| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:09
Concordo, infatti anche non esco espressamente per fotografare cerco di portare con me la piccolina a5000, perchè mi sono resa conto che alla fine si diventa fotografi a tempo pieno scattando continuamente foto di ogni tipo con la mente, avere la fotocamera a portata di mano può aiutare a renderne qualcuna "materiale" poi può restare uno scatto a se o diventare un punto di partenza su cui costruire qualcosa. |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:09
@Francesco: condivido... gli schemi van conosciuti ma non devono diventare un recinto per le idee o per il modo di vedere/percepire un istante. ;) |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:16
Non ricordo dove ho letto questa frase, o chi la scritta: " E`stato fotografato tutto in questo mondo, per fortuna c`e`ancora tutto da fotografare ". |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:18
Si Lespauly: non si tratta di fare gli "alternativi" a qualche cosa per principio, di professarsi conto ogni regola per stravaganti aneliti alla libertà Schemi e regole non sono satana e di solito non sono per nulla campati in aria. E non nascono per privare l'individuo della sua propria personalità. Ma quando diventano "mantra", vissuti in modo acritico perchè così s'ha da fare, per come la vedo io, allora sono un guaio... |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:33
Francesco, so che il tuo spirito accetterà una mia provocazione, già espressa e lapidato... se esco di casa a Roma e scatto, per noi italiani è street ( o reportage urbano, come si chiamava ai tempi della pellicola ). Se esco di casa a Bangkok, è reportage di viaggio. Se abito a Baghdad, esco e faccio reportage di guerra  . Se sono un eremita, esco e faccio paesaggio naturale. Attento però! Non avevo visto il traliccio in lontananza, quindi paesaggio con elementi umani! Vero che bisogna incasellare le categorie per ritrovarci qualcosa che stiamo cercando, ma i confini sono molto labili.... Che genere di musica suonavano i Led Zeppelin? Rock, blues, honky tonk, hard rock, pop, celtica, Heavy metal, fusion, jazz-rock? Tutto e nulla di tutto ciò! Il tutto per confermare che abbiamo spesso visioni simili! Un saluto, Matteo. |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:47
Caro Mattew, quel che dici è verissimo. Ma qui bisogna capirsi su una cosa: un conto è osservare il fenomeno "fatto", un altro conto è il condizionamento (più o meno consapevole) che determina l'approccio "per categorie" a monte. E' cosa sottile, che credo quasi nessuno ammetterebbe. O perlomeno liquiderebbe la cosa con un sorriso di pena e un bel "ma figurati!" Ragionare per categorie, e lo sappiamo perchè sta cosa la viviamo ogni giorno in rete, significa anche adeguarsi a un sacco di dogmi, anche se non sembra. Quindi la questione non è tanto cosa "variare" rispetto al tema dato, ma avere già fatto una serie di scelte a priori (magari già al momento dell'acquisto dell'attrezzatura addirittura) che inevitabilmente poi indirizzano pesantemente. E fanno perdere di vista cose, secondo me ovviamente, piuttosto che no. Se Doisneau avesse pensato "la street si fa col grandangolo", gli scatti stradali fatti col 500 (almeno mi pare, ma comunque con un tele bello lungo), quando mai li avrebbe fatti? Se la Leibovitz (che sfoca pure lei per benino...) avesse pensato che il bokeh ce vo' e basta, tutto quei pezzi di Rolling Stones mica ce li avremmo.... |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:49
ciao, Francesco: utile discussione, all'apparenza su un tema semplice che , al contrario, pone mille interpretazioni. Io so solo come mi muovo: normalmente mi do un tema e per un certo tempo cerco di svilupparlo. All'interno, spesso, possono coesistere generi diversi, contaminazioni e sovrapposizioni. E' così che le gallerie di Juza difficilmente coincidono con lo svolgimento dei temi che mi sono prefisso e che, ogni tanto abbandono per riprendere, magari con spunti e/ angolazioni diversi e, a volte, con maturazione diversa. E questo mi basta, ma, soprattutto, mi diverte. Poi, ogni tanto, come d'altra parte succede nella vita, mi lascio trasportare dalla corrente ; esco senza uno scopo e scatto come se guardassi le cose per la prima volta. Oppure...guardo per la prima volta e non scatto affatto. |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:53
Caro Claudio.... ottima testimonianza. Di un approccio che certamente differisce da quello di chi ama la via del destino, come anche molti amici qui hanno detto di preferire, ma che al tempo stesso, mi pare, non tenda a dipendere da "categorie" inequivocabilmente figlie di schemi convenzionalmente definiti. Il che dimostra utilmente anche un'altra cosa buona. E cioè che non necessariamente il mondo deve essere duale, ovvero essere fatto di A o B, "o di qua o di la",come spesso parrebbe di intuire... |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 22:57
Il messaggio o il racconto è dentro di noi, talvolta anche per fortuna si materializza davanti ai nostri occhi, bisogna essere pronti a coglierlo, nello stesso momento passa qualche altro fotografo e non scorge nulla... Non faccio progetti, vivo alla giornata perché quando peschi bene lo scatto è più genuino, certo bisogna girare tranquilli e con la mente aperta a tutte le soluzioni. Claudio |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 23:12
Un concetto espresso anche in altre discussioni é che le foto non si cercano ma si trovano.Anche a me piace pensare così. É necessario allenare lo sguardo, la mente e immancabile la tecnica, ma non credo che la catalogazione sia necessaria, non nella fase di cattura. Un saluto. |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 23:18
Mah,io non capisco. A me piace,rilassa,concepisco la fotografia come ispirazione,ci penso,penso a situazioni,a come ricrearle in immagine,e questo mi dà enorme piacere. Poi capita che esco e vado in città per cercare di ricreare quei pensieri e stati d' animo. A volte ci riesco pure,e lí ho un gran piacere,altre volte,quasi tutte no è faccio altri scatti...mica mi dispero,però il piacere di immaginare prima quello che cercherò poi di impressionare con la macchina é un piacere di cui non posso smettere di fare a meno. Credo che una volta che questo smetterà,io smetterò di fotografare. |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 23:26
Ma infatti Filtro, l'ho scritto poco sopra, non è che l'approccio DEVE essere uno e uguale per tutti. Il topic l'ho aperto proprio perchè, al contrario, troppi tra coloro che sostengono l'importanza di un certo approccio, quello "programmato", sembrano esprimere una verità inoppugnabile. Sembrano attribuire a quell'approccio una sorta di "superiorità morale" che, personalmente, non riconosco neanche un po'. Ma per chiarezza, che manco considero all'opposto ovviamente Dici quindi bene: quando verrà meno quel che ti convince, smetterai di fotografare. Io pure: quando mi costringeranno a pensare per progetti o niente, mi darò alla cucina raw |
| inviato il 14 Luglio 2016 ore 23:59
Ma allora queste categorie sono un big brother: bisogna fotografare per categorie senza preoccuparsi d'altro per rientrare nei requisiti, per essere capiti/accettati? Mi è piaciuto il richiamo ai Led Zeppelin. Jim Morrison diceva: Io non sarò mai nessuno ma nessuno sarà mai come me. |
| inviato il 15 Luglio 2016 ore 0:03
“ bisogna fotografare per categorie senza preoccuparsi d'altro per rientrare nei requisiti, per essere capiti/accettati? „ Come ovunque, nelle cose del mondo... |
| inviato il 15 Luglio 2016 ore 0:07
L'uomo è animale sociale e deve negoziare tutto, ma belare no, scusa. |
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