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Ma le vecchie lenti sono alla fine migliori di quelle contemporanee?


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user39791
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inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:39

Infatti avevo scritto che con ottiche da 200 in su le cose probabilmente cambiano, dico probabilmente perchè conosco bene solo le ottiche fino al 135 in quanto non uso teleobiettivi.

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:49

quando si parla di "tridimesionalità" occorre avere consapevolezza che non si sta usando il termine in senso tecnico ma in modo quasi sinestesico.
vi invito qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1684728&show=1#box_modifica_784835

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:51

Aldilà della focale e dei generi, comunque credo che la risoluzione di un obiettivo non faccia mai male, cioè si fa sempre in tempo ad abbassarla ( non mi ricordo dove ho sentito dei collant messi davanti alla lente... ) ma se manca non si può aumentare, quindi se la tendenza è ( o sembra essere ) quella di aumentare risoluzione e diminuire le distorsioni... ben venga! il problema secondo me è quanto ce la fanno pagare questa tendenza!!Triste

user86191
avatar
inviato il 16 Marzo 2016 ore 0:43

E il genere fotografico che si pratica a determinare il grado di nitidezza necessaria, se fai paesaggistica, still life, macro,
natura e indispensabile averla ai massimi livelli, se fai street e reportage non e necessaria, mentre nei ritratti e quasi deleteria.

avatarsupporter
inviato il 16 Marzo 2016 ore 1:22

Paolostok la progressione dello sfocato è principalmente influenzata dall'aberrazione sferica. Per avere ottiche super nitide alle massime aperture si deve sovra correggerla, altrimenti la velatura - più o meno sempre presente - data da questa aberrazione le rende meno nitide, e questo porta a uno sfocato diverso. A me lo sfocato di queste ottiche iper corrette piace poco, ma è un parere ovviamente personale.


Questione di gusti: io la vedo in modo sostanzialmente opposto.
Lo sfocato di alcune ottiche più vecchie mi appare meno progressivo, con una sfocatura confusa dalle spesso presenti aberrazioni che confonde i vari piani. E anche il soggetto, meno nitido, presente un minor "effetto distacco" che concorre in modo preponderante all'impressione di tridimensionalità.

user39791
avatar
inviato il 16 Marzo 2016 ore 7:17

Infatti è una questione di gusti personali.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 10:27

Mi ero perso questa discussione che poi fà il paio con quella citata da "0oo",e quoto Filiberto quando afferma che è una questione di gusti personali.
Il guaio è che molto spesso ci si perde in tecnicismi inutili in quanto si vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca(anche se non sono mai riuscito a spiegarmi perchè si debba ubriacare);le ottiche di ultima generazione tendono a puntare alla massima nitidezza magari a discapito di altre caratteristiche,ad alcuni piace ad altri meno ma poi dipende tutto dal tipo di immagini che si vuole ottenere.
In architettura,nella macro o riproduzioni in generale reputo che ciò sia senza dubbio vantaggioso,così pure sulle lunghe
focali dove i nuovi vetri e le nuove tecnologie hanno fatto fare un salto notevole.
Nel paesaggio,ritratto,street,forse still life penso che altre caratteristiche siano più importanti ,sempre a mio parere...

PS.Allmau,è verissimo che negli anni 70/80 se non usavi il medio formato non ti si filava nessuno,ma è altrettanto
vero che le ottiche Zeiss per Hasselblad risolvevano meno delle Zeiss per Contax(24x36),la vera differenza la faceva
la scala tonale.
Eh queste svedesi..........

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 10:33

anche se non sono mai riuscito a spiegarmi perchè si debba ubriacare


Perchè guardi il mondo con occhi di uomo. Con certi mariti...

non mi ricordo dove ho sentito dei collant messi davanti alla lente...


Sarà stato David Hamilton, era lui che faceva tutti quei giochetti li, tipo mettere la vaselina sulla lente frontale (tremo al pensiero di cosa facesse poi con gli obiettivi...) MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 10:59

Secondo il mio modesto parere le ottiche che erano eccellenti negli anni ottanta hanno molti vantaggi da un punto di vista pratico, io fotografo in manuale ed avere un preciso e comodo controllo del diaframma e della messa a fuoco mi garba non poco.

Certo è poi che meno cose ci sono dentro più è difficile si rompa, in generale trovo che siano più resistenti.

Sulla qualità dell'immagine è un questione soggettiva invece, dipende sempre uno cosa vuole fare, ci sono ottiche eccellenti in tutte le epoche, come ottiche ciofega ma è vero che oggi come oggi noto uno spropositato aumentare delle aperture. Questo fatto mi confonde anche un poco perchè ha aperto un nuovo modo di fotografare che con la pellicola era impossibile. Mi spiego meglio, la maggior parte delle mie fotografie in strada sono state fatte con pellicole di 100/200 ISO/ASA ed un 50mm f1.8. In rarissime occasioni mi sono trovato a comprare pellicole da 1000 (costosissime fra le altre cose) e per eventi veramente eccezionali, fotografie notturne che comunque necessitavano di un cavalletto per essere eseguite con decenza, anche con lenti f 1.2.

Oggi le digitali consentono di simulare pellicole con sensibilità inimmaginabile e quindi trovo anche interessante l'uscita di questi obiettivi moderni ed economici, tutto sommato, con aperture spinte. Parliamoci chiaro, negli anni 90 e 2000 un 16mm f1.4 come quello fuji sarebbe stato,credo io, costosissimo e un po' fuori mercato, a chi poteva servire così tanta apertura in un grandangolo? Se le condizioni di luce fossero state scarse non avresti di certo fatto un paesaggio con una 1000 iso e a mano libera, con tutti i problemi di costo e sgranatura, avresti preso il cavalletto, una 100/200 iso e buonanotte.

Quindi meglio lenti moderne o lenti vintage? Dico io che dipende dal tipo di fotografia che uno vuole fare, per quasi tutte quelle situazioni normali e controllate una lente "antica" può essere ancora di livello pari o migliore. Per tutte quelle situazioni un tempo estreme ed oggi normali, le lenti moderne sono credo io generalmente superiori nel rapporto qualità prezzo e consentono un bel risparmio di peso e tempo (niente cavalletto, niente flash).

Parere personalissimo eh, senza entrare nella diatriba aberrazione cromatica, nitidezza ai bordi e compagnia bella.

Il Digitale regala e toglie...oggi il mettere le calze da donna sull'obiettivo per fare i ritratti non lo vedo più fare XD.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 14:58

oggi come oggi noto uno spropositato aumentare delle aperture.

vero, ma sia i brand sia i fotoamatori ci tengono molto a distaccarsi dal settore telefonino, quindi l'ampia apertura, oltre a tutte le motivazioni reali di differente linguaggio fotografico, servono anche a fare il distinguo tra il telefonino e la fotocamera "vera".
Ma le belle immagini si fanno anche a f8 anche con i tele.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 15:58

Interessante il confronto tra punti di vista che si sta sviluppando. Dico la mia: non credo che il punto della questione debba ruotare sulla distinzione tra migliore e preferito, assegnando al primo termine un valore oggettivo e al secondo una valutazione meramente soggettiva. Siamo infatti in un campo dove la soggettività gioca un ruolo importante e dove anche il concetto di migliore si deve scontrare con il compromesso. E' come in campo motoristico: è migliore il motore più potente o quello dai più bassi consumi? Se ci devo fare una corsa, probabilmente preferirò il primo. Se lo devo installare su una city car, sarà migliore il secondo...nel nostro caso è la stessa cosa. I gusti personali e i generi praticati rendono preferibili per alcuni un tipo di resa, per altri un altro tipo. Quello che tuttavia l'articolo sostiene, trovandomi concorde, è che oggi come oggi, si dia un peso eccessivo ad alcuni aspetti (e, aggiungo io, lo si faccia indiscriminatamente su ogni lunghezza focale, quando certe performance sono chiaramente più ricercate in certi ambiti), avendo come effetto quello di creare lenti "troppo" perfette sulla carta, ma che all'atto pratico restituiscono immagini prive di profondità.
Ora, io non sono un fanatico in nulla, meno che mai mi interessa stilare una ipotetica graduatoria tra obiettivi d'antan e obiettivi moderni.
Tuttavia, se metto a confronto un po' di scatti fatti con gli uni e con gli altri, le differenze le noto:

Helios 44 su fuji XE2:




Leica 90 M del 1960 du fuji XE2 (qui lo scatto in controluce enfatizza ulteriormente il basso contrasto)





Zuiko 45 mm f/1,8 su OMD Em5




Ora, la foto della OMD non mi dispiace affatto e anzi tempo fa la postai proprio per sostenere che anche col micro si potevano ottenere immagini sufficientemente profonde. Tuttavia, se la confronto con quanto sopra, non posso fare a meno di notare che il soggetto a fuoco si staglia sullo sfondo in modo molto netto, laddove nelle immagini realizzate con le lenti "d'epoca", noto una maggiore progressione (accompagnata da una nitidezza nemmeno lontanamente paragonabile, tanto sono velate le prima rispetto a quest'ultima).

Ma, aggiungo una considerazione, prendendo a spunto questa immagine qua:




E' fatta con FF e 135 L di Canon. Guarda caso una lente tuttora ambitissima e attualissima, ma la cui progettazione, se non erro, risale al 1996...e difatti, di nuovo, anche qui vedo una progressione tra soggetto a fuoco e fuori fuoco che in ottiche, per esempio, come il 24-70 f/2,8 Tamron che ho usato per un periodo, non riuscivo a trovare pressoché mai, pur dovendone constatare l'eccellente nitidezza e il bokeh piacevole.

Non c'è nulla di scientifico nel mio ragionamento. Infatti metto insieme foto fatte con 3 formati di sensore diverso in condizioni diversissime tra loro. E' solo che la lettura dell'articolo mi ha offerto una chiave di interpretazione possibile rispetto a una cosa che empiricamente stavo notando anche io da quando uso ottiche datate. Che a me piaccioni moltissmo. Ma che non è detto debbano piacere anche ad altri.

avatarjunior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 16:50

Ooo può essere che sia proprio come dici tu.

A me, durante gli anni del liceo, sarebbe piaciuto tanto fare il fotoreporter ma l'avvento del digitale e della fotografia "facile" mi fece cambiare rapidamente idea, nel senso che nel momento in cui tutti sanno fare una cosa quella cosa non vale più niente. Non è un caso che oggi la maggior parte delle immagini giornalistiche che vediamo provengano da cellulari. Perchè mandare sul posto qualcuno pagandolo quando si può ottenere più o meno lo stesso risultato gratuitamente?

Comunque sono più che d'accordo sul discorso "f8", sono certo che Bresson troppi problemi su quello che aveva in mano non se li sia mai fatti.

La verità è che ho visto foto splendide fatte con giocattoli e foto orribili fatte con M6.

avatarjunior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 17:20

La risoluzione, questa sconosciuta ............

www.aristidetorrelli.it/Articoli/RisoluzionePellicolaDigitale/Risoluzi

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 17:27

Secondo il mio modesto parere le ottiche che erano eccellenti negli anni ottanta hanno molti vantaggi da un punto di vista pratico, io fotografo in manuale ed avere un preciso e comodo controllo del diaframma e della messa a fuoco mi garba non poco.

D'accordo che si abbia la possibilità di selezionare manualmente il diaframma, cosa che attualmente ce l'hanno soltanto due forse tre costruttori, però sul fatto che si possa fare meglio la messa a fuoco non l'ho capita.
Innanzitutto con qualsiasi ottica cosiddetta moderna è possibile focheggiare anche a mano ma con la differenza che, con le ottiche dotate di contatti elettrici posso regolare la messa a fuoco fine per un determinato corpo macchina mentre con le ottiche vecchie che sicuramente avranno problemi di regolazione non posso farlo.
Io ho ben 4 obiettivi molto vecchi e stranamente con tutti la messa a fuoco non corrisponde con quella che si vede nel mirino.
Ma forse sono io ad essere sfortunato

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2016 ore 17:28

Alcuni produttori hanno ancora a listino ottiche introdotte sul mercato decenni fa: questo, per il fatto che i progetti pur se cronologicamente datati, risultano ancora validi (o almeno tanto da garantire un volume di vendita adeguato).

Vedasi ad esempio il canon ef 400 5.6 L usm, in commercio dal 1993. In altri casi si tratta di ottiche con funzionalità particolari, come l'ef 135 f2.8 softfocus, prodotto a partire dal 1987: come dicevo, non sostituirei mai tale obiettivo con l'ef 135 f2 L usm, dato che gli effetti che consente di ottenere non sono riproducibili con il secondo (tralasciano il fatto che la foto è leggermente fuori fuoco, per un mio errore di impostazioni):





Tuttavia vi sono casi di ottiche, poi sostituite da altre, che a mio avviso non forniscono alcun elemento che le possa rendere preferibili, in termini di sola resa ottica.

Prendiamo ad esempio il caso delle ottiche zoom supergrandangolari. Personalmente, ad esempio, non vedo alcuna ragione per cui si possa trovare preferibile la resa ottica di un ef 17-35 2.8 L usm a quella del più recente 16-35 f2.8 L II usm. Anzi, il primo ha problemi di astigmatismo piuttosto evidenti (e veramente sgradevoli), soprattutto nelle zone periferiche delle lenti: sul 16-35 il problema è molto più contenuto. Che poi si possa preferire il primo obiettivo per questioni di tipo economico, collezionistico o di peso e ingombro è un altro discorso...

Tornando al tema principale, non è necessariamente vero che le ottiche del passato siano costruttivamente superiori a quelle attuali. Vedasi l'esempio del nuovo ef 35 1.4 L II usm: anche se esternamente hanno utilizzato componenti in plastica (probabilmente per contenere il peso), laddove sul modello precedente vi era del metallo, la costruzione interna è notevolmente migliorata, sia a livello di parti strutturali, che di materiali e modularità della costruzione. Non escludo che sia anche minore la variabilità di resa da esemplare a esemplare, grazie alla nuova tipologia di costruzione e processi produttivi.

Vi è inoltre da considerare che le ottiche progettate all'epoca delle fotocamere a pellicola erano ideate tenendo anche conto del numero medio di foto scattate dagli utilizzatori, che all'epoca era enormemente inferiore a quanto accada ora, con le fotocamere digitali. Quindi, motore di messa a fuoco, stabilizzatore e parti in movimento (critico soprattutto per le ottiche zoom) delle ottiche hanno sollecitazioni decisamente maggiori, e in fase di progettazione devono tenerne conto.

Questo, senza citare tutte le migliorie intervenute a livello di sistema di messa (processore, motore af ecc.) a fuoco ed eventuali sistemi di stabilizzazione, che in passato non era possibile ottenere, con le tecnologie disponibili all'epoca.



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