| inviato il 08 Agosto 2016 ore 21:22
Ho provato con l obiettivo nuovo e mi dá lo stesso Err, quindi non é colpa dell obiettivo. Mentre non ho provato altre sd; peró ho provato a metterle su un altra fotocamera e funzionano. |
| inviato il 08 Agosto 2016 ore 21:32
Purtroppo se la reflex era alimentata (quindi interruttore di accensione su on) al momento del bagno, se lo è rimasta anche dopo e se addirittura l'hai accesa e provato a scattare, vedo la possibilità di riportarla in vita quasi nulla. Salvo sostituire i circuiti elettronici compromessi. In casi come questi, con infiltrazione acqua dentro la reflex, la prima cosa da fare (ed anche molto velocemente) è spegnere la macchina ed estrarre la batteria principale. Secondo passo è togliere la batteria di backup di data ed ora. Mettere poi in atto i vari sistemi di asciugatura e solo dopo giorni, quando si è ben sicuri che all'interno non sia presente umidità, reinserire le pile e provare a riaccendere, tenendo le dita incrociate  |
| inviato il 08 Agosto 2016 ore 21:39
Ovviamente se ad entrare dentro è acqua salmastra si fa prima a buttare tutto. L'acqua salata è fortemente corrosiva per l'elettronica di bordo. Si potrebbe solo tentare un lavaggio ad ultrasuoni da fare in un centro attrezzato. Resterebbero comunque compromessi i connettori, i pulsanti l'interno dei display, ecc. Un brutto affare insomma |
user82202 | inviato il 11 Agosto 2016 ore 2:45
Nel riso funziona bene, ma non metterci gli obbiettivi |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 8:03
Nel riso l'ho lasciata immersa anche con l' obbiettivo, per 5-6 giorni. Ma non ha dato segni di tornare a funzionare. |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 9:35
Assistenza e preventivo prima !
Sperando che la polverina del riso non abbia fatto danni. |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 10:18
Probabilmente si è fritto qualche circuito interno.
Chiedere un preventivo va bene, ma non so se ne vale la pena |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 11:42
Leggo solo oggi questo messaggio-appello, quindi la mia è una risposta che potrà servire eventualmente in futuro, ad altri che dovessero trovarsi in situazioni simili.
Giustissimo il consiglio del "silica-gel" ma dove vai a comprarne tanto, soprattutto se sei in viaggio?
Ad una amica che aveva avuto un problema simile con una costosa tavoletta grafica sulla quale si era rovesciato un bicchiere di birra (e tavoletta non più funzionante), ho consigliato di cercare subito un sacco di "sabbia per gatti", ma non la solita argillosa e polverosa, proprio quella fatta di silica-gel e chiamata più o meno da tutte le marche "crystal" o "diamond". Si trova in tutti i negozi per animali in sacchi da 2 o 5 kg.
Messa la tavoletta nel sacco di sabbia crystal, protetta all'interno di un sacchetto in stoffa, lasciata tutta una notte, il mattino dopo era completamente asciutta e funzionante. Ma l' "intervento" è stato fatto subito e forse per questo non c'è stato il tempo per eventuali danni dovuti a ossidazione.
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| inviato il 14 Agosto 2016 ore 11:47
“ Prova a metterla in una scatola piena di riso. „
Così Arrivano i cinesi che la riparano  |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 12:39
Bisogna considerare il fatto che riso, silica-gel, sabbia e qualsiasi altro espediente per assorbire umidità non sono un rimedio miracoloso per l'elettronica. Questi materiali igroscopici assorbono umidità. Ma se nel frattempo questa umidità ha fatto danni non c'è nulla da fare, nemmeno se essicchiamo la reflex (o qualsiasi altro dispositivo elettronico) come una fetta biscottata
Non è solo una questione di ossidazione. L'acqua ha una sua conducibilità elettrica. Far scorrere correnti, anche di pochi mA, nei posti sbagliati crea danni irreversibili. Se invece si è fortunati, allora con una buona asciugatura si può ripristinareil normale funzionamento. Ma, ripeto, è pura questione di fortuna. |
user59759 | inviato il 15 Agosto 2016 ore 0:13
MarCap75 purtroppo ha ragione!
L'acqua dolce, a meno che non sia demineralizzata o distillata, ha una conducibilità elettrica che può variare da qualche centinaio di microS/cm ad oltre un migliaio, come succede per una nota acqua minerale non liscia e non gassata...
Risultato: se la macchina era alimentata al momento del bagno non serve a nulla asciugarla. L'acqua potrebbe avere indotto qualche corto circuito con conseguente danno irreversibile.
La riprova è il fatto che non sia ancora ripartita.
Bello scherzo del cavolo ti hanno fatto! |
| inviato il 15 Agosto 2016 ore 0:22
Sono molto pessimista pure io. Pure sulla possibilità di farsi rimborsare il danno.  |
| inviato il 15 Agosto 2016 ore 0:23
esperienza personale: ho recuperato la mia Olympus caduta in un torrente e rimasta sott'acqua per una decina di secondi, che non dava più segni di vita, lasciandola due giorni in un essiccatore pieno di gel di silice anidro. Essendo chimico industriale professionista ho accesso a essiccatori da laboratorio molto performanti, ma comunque sono stati necessari due giorni perché la fotocamera ripartisse: l'elettronica è delicata e piccole tracce di umidità mettono in crisi l'apparecchio. Il riso è meno igroscopico del gel di silice anidro, per cui con il riso occorre più tempo. In ogni caso abbi pazienza e vedrai che la macchina si riprenderà. Ricordati di proteggere la fotocamera impacchettandola nella carta assorbente: polvere di riso o di silice all'interno della fotocamera farebbero più danni dell'acqua. Impacchettandola nella carta s'impedisce invece alla polvere di penetrare, consentendo lo stesso all'umidità di uscire dall'apparecchio. Buona fortuna! |
| inviato il 15 Agosto 2016 ore 1:18
Chiaramente non voglio gufare ed auguro di tutto cuore la soluzione positiva della vicenda. Noi fotoamatori, pur non conoscendoci di persona, ci sentiamo un po' parte di una grande famiglia. Gioie e sventure di un utente le sentiamo anche un po' nostre. È ovvio che ogni possibile idea per risolvere il problema è giusto che vada provata. Tentar non nuoce, come si suol dire. Una volta riportai in vita un vecchio cellulare di mio fratello, (no smartphone) dopo un intero lavaggio in lavatrice!
Ma fu pura fortuna. Come sarà pura fortuna se la nostra amica salverà la sua reflex (glielo auguro di cuore). Mi occupo di elettronica da 20 anni e posso tranquillamente dire che, pur essendo una scienza apparentemente esatta, spesso è molto aleatoria e riserva grosse sorprese. A volte possiamo maltrattare duramente un circuito ed esso continuerà a funzionare. Altre volte basta invece una inizia per creare un danno. Questo accade spesso nei circuiti più complessi e quello di una reflex lo è. Basta una goccia di acqua (che, ricordiamo, essere conduttiva) tra pin di alimentazione e qualche pin di output del micro e la frittata è fatta. Oppure tra positivo e massa ed in questo caso il regolatore passa a miglior vita. Tanto per fare qualche esempio. Perdonate il lato troppo tecnico del mio intervento ma a volte è utile ricordare che le nostre reflex sono strumenti di precisione molto complessi. Concludo rinnovando i miei migliore auguri per una soluzione positiva. |
| inviato il 15 Agosto 2016 ore 4:50
Grazie a tutti! Sento che potete capire la sventura e lo stato d'animo.
Spero allora che l'elettronica stavolta riservi una sorpresa e la macchina possa tornare in vita.
Vi terró aggiornati! |
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