freddo della macchina. Quindi devi evitare il contatto. Quindi, quando passi dal freddo al caldo, sigilla la macchina, o chiudila nello zaino, e lasciala stare fino a quando non ha raggiunto la temperaura ambiente. |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 21:09
grazie Giovanni...articolo molto dettagliato e utilissimo... anche senza andare in Islanda basta essere in montagna in pieno inverno per creare problemi all'attrezzatura quando entriamo in casa....io leggendo l'articolo mi sono reso conto del mio errore...arrivando in casa coprivo per benino il corpo macchina con l'idea che ciò bastasse per evitare problemi di condensa...grazie ancora Giovanni |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 21:51
Dario, se davvero hai intenzione di fotografare al freddo fossi in te mi preoccuperei più per la salute delle tue modelle che dell'attrezzatura .. A parte gli scherzi, ho trovato la lettura della guida interessante e scorrevole, non ci son vaneggi inutili ma solo la voglia di dar consigli con una certa precisione, e penso ciò aiuti anche ad evitare eventuali postille aggiuntive dovute a potenziali domande di qualche lettore in stile "...e se invece faccio così va bene??" - " Da un'altra parte ho letto che si può fare anche così, è vero?" etc. etc. Versione breve : grazie Giovanni! Interessante anche il resto del post sul tuo sito. |
user44306 | inviato il 19 Dicembre 2016 ore 21:58
Dario sigilla le modelle in una busta di plastica prima di entrare in casa finche non sono abbastanza "calde"!!! |
| inviato il 19 Dicembre 2016 ore 22:41
Grazie mille Giovanni! Se posso aggiungere un contributo, attenzione in questa stagione se dovete andare a fare foto in piscina: zaino con l'attrezzatura nell'abitacolo e mai nel baule dell'auto, altrimenti appena entrati in vasca è un disastro e le foto si fanno alla gara della settimana successiva |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 7:04
 |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 22:00
@Daniele Belli “ Solo un appunto quando dici:" Una macchina elettronica non produce calore "... non è del tutto vero poichè quando è accesa, in particolare in liveview, il sensore e lo schermo si scaldano. Ovvio che se sei a -20 probabilmente si compensa con la temp esterna ...ma considerando che sei stato molto scrupoloso nel fare questa analisi mi sembrava corretto fartelo notare. „ si .. è giusta questa osservazione, nel senso che una macchina accesa scalda i componenti interni, specie il sensore ... da cui il famoso problema dell'aumento del rumore nelle lunghe e lunghissime esposizioni. la mia era un'approssimazione, come tante che è necessario fare quando si parla in generale. una macchina produce pochi milliwatt di calore, che sono in grado di scaldare un componente piccolo e interno come il sensore o lo schermo posteriore, ma nel complesso, per quel che riguarda la condensa è un calore del tutto trascurabile. Infatti la superficie del corpo e dell'obbiettivo sono molto estese e scambiano tantissimo calore con l'ambiente e vanno presto in quilibrio termico con esso. Ed è proprio la superficie che produce condensa quando entra in contatto col vapore. Certamente non tutta la macchina è esattamente alla stessa temperatura. la zona intorno allo schermo dietro sarà un pelo più calda, probabilmente anche la zona della batteria se scatti a raffica, ma soprattutto la zona dell'impugnatura. ma certamente la mano che stringe la fotocamera è di gran lunga la fonte di calore più grande che raggiunge la macchina |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |