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Uso del flash 580 exii


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avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:05

Se non ci sono parete attorno non sono molte le alternative girando la testa del flash

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:06

Ho visto sul tuo sito che sei un artista in molti settori , non ti sarà difficile ritagliare una cosa del genere e toglierti qualche dubbio

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:11

Mi pare di capire che dici che più chiudo il diaframma più il soggetto si schiarisce, ho capito bene?
Mamma mia ma chi me l'ha fatto fare? ( veramente c'è una persona che ha preso l'impegno per me e che se alla fine
faccio un casino, dovrà andare a nascondersi nel posto più nascosto che esiste -ma io la troverò lo stesso!)
Sorriso rido per non piangere.....


Per non fare confusione.
Quello che ti ho detto sul diaframma che regola il rapporto tra 1o piano e sfondo vale esclusivamente se usi il cartoncino bianco estratto + flash rivolto sul soffitto bianco non più alto di 3 mt + hai settato la modalità Av con tempi tra 1/60 e 1/200 + hai messo la compensazione flash a +1.
Dipende dall'equilibrio tra la luce riflessa dal cartoncino bianco e quella riflessa dal soffitto.

Se non c'è il soffitto - attraverso il quale si illumina lo sfondo - NON VALE PIU'.

In ogni caso se vuoi usare l' Av non bloccherei mai il tempo a 1/200: avendo la 5Dii è decisamente preferibile il range 1/60 - 1/200.
Ad 1/60 con il flash attivo foto mosse non ne vengono: la macchina non imposta un tempo più lungo, mentre 1/60 recupera abbastanza luce ambiente da non avere sfondi completamente neri (a ISO 400 e f non più chiuso di 4).

Altrimenti meglio usare la macchina in M come consigliato da Mac89 e Sub74.

Il problema è la mancanza del soffitto.
In questo caso il consiglio migliore secondo me è quello di Enricofotop che mi precede: un diffusore-riflettore da 10 euro di quel tipo è il miglior compromesso tra efficienza e qualità della luce / prezzo.

Non userei uno Stofen (risultato troppo simile al flash diretto) né un Garyfong (o il Lambency, il suo clone cinese da 10 euro: disperde troppa luce (su tutto lo spazio invece che su meno di un semispazio) e non aumenta sostanzialmente la dimensione apparente della sorgente luminosa, quindi non ammorbidisce abbastanza la luce. Inoltra pesa molto, e alla lunga può danneggiare l'articolazione della testa del flash).

Alcuni se lo autocostruiscono con un foglio A4 di gomma crepla (in inglese fun foam), come quello segnalato da Enricofotop, che ha un antecedente storico.
Vedi qui.

Altrimenti si trovano in rete a pochi soldi qui... e qui.


Se ti leggi la pagina super.nova.org/DPR/Diffusion/ ti dà qualche idea ...


avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:45

Forse puoi gradire questa guida.... che spiega la differenza di funzionamento tra P, T ed Av in Canon.

Capito questo niente ti può più dare problemi.

user1036
avatar
inviato il 21 Giugno 2016 ore 17:48

Dal manuale delle giovani marmotte:
La più grande differenza fra la fotografia analogica e quella digitale è la risposta alla luce; se una pellicola fotografica imita la percezione dell'occhio, con una curva di risposta appiattita alle due estremità, ovvero ai toni scuri e alle alte luci, la visione umana ha una natura non lineare (logaritmica): se esponete l'occhio a una quantità di luce doppia rispetto a quella iniziale, l'occhio non percepisce questa variazione come un livello doppio. In pratica, il cervello applica una compensazione automatica, che da un lato ci protegge da una stimolazione eccessiva e dall'altro ci permette un rapido adattamento al cambiamento delle condizioni di luce.
I sensori digitali presentano invece una modalità di funzionamento perfettamente lineare: raccolgono e sommano i fotoni senza applicare alcuna compensazione. Per questo i sensori sono soggetti agli effetti della saturazione, che spesso si manifestano con la comparsa di artefatti nelle alte luci, ritagliate. Il livello di luminosità dei pixel è in pratica proporzionale all 'entità dell'illuminazione ricevuta. Inoltre si rileva una grande quantità di informazioni nelle luminosità più elevate e molto meno nelle luminosità più basse.
Un aapparecchio reflex digitale, che tipicamente codifica le informazioni relative ai colori in 12 bit per canale (4096 livelli),dedica in teoria la metà dei livelli (2048) ai diaframmi più luminosi, mentre i diaframmi successivi occuperanno rispettivamente 1024, 512, 256, 128, 64, 32 e 16 livelli. Per un apparecchio la cui estensione dinamica 9 IL (Indici di Luminosità o coppie tempo diaframma), la zona più scura sarà rappresentata solamente da 8 livelli di luminosità. Anche se questa distribuzione sbilanciata dei livelli di luminosità, sarà compensata in fase di elaborazione del file RAW, tramite l'applicazione manuale o automatica di una curva di trasferimento che ridistribuisce i livelli nelle luminosità più basse, questo procedimento non riesce a compensare una certa carenza nelle tonalità più scure, che normalmente si traduce in un livello di rumore più elevato. Data l a natura lineare del sensore, è preferibile posizionare il maggior numero possibile di pixel, sul lato destro dell'istogramma (dove sono presenti molti più livelli), in modo da ridurre il rumore, più visibile nelle aree scure dell'immagine. Poiché le informazioni grezze dell'apparecchio non sono state sottoposte a una delinearizzazione (ovvero all'applicazione di una curva di trasferimento che adatti i livelli di luminosità dei pixel a quelli percepiti dall'occhio umano) esse rimangono inutilizzabili.

Esporre "a destra"
Nella fotografia digitale si potrebbe essere tentati di sottoesporre sistematicamente le foto (esporre a sinistra,) per evitare di perdere dettagli nelle luci più elevatete. Il sistema di misurazione di alcuni apparecchi non recentissimi e/o dotati di sensore CCD,
tendeva a sottoesporre tutte le immagini. Ma l'esposizione "a sinistra" affligge anche alcuni apparecchi moderni, che restano tuttavia in grado di rendere correttamente le alte luci: Nikon ( D-Lighting) e Canon ( Priorità alte luci) per citare solo questi due software, impiegano questo metodo nei loro apparecchi attuali, in combinazione con algoritmi molto potenti (Nikon) o una semplice curva di compensazione (Canon) , per schiarire i toni medi. Ma questa strategia si applica soprattutto ai fùe JPEG; se impiegate il formato RAW, solo i software proprietari saranno in grado di interpretare le regolazioni corrispondenti, salvate nei metadati privati del file.In realtà esporre "a sinistra" rischia piuttosto di aumentare il rumore nelle aree più scure dell ' immagine. Le informazioni già scarse a causa della cattura lineare verranno deteriorate durante il recupero della sotto esposizione che introduce un aumento sensibile del rumore. Fortunatamente conosciamo anche un'altra strategia, particolarmente efficace per tutti gli apparecchi dotati di sensori con una dinamica più ampia. L'esposizione “a destra” (una forma tratta dall'inglese expose to the right) consiste nel regolare l'esposizione in modo tale da sfruttare tutta la dinamica offerta dal sensore. Una sovraesposizione controllata permette così di collocare i pixel il più possibile a destra sull'istogramma, limitando pertanto il rumore nelle parti più scure. La sovraesposizione controllata ottimizza il rapporto segnale/rumore del sensore, più elevato nelle nelle parti più esposte. Per ottimizzare la latitudine di posa del sensore, che è inversamente proporzionale alla sensibilità ISO, utilizzare il più possibile la sensibilità più bassa. In questo modo otterrete una dinamica più ampia, con alte luci ed ombre più ricchi in termini di informazioni e nitidezza, in quanto molti software applicano una riduzione del rumore ad un livello tale da distruggere i piccoli dettaglia di una fotografia.

avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 18:14

ammappate, o leggo o provo! Sorriso

user1036
avatar
inviato il 21 Giugno 2016 ore 18:35

...io direi che prima è meglio che leggi ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 20:43

Sicuramente utile.
Ma con il problema esposto non mi sembra che c'entri molto...

user1036
avatar
inviato il 21 Giugno 2016 ore 21:04

Beh se continua ad esporre a sx, vedi tu!
Scattare con l'ausilio di un flash, non esula il corretto uso della macchina fotografica. Bisogna sempre cercare una buona luce, prima di accendere il flash, anche quando questa è poca. Mi dispiace ma sono un po' caustico, verso le persone che montano un flash in macchina tanto per fare due scatti e poi lo ripongono nella borsa fotografica o meglio a casa, credo che sia un approccio approssimativo che non porta a nessun risultato omogeneo.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2016 ore 22:33

Scattare con l'ausilio di un flash, non esula il corretto uso della macchina fotografica.


Non esime, certo, dal corretto uso di tutta l'apparecchiatura.
Per questo dicevo che potendo ricorrere ad alcuni automatismi almeno l'esposizione sarebbe stata corretta dopo qualche prova, regolando le compensazioni luce ambiente e luce flash.
Il problema è conoscerne un minimo il funzionamento (quello che serve è veramente poco) per sapere cosa fare.

Poi partire dal flash diretto che, brutto per brutto, è un primo risultato e permette di capire qualcosa in più; infine concentrarsi sulle soluzioni per ammorbidire la luce, che consistono tutte in un... ingrandimento della dimensione apparente della sorgente di luce, attuabile:

a) per mezzo della riflessione sul soffitto o su una parete laterale o posteriore, se è di colore neutro - meglio bianco - posto/a a distanza tale che la potenza - che diminuisce molto per la dispersione che avviene nella riflessione non speculare - sia comunque sufficiente (distanza macchina superficie non superiore ai 2 metri); il soffitto diventa una lampada mentre il cartoncino bianco fa da lampada secondaria solo per il primo piano;

b) per mezzo di un piccolo soft-box, cioè un materiale traslucido da porre davanti al flash che, illuminato da dietro, distribuisca la luce su una superficie più ampia, eliminando così anche le alte luci speculari; qui la lampada è rappresentata dal materiale traslucido;

c) per mezzo di un... soffitto surrogato, ovvero un piccolo riflettore da porre dietro al flash e sul quale farlo rimbalzare che, sebbene più piccolo di un soffitto, garantisce comunque una superficie decisamente più ampia della parabolina del flash, e proietta sul soggetto raggi non più paralleli; inoltre recupera dal punto di vista dell'intensità quel che perde dal punto di vista della dimensione della sorgente.

Ho intenzionalmente ignorato le soluzioni tipo lambency garyfong perché la distribuzione della luce sui 360° è una strategia sensata solo se il locale in cui si scatta è piccolo e dunque si può contare sulle riflessioni da tutte le superfici: non certo quindi in una chiesa. Il passaggio attraverso il materiale traslucido in questo caso non altera significativamente la durezza della luce perché la superficie resta piccola, mentre la dispersione nello spazio ne diminuisce di molto la potenza (unico vantaggio che resta: la riduzione delle alte luci speculari).

Si può girare il problema come si vuole, ma le soluzioni per uno speedlight oncamera sono queste.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2016 ore 7:39

Ciao ragazzi,
è passata a nuttata ma non mi ha portato consiglio.
Non ho ancora letto i link e le cose indicatemi,lo farò con calma dopo questa esperienza
col battesimo ( sono anni che fotografo in questo modo in maniera - per me - soddisfacente, per cui anche se aspetto ancora un paio di settimane prima di cambiare metodo non casca il mondo)
La priorità per me adesso è settare l'esposizione del flash per l'uso che mi serve e mi voglio concentrare solo su quello.
Io sarò probabilmente una di quelli che dopo questa prova, lo metterà nella custodia e lo userà forse per la seconda volta
chissà quando. Non ho mai amato la luce del flash e se posso, preferisco usare il cavalletto e tempi lunghi, tanto questo lo faccio solo per gli still life in casa dove ho tutta la comodità di piazzare un paio di luci su stativo.
Adesso torno alle mie prove perchè ieri ho provato a mettere in M ma non trovo una combinazione che mi dia abbastanza luce per riconoscere l'ambiente e fissare quei parametri per il flash. :(
Non finisce qui......

user1036
avatar
inviato il 22 Giugno 2016 ore 9:27

@Pdeninis credo siamo sintonizzati sulla stessa onda, però credo che tutti i buoni consigli del mondo, poco possano contro l'inesperienza. quando si fotografa un evento di questo tipo, sono pochi attimi, concitati, che non ti permettono di avere una seconda chance. Non è uno scatto in casa, dove puoi provare e riprovare, ma li è buona la prima. Torno a dire se la nostra amica, come ha ammesso, riporrà il flash in borsa, dopo questa esperienza, direi che tutto questo scrivere sarà valso a poco. Aggiungo che con una 5D2 ed un ottica stabilizzata come il 24-105 L, si può osare e fare molto anche in scarsa luce ambiente, credo che un F4 rimanga un'apertura dignitosa per una decente PDC. E poi ad un matrimonio a cui ho partecipato come invitato, il fotografo "ufficiale" che non amava usare il flash, ha comprato e montato in macchina un faretto Manfrotto a LED e viveva felice. Direi che per i non amanti dello strobismo duro e puro è la soluzione migliore, che ne dici Pam?
...su Amazon, a parte Manfrotto, ci sono marchi cinesi più o meno famosi a prezzi stracciati (€30-€50).

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2016 ore 10:41

Imagomak, io non dico che tu non abbia ragione, semplicemente adesso mi manca il tempo materiale per attuare tutte queste cose. Essendo poi inesperta, sono sicura che in chiesa farei un casino con questi faretti , parabole ecc. ecc.
Come dici tu la prima deve essere buona e io preferisco una foto sparata che il nulla.
Adesso mi parli anche del 24-105, secondo te dovrei usare quello invece di 28-70 che è 2,8?
Invece di chiarirmi le idee e trovare una soluzione mi sto riempiendo la testa di informazioni, utili si ma in questo momento mi creano solo confusione. Pensa te che ho persin pensato di montare il piccolo 270 sulla 5D o addirittura andare con la 7D e il suo integrato, almeno non mi faccio tutti sti patemi d'animo. Del resto sono appena tornata da una vacanza in Madagascar ho fatto circa 2000 scatti e le foto con l'integrato della 7D fanno la loro sporca figura ugualmente.
Oggi comunque vado in negozio a sentire per quel problema di accensione che in casa non si presenta mai ma solo in chiesa ( sarà un flash comunista?) così anche quello mi dirà il suo parere e aggiungo altra confusione a quella che ho già in testa.Triste
p.s.: cosa c'entra se io il flash non lo userò quasi più? adesso mi serve per forza, se in altri frangenti posso fare senza preferisco.
p.p.s. : senz'altro mi rifilerà qualche oggetto magico.....

user1036
avatar
inviato il 22 Giugno 2016 ore 11:20

Ciao Pam, non voglio far polemica, anzi cerco poi alla fine di darti soluzioni diverse, semplicemente so che non è facile scattare con il flash, una botta e via! Non per chissà quale arcano motivo, ma semplicemente perchè dal momento che lo accendi, hai potere sulla luce, non sei più passivo verso di essa, puoi creare situazioni infinite, sei un pò Prometeo, ma per esserlo senza bruciarti, serve cognizione di ciò che fai, altrimenti l'utilità di usare un'eccelente macchina come la 5D2 ed un eccellente flash come il 580, non porteranno a risultati coerenti, in parte come ci hai anticipato, o perlomeno a risultati che ti aggradano. Forse come dici tu puntando alla sparata di luce bianca, qualcosa uscirà fuori, che dire? Non credo sia il massimo come obiettivo, ma poi ognuno è libero di approcciare alla fotografia come meglio crede, se fossi di Roma, ti direi troviamo il modo di fare delle prove insieme, ma così non è e capisco che tutto ricade sulle tue spalle ed il tempo è poco.
Il fatto che non userai più il flash, se non costretta, per me non è assolutamente un problema, forse mi dispiace vedere e sentire che spesso viene solo visto come un illuminatore per le situazioni in cui gli ISO della macchina non bastano, io ti garantisco che non è così, ti garantisco che i professionisti o gli appassionati seri, hanno il controllo sulla luce, sia essa artificiale, che naturale e che uno o più flash possono creare situazioni e dare un mood all'immagine che nessun pannello riflettente, o gamma dinamica possono dare.
Aggiungo che la fotografia è qualcosa oltre tutto questo, oltre i meccanismi, la grana, la velocità dell'ottica o la potenza del flash! Se ami fare foto senza flash, è una tua scelta che rispetto, ma non pretendere di usarlo con la stessa facilità con cui accendi il lampadario quando entri in cucina MrGreen.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2016 ore 13:19

Imagomak

Concordo con quello che hai scritto. Proprio per questo consigliavo di usare un automatismo.

Pam

Visto che si tratta di un battesimo (leggi: un'occasione in cui di solito si scatta da abbastanza vicino) potresti fare a meno del diffusore esterno ed usare solo il flash rivolto in alto con il diffusore foglietto bianco incorporato: si spreca molta luce se il soffitto è alto, ma quella che cade sul soggetto dovrebbe essere sufficiente e decente come qualità, sopratutto se usi un +1 di comp. flash.

Tra l'altro anche scattando senza flash se il battesimo non è di notte potresti ottenere foto che, in stile reportage, dovrebbero essere apprezzate. Magari potresti provare a fare un po' ed un po'...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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