user39791 | inviato il 02 Aprile 2016 ore 20:52
Certo, ma quella non è un difetto ma una caratteristica della focale. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 20:58
Io ho parlato genericamente di distorsione e credo che la deformazione prospettica possa essere equiparata ad una distorsione dato che modifica il soggetto inquadrato, alterandone le proporzioni. Che sia una cosa differente rispetto alla distorsione a barilotto mi pare evidente, ma sempre una immagine distorta si ha ed in ritrattistica questo non è proprio il massimo se non la si sa gestire a dovere. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 21:02
parli di un qualcosa che il fotografo devo conoscere, anche un 300 perfetto ha deformazione prospettica che va gestita, la sua. TUTTI gli obiettivi a loro modo modificano il soggetto inquadrato.
 ma non per causa della focale, ma per la distanza di ripresa dal soggetto. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 22:01
c'è il rischio però, che i neofiti pensino che the boy stesse sempre alla stessa distanza dal fotografo. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 22:22
Forse nn riesco a spiegarmi, ci riprovo...in ritrattistica classica le proporzioni dovrebbero essere mantenute a prescindere dalla distanza del soggetto fotografato e per questo si usano differenze lunghezze focali per ritratti ambientati, mezzi busti e primi piani. Con un 24mm le proporzioni sono mantenute esclusivamente con soggetto al centro e non troppo vicino. Ribadisco che ciò non significa che non si possano tirar fuori splendide foto (the misfits docet), ma che siano lenti difficili da adoperare per quel genere di scatti. Con un 50mm i ritratti ambientati son più semplici da fare soprattutto perché si deve badare meno (direi quasi nulla) alle distorsioni, di qls tipo esse siano. In teoria potete anche fare un primo piano con un 15mm, ma di certo non sarà armonioso o proporzionato. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 22:27
“ Forse nn riesco a spiegarmi, ci riprovo...in ritrattistica classica le proporzioni dovrebbero essere mantenute a prescindere dalla distanza del soggetto fotografato e per questo si usano differenze lunghezze focali per ritratti ambientati, mezzi busti e primi piani. „ capisco quello che intendi nella seconda parte che hai scritto ma la prima è errata. Le proporzioni su un viso (la prospettiva), non dipendono assolutamente dalla focale, ma esclusivamente dalla distanza dal soggetto. Se tu usi un 24 ed un 85, e stai ben fermo, e anche il soggetto resta sempre alla stessa distanza, potrai osservare che il volto del soggetto è ovviamente più piccolo usando il 24, ma le sue proporzioni, la sua prospettiva, sono identiche a quelle che restituisce l'85. Se scatti con un 24 più vicino, per avere la stessa inquadratura dell'85, le proporzioni cambiano, ma non perchè hai cambiato focale, solo perchè hai cambiato distanza. |
| inviato il 02 Aprile 2016 ore 22:59
È come cercare il sesso degli angeli, all'atto pratico non conta nulla. Se voglio un primo piano il viso del soggetto deve riempire per buona parte il fotogramma, se lo ritraggo a 30 cm con un 24mm o a 1 metro con un 85mm (misure approssimative sia chiaro) la % di foto occupata dal soggetto sarà simile ma le proporzioni saranno molto più reali con la focale più lunga. Alla fine non cambia nulla...grandangolari estremi danno deformazioni prospettiche quasi sempre eccessive in ritrattistica e se mi dici che le danno perché, in caso volessimo usarli, saremmo costretti a scattare a soggetti vicinissimi ok; ma basta usare una focale più lunga e la cosa si attenua fino a diventare trascurabile. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 0:07
“ le proporzioni saranno molto più reali con la focale più lunga. „ se intendi le proporzioni antropometriche, ovvero quelle tra la lunghezza dell'occhio e quella dell'orecchio, l'obiettivo migliore non è un 85, ma il 1200mm. Le prospettive a cui siamo assoggettati nel guardare sono dettate dalla prossemica, che identifica le distanze tra le persone secondo il rapporto che abbiamo con queste. Se guardi una persona poco prima di darle un bacio, hai una distanza molto differente rispetto all'estraneo che guardi da lontano. Quindi noi come esseri umani siamo a differenti distanze di visione abituali con gli altri.
 non direi quindi il sesso degli angeli. poichè il linguaggio fotografico dovrebbe utilizzare la distanza, e quindi le differenti lunghezze focali proprio in virtù dell'espressione che vogliamo dare anche nella ritrattistica. La barriera del ritratto canonico e classico scricchiola, se non addirittura crolla, sotto il linguaggio consapevole in fotografia. Il cervello, consciamente o inconsciamente, sa tutte queste cose, e in base alla prospettiva riconosce un soggetto lontano o vicino, anche da due stesse inquadrature poste alla stessa distanza dall'osservatore della fotografia, ma fatte a differente distanza dal soggetto e quindi con focali differenti. sono tutte proporzioni realmente percepite, questo vorrei che passasse, poichè nella vita sociale abbiamo tante differenti distanze cui siamo abituati a vedere gli altri. questi 2 ritratti comunicano differentemente la distanza dal soggetto, ma sono entrambi rientranti nella prossemica umana, ovvero rientrano nelle distanze consuete tra soggetti, e quindi anche nelle prospettive consuete, naturali, reali, a cui puoi guardare una persona. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1665326
 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=773776
 non c'è quindi una prospettiva più reale dell'altra ma solo linguaggi fotografici e canoni classici. L'immagine della bimba comunica maggiore vicinanza, l'uomo non potrai mai sentirlo vicino come la bimba. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 3:09
State dicendo la stessa cosa |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 5:17
Sta a vedere ora che un 12mm è ottimo per fare i primi piani quanto un 135mm perché comunica vicinanza...ma dai, non scherziamo. Fai due close-up alla stessa bambina con entrambe le suddette lenti e poi fai vedere le foto a 100 ritrattisti, se circa la metà dice che sono proporzionate entrambe ti do ragione. I grandangolari deformano le proporzioni con scatti ravvicinati, creando figure macrocefaliche con nasoni enormi; è un dato di fatto, non un parere, che poi a qualcuno possano piacere o possano trasmettere qualcosa di diverso lo accetto, ma che rientrino tutti nelle prospettive umane no...un primo piano fatto con un grandangolare nn sarà mai armonico, proporzionato, non sarà mai un ritratto classico. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 8:48
Scusa Ivan: il ritratto della bambina non mi pare così disarmonico. A 24 per avere gli effetti di cui parli occorre avvicinarsi davvero tanto al soggetto. In ogni caso la focale in questione si presta alla fotografia di reportage. In questo genere l'ottica grandangolare da l'impressione all'osservatore di essere parte della scena. Le eventuali proporzioni falsate passano in secondo piano perché il tema portante della foto di reportage è appunto un altro: l'azione compiuta dal soggetto. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 8:56
sinceramente nella foto della bambina le sproporzioni si vedono e come: guardate la testa rispetto al corpo, sembra quella di un marziano. Un 24 non è adatto a ritratti di quel tipo, c'è poco da fare. Poi magari uno ci tira fuori un ritratto spettacolare, ma è molto molto difficile. Non consiglio una focale del genere per quel tipo di foto. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 9:33
Purtroppo,proprio non siete riusciti a convincermi,nonostante avete provato per davvero. Adesso mi alzo,mi faccio la doccia,mi vesto e vado................................................A COMPRARLO! |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 9:34
In ogni caso, giusto per puntualizzare. Non sono certo qui a dire che il 24 sia un'ottica da ritratto. |
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