| inviato il 09 Novembre 2016 ore 14:42
le A4 son 20x30, ho un paio di scatole che misurano 28x35 dovrebbero starci. Comunque il problema per me non si poneperche avessi delle A4 le terrei comunque sfuse da qualche parte. Mio padre ha tutt'oggi stampe sparse per lo sgabuzzino e non si è mai preoccupato di metterle sottovuoto :) |
| inviato il 09 Novembre 2016 ore 20:16
si scherzava, The_misfits, sulle scarpe. Sì, l'A4 è un 21x29,7. Ovviamente nessun sottovuoto...solo per tenerle un minimo ordinate e per argomenti (...e io non sono un fissato per l'ordine). Ma se si vuole spendere veramente poco, si va da Buffetti e si prendono le buste cristal forate, quelle completamente trasparenti per documenti in formato A4 e si possono mettere le stampe a due per volta, dorso contro dorso. Con 4-5 euro si acquistano poi i raccoglitori ad anelli apribili in cui infilare i fogli trasparenti di cui sopra. D'altra parte suppongo che le foto tu negli hard ti sia posto il problema di come catalogarle con un minimo di organizzazione in modo da poterle ritrovare abbastanza facilmente e non le metti dove capita, nello stanzino di casa, nel computer della moglie o di quello dell'ufficio o sulla prima pen drive sottomano. Perchè allora, una volta perso tempo e denaro per farsele stampare o, magari, dopo aver stampato in proprio con un po' di spesa e molta passione e tempo (la stampante appropriata, il monitor profilato, i profili delle carte e la carta specifica, magari fine art), le stampe dovrebbero essere messe alla rinfusa e come capita sulla scrivania o nel ripostiglio o nelle scatole delle scarpe? Fai così anche per gli hard disk? Non ha molto senso; tieni presente che, per chi stampa in proprio, il riferimento vero, la vera foto è la stampa e, in genere, si cerca di averne un minimo di cura ; d'altronde anche il collezionista colleziona stampe non bit e ne ha cura. La stessa fase di stampa richiede delle conoscenze, del tempo,abilità e applicazione che spesso sono pari a quelle spese per la ripresa e ha pari dignità....ed è un divertimento (forse non per tutti). Ovviamente parlo (lo dico sempre, ma può anche valere solo per me) delle foto che per noi hanno un certo valore (diciamo con un po' di presunzione) "artistico", non quelle di zia Peppina sotto l'ombrellone... |
| inviato il 09 Novembre 2016 ore 20:44
Stampare le proprie foto è una vera libidine. E presentarsi con un portfolio di foto stampate anche se in un semplice raccoglitore ad anelli rende mila volte di più che un portfolio online per quanto possa essere professionale e curato. Poi magari la scatola di scarpe rende di più... Ma non ho esperienza in merito :) |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 16:30
Volevo aprire una nuova discussione ma ho trovato questa che è recente :) Volevo chiedere se secondo voi per presentare un portfolio va bene come formato il 20x30 oppure è meglio uno minore? Seconda cosa, i raccoglitori indicano sempre il formato a4 cioè 21x29,7 ma se io le foto le ho in 20x30 cambia qualcosa? |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 16:34
Cambia che o rifili a mano le stampe o cerchi i pochi raccoglitori che coprano il 20x30 |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 16:35
penso che per un portfolio sia indicato il formato almeno A4. Ormai tutti i raccoglitori sono normalizzati nel formato A4, così come le carte fotografiche per la stampa. Sinceramente non so perchè i soli laboratori stampano in 20x30, dal momento che le carte fotografiche si trovano nel formato a norma A4. |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 16:42
Io stampo i progetti in 20x30...sempte in laboratorio e su buona carta... Una stampa mi costa10 euro...ho delle cartelle di cuoio fatte da un artigiano della mia zona....separo con foglio di carta semitrasparente... |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 16:50
Io ho lo stesso problema... ma con i 50x60 Dove li metto? Al momento sono in un armadio... |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 17:05
Angus: 10 euro per un 20x30? Mah! Con 50 stampe ti compri una stampante che ti fa fino all'A3+. Con l'equivalente di 5 stampe compri 25 fogli di una buona carta Photosatin Canson in formato A3+ (33 cm x 48 cm) |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 17:10
Claudio io non sono abituato a ragionare così.... Stampo in un laboratorio professionale, di un amico...Non devo gestire stampanti e colori che seccano...Faccio riferimento ad una persona che si occupa di tarare i profili come si deve e di gestire la stampa in base alle carte utilizzate. Stampo su Hahnemuhle PHOTO RAG, una carta per me ottima che ormai conosco e so quanto dettaglio può darmi e come si comporta sulle ombre... Non devo stampare 200 foto all'anno...Quando stampo cerco una certa qualità.... |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 17:23
io ultimamente stampo una valanga di minileporelli da Saal digital.. 10 foto su carta perlata 7 euro. Ma mi piace tantissimo la possibilità di creare in pochissimo spazio delle storie fotografiche. E poi stampo i 20x30 (sempre da saal) |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 18:12
Angus: capisco il senso e, ovviamente, ognuno tende a raggiungere i risultati voluti. Sarei veramente curioso di vedere i risultati da te ottenuti: io ho una esperienza diversa fatta soprattutto di delusioni e, confesso, qualche volta, di miei ripensamenti per cui ritorno a stampare dopo qualche giorno una stessa foto con qualche ritocco di cui ho maturato la necessità. Stampo in proprio, ovviamente, e in genere ottengo risultati migliori rispetto alle volte in cui mi sono affidato a terzi. Scelgo le carte che voglio, anche se utilizzo più spesso le Photosatin o le Baryta di Canson. A parte profili e calibrazioni, arrivo lentamente al risultato voluto attraverso una serie di provini su carta di più piccolo formato: c'è sempre qualche piccola differenza o qualcosa di cui non mi sono accorto tra monitor e stampa e, soprattutto, qualcosa che rende in maniera diversa data l'enorme differenza del mezzo, da un lato un monitor retroilluminato, dall'altro una carta che non trasmette ma riflette la luce. Tutto questo, ovviamente, senza contare il piacere di completare la catena di azioni che parte dalla ripresa. Ma chiaramente non tutti hanno le stesse esigenze e gli stessi piaceri |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 18:40
Claudio credo che la differenza per me la faccia il rapporto con lo stampatore, che prima di tutto è un amico...io mi fermo al monitor, buono, calibrato... Quando la foto mi soddisfa vado in laboratorio , stampiamo un provino piccolo ...o parte della foto... Quando è tutto ok stampo la 20x30... Che di solito è ok perché dalla fine della post alla stampa di solito passa parecchio tempo e posso studiare l'immagine molto bene eliminamdo eventuali imperfezioni... In questo modo sono riuscito ad avere su carta esattamente ciò che ho in testa.. |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 18:50
Capisco, Angus. Certo, l'amicizia con chi stampa conta molto. E comunque ti dico che le tue foto a me piacciono molto, compimenti |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 21:11
Grazie mille Claudio! |
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