| inviato il 04 Giugno 2016 ore 12:56
“ Occhio, la paura dell'abbandono è una cosa ben diversa dall'essere abbandonati. È più una nevrosi intimistica, un'ansia continua di perdere il braccio a cui ci si aggrappa... buon lavoro! „ condivido, e credo che sia anche una cosa differente dalla solitudine. la paura dell'abbandono non è possibile in completa solitudine poichè non puoi provare paura di essere abbandonato se lo sei già. quella la puoi provare solo se non sei solo e stai con qualcuno. L'altra cosa invece, che provi quando ormai sei stato abbandonato è la solitudine. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:03
Concordo in pieno che la paura di essere abbandonati è ben diversa... è uno stato emotivo molto particolare..legato a scarsa autostima...sottovalutazione...dipendenza affettiva..la paura di essere abbandonati spesso ha radici lontane...dicono alcuni studiosi fin dal grembo materno. Non è facile mostrare la paura di essere abbandonata perché si rischia di cadere nella solitudine e nell'abbandono....se ci penso ...le volte in cui ho avuto paura di essere abbandonata sono legate alla presenza di qualcuno... Non alla sua assenza... quindi magari assieme alla modella sarebbe carino avere una presenza assente...distaccata...reale ma sfuggente....così ad istinto mi vengono in mente due immagini.... la ragazza in un luogo affollato con un palloncino che le sfugge dalle mani... e ancora l'immagine di lei accanto ad un uomo...riuscendo però a realizzare anche una composizione in cui questo uomo si allontana creando un panning...un uomo fantasma che fugge.... Non so se sono riuscita a dare l'idea....bellissimo tema...se lo realizzi bene sei un mito!!!! |
user46920 | inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:21
“ quello che non traspare da tanti ritratti, pur tecnicamente ineccepibili, sono le emozioni, l'interpretazione non è cosa facile... „ in questo "caso Boggiani", credo anch'io che l'interpretazione potrebbe essere fondamentale, quindi il fotografo dovrà essere o avere la capacità da Regista, oltre che da Direttore della fotografia, Sceneggiatore e Tecnico luci ... (che poi è lo stereotipo dei grandi fotografi ritrattisti) |
user46920 | inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:24
“ così ad istinto mi vengono in mente due immagini.... la ragazza in un luogo affollato con un palloncino che le sfugge dalle mani... e ancora l'immagine di lei accanto ad un uomo...riuscendo però a realizzare anche una composizione in cui questo uomo si allontana creando un panning...un uomo fantasma che fugge.... Non so se sono riuscita a dare l'idea... „ si che sei riuscita, bella idea !!! .. la sceneggiatrice l'abbiamo trovata |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 13:46
La paura dell'abbandono spesso si tramuta in attaccamento, questo potrebbe essere un modo per sfruttare il giardino, magari legando qualche stelo lungo sugli arti della modella (che può essere sdraiata o in piedi). Sdraiata ci vedrei un inquadratura dall'alto con gli steli appunto sugli arti e sul corpo a imprigionarla, in piedi una cosa del genere ma solo sugli arti inquadrando anche il cancello. Anche se potrebbe essere interpretata come voglia di fuggire più che paura di essere abbandonati... è complicato! |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 14:10
“ Io farei così: mi siederei con lei a un tavolo con carta e penna e mi porrei delle domande. Tipo: alla parola "abbandono" che colori mi vengono in mente? Che film? Che canzoni? Che odori? Che forme geometriche? Che animali? Eccetera. Ognuno scrive un paio di risposte e alla fine si dovrebbe raccogliere abbastanza materiale per costruire una storia in cui convivono sensi diversi. Così, tanto per dire... ;-)] „ Concordo con questo consiglio, dissento totalmente con chi ti suggerisce come preparare lo scatto in modo dettagliato, all'impostazione della scena e di quello che vuoi comunicare ci devi arrivare da solo, se esegui quello che ti suggerisce un altro, diventi un mero esecutore di quella che invece dovrebbe essere una tua fotografia, in cui esprimi e comunichi quello che senti rispetto ad una determinata situazione, sentimento etc. Libera la mente e arrivaci da solo, sbagliando si impara. Ciao Luca |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 16:22
seguo |
| inviato il 05 Giugno 2016 ore 16:20
Bellissimo questo post! Io come prima cosa, metterei in evidenza nella scena l'espressione della modella, viso occhi e gestualità. Altrimenti si rischia di riprodurre una scena di abbandono, non la paura dello stesso. |
| inviato il 06 Giugno 2016 ore 13:37
Dal mio punto di vista, concordo anche io con chi ha ben detto che bisonga prestare attenzione alla differenza tra il rappresentare l'abbandono e la PAURA dell'abbandono. Chi ha paura non è ancora sicuro se verrà abbandonato ma l'angosciante dubbio - fondatamente o meno - si è insinuato e crea paura / terrore. Non so se chi ha detto "legala su un guardrail" lo ha fatto per scherzo o meno, però mi sembra una buona idea... Una possibiilità che mi viene in mente, ma non è realizzabile con una sola modella, è quella di: - legare alcune modelle con una corda lunga a mo' di guinzaglio ad un albero, una ringhiera un'inferiata, un recinto, indifferente; - altrettanti uomini di spalle che si allontanano camminando; - un uomo con sguardo assolutamente neutro che cammina nella direzione delle ragazze legate tenendo per mano una ragazza dall'aria innocente e indifesa. Si deve intuire che quella direzione non implica per forza il doversi fermare là, ci deve essere la possibilità di proseguire, quindi non ci deve essere certezza ma sospetto ... ; - lo sguardo e l'espressione della modella accompagnata deve far intuire che le si è insinuata la paura di star per fare la stessa fine delle modelle legate e ci deve essere un accenno di terrore ... |
user46920 | inviato il 06 Giugno 2016 ore 15:17
ma l'autore del post che fine ha fatto? Luca, ci sei ancora ??? |
| inviato il 06 Giugno 2016 ore 15:21
Ho paura, Luca ci ha ABBANDONATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
| inviato il 06 Giugno 2016 ore 15:24
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| inviato il 07 Giugno 2016 ore 11:20
La paura dell'abbandono i bambini la esprimono chiaramente tendendoti una mano. Per me la scena da ricreare, con una bambina più grande mi pare quindi in altro contesto (che garantisce isolamento, sbarre, rete, steccato, etc.), è tipo questa:
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user46920 | inviato il 07 Giugno 2016 ore 12:47
ps: e non ci scordiamo anche il dito pollice in bocca ... mi raccomando |
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