| inviato il 15 Novembre 2016 ore 16:58
“ Le performance in termini di qualità d'immagine sono da primato: la brillantezza e la profondità dei colori risultano esser al vertice, così come la chiarezza e la capacità di separazione delle varie cromie. „
Questa recensione, mi ricorda una di Tutti Fotografi degli anni '80, in un articolo dove venivano mostrate immagini di un bosco autunnale. Comunque questo è un obiettivo "vero" apocromatico, venduto a suo tempo a un prezzo da apocromatico e sarebbe interessante un confronto con dei pari suoi, come un Apo Lanthar, insomma.
|
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 17:27
Ma Leica non poteva fare una SL con innesto R? |
user78019 | inviato il 15 Novembre 2016 ore 17:28
“ Questa caratteristica è oggi probabilmente unica. „
Lo Zeiss 100/2 Makro-Planar non è Apo né arriva a 1:1 (come del resto il Leica 100 senza Elpro), ma si comporta in modo simile. Anzi, a 1:2 la lunghezza focale aumenta a 106.8 mm. Comportamento analogo per il 50/2 Zeiss:
diglloyd.com/prem/s/ZF/publish/100f2Milvus-metrics.html |
user12181 | inviato il 15 Novembre 2016 ore 21:07
“ Lo Zeiss 100/2 Makro-Planar non è Apo né arriva a 1:1 (come del resto il Leica 100 senza Elpro), ma si comporta in modo simile. Anzi, a 1:2 la lunghezza focale aumenta a 106.8 mm. Comportamento analogo per il 50/2 Zeiss:
„
Grazie dell'informazione, in ogni caso è ovvio che ho ben presente che il Leica macro da solo arriva a 1:2 e che quindi la sua "unicità" verrebbe meno comunque (indipendentemente da un confronto con lo Zeiss 100 makro), perché, per esempio, l'attuale Sigma 105 si accorcia sì fino a 75mm, ma a RR 1:1.
Io intendo sempre il 100 macro con l'Elpro, senza Elpro non è propriamente confrontabile con nessun 100 macro attuale, come non lo è lo Zeiss. Poiché però l'Elpro 1:2 - 1,1:1 dà risultati eccellenti e è fatto esclusivamente per il 100 apo macro, ritengo legittimo considerarlo sua parte integrante. Semmai il problema è che si accorcia la distanza di lavoro. A me questo dà fastidio non perché io fotografi insetti, cosa che di norma non faccio, ma perché il paraluce dell'Elpro tocca più facilmente sulle rocce.
In ogni caso il mio 100 apo macro, che è vecchissimo, della prima serie (ma che ha cominciato a mostrare i segni del tempo soprattutto da quando è capitato nelle mie brutalissime mani e è costretto a cavarsela sullo Gneis della Valgrosina) è realmente unico, perché è mio e mi accompagna ormai sempre nelle mie passeggiate. Mi ricordo quasi ogni close up che ci ho fatto, soprattutto quelli più impegnativi dal punto di vista fisico (statico), con equilibri precari e conseguente tensione dei muscoli dorsali al limite del colpo della strega o del patatrac di tutto il trabiccolo sui sassi. Non l'ho mai usato a mano libera tranne in pochi casi, tra cui la foto a infinito di un elicottero in volo da cui pendeva per una zampa una vacca mortalmente infortunata (una povera Frisona, alle Brune certi incidenti non capitano). |
user78019 | inviato il 15 Novembre 2016 ore 21:55
L'Elpro accorcia la lunghezza focale dell'obiettivo passando da 1:2 a 1:1 Come qualsivoglia lente addizionale (sì lo so è un tripletto ma la fisica di base non cambia, cambia solo che un tripletto corregge meglio le aberrazioni di un doppietto acromatico, quale ad es. la Canon 500D, o una lente singola).
|
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 22:12
Senza vergogna...... |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 22:39
La vera controparte del Leica APO-Macro-Elmarit-R 1:2.8/100mm, sarebbe dovuto essere lo Zeiss 100mm f/2.8 Makro-Planar T* Contax-Yashica, in quanto coevo, macro, ed ugualmente costoso (in realtà costava perfino più del Leitz).
Mi è sempre rimasta la voglia di vedere un bel confronto fra questi due veri big.
Anche se mi sembrano ottiche molto diverse. Lo Zeiss infatti è un macro a tutti gli effetti: luminoso ma non troppo, qualità non dichiaratamente massima a ta e che migliora chiudendo, rapporto 1:1 (unico ai tempi).
Il Leitz, sperando di non scatenarne troppo i fan, mi è sempre sembrato un obiettivo un poco "stravagante". Dichiaratamente macro, ma con rapporto di riproduzione moderato, 1:2 (Elpro a parte). Prestazioni elevate a ta, ma che diminuiscono chiudendo il diaframma, proprio laddove serve, in macro. Occhieggiante al ritratto, dunque, per focale e qualità a ta, ma con scarsa luminosità e possibilità ridotta di sfocature elevate (che piacciono molto). In pratica veniva acquistato più per il ritratto che la macro, anzi in certi casi proprio esclusivamente per il ritratto, e non come obiettivo tuttofare, alla bisogna anche macro. Forse perchè gli obiettivi propriamente da ritratto Leitz, 90 Summicron e 80 Summilux, erano poco soddisfacenti all'apertura massima. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 22:48
Dai test di allora il Leitz era vincente rispetto allo Zeiss che, tra l'altro, non era apocromatico.
Io li ho provati ambedue e preferisco il Leitz, e non di poco. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 23:16
Cavolo.....pure rossi..
... |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 23:28
|
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 23:38
I colori dell'apo 100 sono inarrivabili....
L'ultimo test lo feci con l'Otus 85,dotato di una nitidezza incredibile. |
user12181 | inviato il 16 Novembre 2016 ore 0:19
“ L'Elpro accorcia la lunghezza focale dell'obiettivo passando da 1:2 a 1:1 „
Fra le tante chiacchiere del mio precedente intervento volevo aggiungere: "sempre che la focale non si accorci con l'Elpro", ma poi mi sono dimenticato. Qualche tempo fa, cercando di approfondire la questione dell'accorciamento delle focali con le lenti flottanti, avevo cominciato faticosamente a capire qualcosa ma nel frattempo mi sono dimenticato tutto...
“ Il Leitz, sperando di non scatenarne troppo i fan „
Personalmente non sono un fan, sono un'innamorato, non tanto della sua qualità, quanto della sua versatilità. In effetti mi sa che qui sono uno dei pochi, se non l'unico, che lo usa molto (anzi da due o tre anni in prevalenza) per foto 1:1 con tanto di flashate sul soggetto... (mai andato oltre F/11, semmai faccio un po' di pastrocchi con stack di più foto). Di ritratti ne ho fatti pochissimi, ma uno almeno alla suocera ultranovantenne (che continuava a parlare e non stare ferma) con il nipote ventenne vicino e sfocato è a mio avviso notevole.
Non sono un esperto di obiettivi, ma anche la qualità è indubitabile. Ho una foto (mi pare uno stitching di due) per certi versi simile a quella postata sopra da Giuliano, ma assai più "estrema": la conca di Sondalo ripresa dallo Storile, 1570 m più in alto. E' impressionante la resa del IV padiglione del Morelli (l'incrociatore), delle colonnine della parrocchiale, dei pali della luce, i quadratini o rettangolini delle finestre delle case (si intuiscono i loro spigolini...), insomma: il medesimo effetto che fanno le colonnine del campanile qui sopra ma da una distanza di 1570 m (poco di più, perché il punto di scatto era quasi a picco sul paese), un 100mm...assolutamente "impressive".
Vado a dormire, questa notte ho dormito solo un'ora: dall'una alle due, dopo di che sveglio come un grillo e con pensieri angosciosi fino alle sei, quando mi sono alzato. Oggi dovevo recuperare un po' di sonno ma è già mezzanotte e mezza... |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 1:06
Un'ottica del genere uscirà anche per Leica SL. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
