| inviato il 30 Luglio 2016 ore 6:57
Davvero felice di averti letto |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 6:59
Davvero felice per il tuo passaggio ed apprezzamento |
| inviato il 13 Agosto 2016 ore 13:22
Letto e condiviso Ciao |
| inviato il 13 Agosto 2016 ore 13:25
Grazie Claudio |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 8:46
Bellissimo spunto Cosimo. Concordo su tutto. Aggiungo che la fotografia mi sta aiutando tantissimo ad aprire gli occhi, a riscoprire il valore di tante cose...sguardi, momenti, la natura che si manifesta nella sua meravigliosa routine... |
| inviato il 03 Settembre 2016 ore 12:49
Grazie Michele per il tuo contributo, e sono pienamente d'accordo con te.... la fotografia ci apre gli occhi |
| inviato il 20 Settembre 2016 ore 19:29
è molto bello, perché non provarci! ! |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:43
Grazie Mario.... io appena posso lo faccio.....e credimi la vita scorre diversamente |
| inviato il 22 Settembre 2016 ore 22:48
Vorrei aggiungere a questo tuo spunto di riflessione dei frammenti tratti da un libro di Terzani che da poco ho letto :
Frammenti
"...Signor Terzani, lei ha un cancro, disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero - e me ne accorsi subito, meravigliandomi - che non mi disperai, non mi commossi: come se in fondo la cosa non mi riguardasse. Forse quella prima indifferenza fu solo un'istintiva forma di difesa, un modo per mantenere un contegno, per prendere le distanze, ma mi aiutò. Riuscire a guardarsi con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed è un esercizio, questo, che si può imparare".
"...Nel silenzio rotto solo dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della strada e da quello delle suore sul linoleum del corridoio, mi venne in mente un'immagine di me che da allora mi accompagna. Mi parve che tutta la mia vita fosse stata come su una giostra: fin dall'inizio m'era toccato il cavallo bianco e su quello avevo girato e dondolato a mio piacimento senza che mai, mai qualcuno fosse venuto a chiedermi se avevo il biglietto. No. Davvero il biglietto non ce l'avevo. Tutta la vita avevo viaggiato a ufo! Bene: ora passava il controllore, pagavo il dovuto e, se mi andava bene, magari riuscivo anche a fare... un altro giro di giostra."
Dobbiamo godere di ogni momento della vita , ogni attimo e' irrepitibile e magico...
un saluto..
Andrea... |
| inviato il 23 Settembre 2016 ore 18:42
Grazie per il passaggio |
| inviato il 16 Ottobre 2016 ore 22:23
Non rimuginare il passato perché non cambia e non aver paura del futuro perché sarà il frutto di ciò che stiamo vivendo ora. Chi mai fa caso a quant'è bello il semplice respirare? Eppure è la vita stessa. Chi mai fa caso al piacere di camminare eppure chi è in carrozzina lo sa bene.
Il difficile è averlo sempre presente!
Grazie amico per le riflessioni che ci hai suggerito! |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:12
Grazie a te per aver letto il mio pensiero |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:32
Caro Cosimo, anche io sono giunto alle tue stesse riflessioni tempo fa, dopo aver vissuto un momento difficile. La sensibilità si paga a caro prezzo.
La felicità è sempre nelle piccole cose, ed è un lampo.
Riuscire ad apprezzarla richiede esperienza, consapevolezza del tempo presente.
Ci vuole il giusto distacco dal passato e disincanto verso il futuro.
Un proverbio cinese dice che alcune volte vinciamo, tutte le altre impariamo. Che forse è più importante di vincere.
Siediti sulla panchina, goditi il presente, pensa alle cose belle che hai, e scatta. Per la tua e per la nostra felicità ;-)
Un caro saluto :-) |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 8:45
Lo leggo in questo preciso istante e non posso fare altro che condividere il tuo bellissimo pensiero! |
user107253 | inviato il 18 Ottobre 2016 ore 15:53
Non sai quante volte faccio il tuo stesso pensiero! Non sai quante volte mi rendo conto di stare correndo inutilmente e, accorgendomene, mi impongo di rallentare il passo e poi di dire anche un bel "ma chi se ne frega se arrivo tardi"! Troppe poche volte mi si riempie il cuore per le semplici cose, non so, per esempio per l'aria fresca di una serata (magari appena uscita di palestra con la rilassatezza del dopo fatica), o guardando il movimento del mare o un cane che passeggia da solo per strada in cerca di qualcosa o forse di niente. Troppo spesso sento il mio cuore perdere colpi per l'ansia delle mille cose da fare in quelle pochissime ore (un paio circa) che mi restano da vivere dopo una noiosa giornata di lavoro e mi domando se questa è vita! La risposta è no. Poi ti senti dire "la vita è così...è sacrificio" e più mi dicono così più sento di doverla cambiare. Ci hanno indottrinato, reso macchine da lavoro, annullato i sentimenti, annientato la vera percezione della vita! Ed io lotto ogni giorno contro tutto questo e contro me stessa, con l'amara consapevolezza che morirò così! |
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