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Fotografia di oggi, la corsa verso il nulla - articolo di Vittore Buzzi


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avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:04

Lo stesso discorso può essere tranquillamente ribaltato su molte altre realtà della vita contemporanea che siano artistiche o meno.

Il fattore predominante che ho sentito spesso in me è la superficialità dovuta ai troppi input che ricevevo o che magari ero io a voler cercare per non perdere di vista qualcosa (informazioni sul mondo, tecnologia, fotografia, video, film, cinema, etc..) .
Il multitasking estremo che a volte, in momenti di lucidità, mi fa pensare "che cavolo sto facendo?""fermati, non pensare a nulla poi riprendi un concetto per volta".

Non è una cosa per forza negativa perchè è l'entusiasmo che porta spesso a voler conoscere. ma il farlo velocemente e su tanti campi diversi, non fa che creare "tuttologi" superficiali. Estremizzando siamo un popolo di fotografi, attori, allenatori, etc..tutti allo stesso momento

Per il 2017 mi sono posto di essere molto più selettivo: fotografare se ho qualcosa da dire, se mi piace qualcosa e lo voglio esternare. non usare più diversi social fotografici, non cercare per forza il consenso, il like, il mi piace, etc.

Ma soprattutto vorrei studiare, acculturarmi per capire da dove veniamo e cercare una via personale per esprimere con la fotografia ciò che voglio comunicare.
Ed imparare meglio gli strumenti e non acquistarne di nuovi (a meno che non siano veramente necessari) per sfruttare al meglio ciò che ho.

Infine la cosa più importante: vivere soprattutto fuori casa e interagire con persone e non computer

user39791
avatar
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:10

Letto e ho l'impressione della solita tiritera del "si stava meglio quando si stava peggio".

Termina così:
Questa è la cosa più difficile da fare oggi avere qualcosa da dire.
, io penso che lo sia sempre stato e sempre lo sarà.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:11

Actrum: e' vero che Buzzi, come tanti tanti altri bravi fotografi, sta spingendo molto sul discorso di avere delle idee, dei progetti, ma questo non vuol certo dire che tecnica e attrezzatura non servano. Anzi Buzzi dice proprio il contrario nel suo articolo. E' il discorso più vecchio del mondo: devi avere l'attrezzatura che serve al tuo scopo. Lo sanno e lo ripetono tutti su tutti i forum del mondo. Peccato che poi solo in pochi sappiano applicare questo principio, che va ben oltre il "faccio street compro un ML", o "scatto molto in interno mi serve un macchina che tenga gli ISO".

Non so da dove hai dedotto che secondo Buzzi (o chiunque altro) non servano
passione, studio, tecnica , tempo da dedicare in ricerca di manuali libri etc etc...


Io ho seguito delle lezioni sue e di Gabriele Lopez a Milano interamente dedicate a studiare gli autori contemporanei e del passato. E tutto questo dando per scontato che tutti i partecipanti gia' conoscessero bene la tecnica.

Quindi al netto della tecnica e dello studio, Buzzi in sostanza dice: prima pensa, cerca di capire che foto vuoi fare e perché, sviluppa un progetto, inizia a scattare con quel che hai, guarda i risultati. A quel punto capirai davvero cosa ti serve per migliorare.

La realtà e' che il 99% di noi prima scatta e poi pensa a cosa fare della foto. Questo secondo me e' l'errore di fondo (anzi non e' un errore e' una scelta che pero' limita la nostra capacita' di crescere).

Poi, ovviamente c'è l'altro solito discorso: sono un amatore, mi diverto a fare foto, non ho tempo/voglia di imbarcarmi in progetti seri che richiedono ulteriori sforzi. Mi diverto a comprare macchinine nuove e fare foto (perche' no, a volte anche belle).

Benissimo, sacrosanto. L'articolo non dice niente contro chi la pensa cosi' (e ci mancherebbe), semplicemente e' uno sfogo (l'ennesimo) per cercare di riportare ordine, far capire che le fotografia e' altro. Personalmente credo sia uno sfogo inutile (anche se lo condivido al 100%), tempo perso.

Come diceva qualcuno i tempi cambiano. Bisogna farsene una ragione. Magari tra 20 anni smetteremo di fare tutti foto e saremo tutti presi da altre nuove tecnologie. Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:19

insomma, mi pare di capire che inizialmente tutti d'accordo poi ....mah ,...boh...ni....
se gli danno cosi fastidio le mostre fotografiche di chicchessia, non ci vada e amen
per il resto, boh.... la fotografia non è un qualcosa di etichettabile al 100% in un ambito,
non è per forza arte, non è per forza uno strumento di comunicazione e non è per forza immagine e basta.
per es. se la vediamo come arte può anche esistere una mostra fatta da un fotografo che non è nemmeno eccelso in tecnica e che magari ha scattato tutto con una compatta o col cellulare se vogliamo estremizzare, e magari in questa mostra ha più da dire di tanti altri.
ma se vai ad una mostra di fotografia naturalista....beh....iniziare a parlare di ottiche, di focali, di schemi di messa a fuoco, di quello e quell'altro obiettivo più o meno performante etc etc . è un attimo dai parliamoci chiaro, chi di noi ....di fronte alla foto di un leopardo delle nevi si mette a cercare "il messaggio" e non si sofferma magari alla tecnica che c'è stata dietro per farla da 1 km di distanza ?
secondo me rimanere cosi sul vago e dire che la tecnica è secondaria nella fotografia è un tantino pretetuoso

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:23

Non so da dove hai dedotto che secondo Buzzi (o chiunque altro) non servano " passione, studio, tecnica , tempo da dedicare in ricerca di manuali libri etc etc..."


infatti non l'ho assolutamente dedotto dal suo discorso, ci mancherebbe, quella era una riflessione mia.

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:24

L'oggi di ogni epoca si porta appresso una grande quantità di lamenti, il passato di ogni epoca i ricordi, il futuro le speranze. Lamentarsi è importante, l'oggetto del lamento lo è un po' meno.
Sorriso

avatarsupporter
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:30

Eroe del giorno. Con o senza punteggiatura! ;-)

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:43

Ho scritto cosa secondo me dice l'articolo riguardo a tecnica e attrezzatura. Nessuno la mette in secondo piano. .
Si sta solo cercando di far passare il messaggio che l'idea dovrebbe venire prima cronologicamente perché senza quella il resto difficilmente potrà avere valore.

Gia' detto che si possono fare belle foto benissimo senza avere chissà' che progetto. Ma qualcuno diceva che le foto dovrebbero essere "buone" più che "belle".

@Andrea Festa: Si, sbagli. Quando Buzzi parla di idea marxista e socialista della fotografia sta facendo puramente riferimento ad un momento storico in cui certe idee hanno caratterizzato fortemente la fotografia di molti autori dell'epoca. Conoscere quelle idee aiuta a capire le foto di un certo periodo storico. Tutto qui.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 12:57

@Andrea Festa: Si, sbagli. Quando Buzzi parla di idea marxista e socialista della fotografia sta facendo puramente riferimento ad un momento storico in cui certe idea hanno caratterizzato fortemente la fotografia di molti autori dell'epoca. Conoscere quelle idee aiuta a capire le foto di un certo periodo storico. Tutto qui.


Meglio così, perché avevo temuto che la politica "strutturata" potesse entrare nell'arte. Intendiamoci, tutto è politica; ma ciò non può avvenire a senso unico. Altrimenti non dovremmo considerare arte la cinematografia di una Leni Riefenstahl, prodotta in un periodo storico aberrante, su commissione di personaggi ripugnanti, ma che ha un valore estetico indubitabile.

avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 13:40

Dice solo che avere una macchina fotografica non fa di te un fotografo. E' anche molto "annoiato" da tutti questi fotografi.
Io sono perfettamente d'accordo con lui infatti ho una macchina fotografica ma non sono neanche lontanamente un fotografo.
Con tutto il rispetto, si vedono in giro talmente tante foto-fotocopia che, per quanto ben realizzate hanno "annoiato".... manca l'idea.

Comunque io sono abbastanza soddisfatto delle mie foto MrGreen anche se sono consapevole che devo molto migliorare e già questo per un dilettante è un bello stimolo.




avatarjunior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 13:52

@Andrea...hai ragione..quel riferimento è stato un autogoal...così come è stato presentato, cioè senza approfondire. Io non credo che sia stato inteso nel senso "dell'appartenenza" ad una certa ideologia...ma più semplicemente, e qui sta l'errore, nella forma, sia stato usato come "primo anteposto" ideologico culturale al consumismo. Materiale...e culturale. Io l'ho interpretato in questo modo contestualizzandolo nell'intero "ragionamento".
Ma, a prescindere, dai riferimenti in cui possiamo o no identificarci...resta comunque un buon spunto di pensiero...e a nulla serve spulciarne i difetti... si corre il rischio, così facendo, di crearci una "scusa" per non affrontare la questione.... che, inutile nasconderlo, è concreta...ed è più presente di quanto possiamo immaginare.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 14:31

a nulla serve spulciarne i difetti... si corre il rischio, così facendo, di crearci una "scusa" per non affrontare la questione.... che, inutile nasconderlo, è concreta...ed è più presente di quanto possiamo immaginare.


Anche questo è vero. Molte delle cose che dice l'articolo sono interessanti, l'accento sulla generale mancanza o carenza di progettualità in primis.

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 17:51

Vedo eccessivi tecnicismi non solo nella fotografia, ma ovunque, anche nell'analisi del pensiero dello stesso Buzzi: analisi grammaticale, politica, sociale ed anche commerciale su quanto ha scritto.

Potrò risultare antipatico e me ne dispiaccio tuttavia, mi sembra un'esagerazione.

Il concetto espresso è limpido e potente. Vorrebbe meno analisi e più sintesi, perchè una foto è una sintesi.

Egli non aspira alla scrittura, al governo o alla filantropia, bensì alla cultura fotografica. Ha dimostrato già di saper comunicare il suo pensiero con una foto...

avatarsupporter
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 20:52

Dice più o meno le stesse cose di Benedusi in modo meno colorito o di Gardin in modo un po' meno sintetico, se si va al succo difficile non condividere, poi ci sta che la fotografia venga intesa anche come puro divertimento o collezionismo l'importante è mantenere la giusta consapevolezza, recentemente mi è capitato di trovarmi in una location con tre superatrezzati fotografi tedeschi che purtroppo non avevano acquisito la sufficente competenza per muoversi su una spiaggia appena scoperta dalla bassa marea senza distruggere in pochi minuti qualunque primo piano interessante, li per li me la sono presa, poi ho pensato che in fondo, nel genere, avere uno scatto in più o in meno non è importantissimo;-)

avatarsenior
inviato il 12 Gennaio 2017 ore 21:49

"www.corsifotografia.it/2016/02/05/la-corsa-verso-il-nulla-2/ "

In quell'articolo non ci sono altro che le solite chiacchiere, sempre le solite chiacchiere, trite e ritrite, le solite, identiche, da 40 anni, questa volta oltretutto scritte molto male.

..........."Un se ne po' più"!

Ma se a uno non gli piacciono certi ambienti e certe foto, che se freghi, tiri a diritto per la sua via e, soprattutto, non rompa le balle agli altri con l'apologia e la sagra dell'ovvio, anche perché che non ci fa una bella figura.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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