user3834 | inviato il 31 Gennaio 2016 ore 12:18
Marca e ottica non ce la farai mai, posso dirti che scattate con un 24-70 a 50mm o un 70-200 a 135 non sarebbero venute uguali, sia per l'apertura che per la particolare risposta nella transizione fuoco/fuori fuoco. La stessa ottica maggiormente aperta o chiusa darebbe risultati totalmente differenti. |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 13:10
Personalmente non ritengo sia questo il punto ovvero di saper individuare la marca dell'ottica con la quale é stata scattata una foto. Ritengo però che MEDIAMENTE le foto fatte con lenti Leica su sensori di corpi Leica diano una miglior sensazione di tridimensionalità. Come abbiamo detto, a questa sensazione, contribuiscono una moltitudine di fattori: alcuni indipendenti dall'ottica quale focale, diaframma, prospettiva ma altri dipendenti dalle specifiche caratteristiche dell'ottica che esaltano alcuni di questi fattori e portano ad una percezione migliore. IMHO, of course |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 14:02
Adoro i micro/macro |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 14:07
Ovviamente non parlavo dell' ottica. |
user46920 | inviato il 31 Gennaio 2016 ore 14:40
Mi pare che come al solito nella domanda ci sia già insita la risposta, ma sia invisibile e che per poter "rispondere" sia necessario determinare prima il vero significato dei termini, o quantomento quello utilizzato nella domanda. Ariosità, Spazialità e Tridimensionalità, di una immagine Bidimensionale, paiono logicamente paradossali, ma secondo me cercano lo stesso significato o almeno non molto distante l'uno dall'altro. quindi la domanda è che cosa significa per te Tridimensionalità? |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 14:54
Mi sono riavvicinato alla fotografia da... 3 annetti e la mia esperienza per quanto riguarda le attrezzature è limitata solo a quello che è in mio possesso, quindi piuttosto limitata. Ho visto dei timelapse realizzati con Canon 5D MkIII e obiettivi serie L dove gli alberi, ma non solo quelli, sembrava di vederli come si vedono al cinema in 3D. Mi ero convinto che certe foto si potevano realizzare solo con macchine e obiettivi di altissima qualità come quelle da me citate e soprattutto quelle nei precedenti post. Ho scoperto con mia enorme e piacevole sorpresa che non è così e non necessariamente le ottiche debbano essere a focale fissa. Penso che per quanto riguarda la tridimensionalità non dipenda esclusivamente dal tipo di sfocato che la lente produce ma ,oltre anche alla luce, intervengano altri fattori. E non credo che sia una questione di "suggestione" perchè, fermo restando che la percezione di tridimensionalità può essere percepita di più o di meno ma comunque percepita, allora dovremmo parlare di suggestione collettiva. Mi permetto di linkare due foto da me realizzate con la Eos 60D e il Tamron 150-600. La prima realizzata alla massima focale (come la seconda) e a massima apertura www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1431490 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1412658 Ma ditemi pure se la mia è solo suggestione |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 17:13
Che poi era esattamente il tipo di ricerca che facevo io |
user46920 | inviato il 31 Gennaio 2016 ore 17:29
Paolome, secondo me ci sono anche dei fattori propriamente ottici che determinano più o meno la sensazione di 3D e quindi ci sarebbero dei dati fisici su cui dover/poter ragionare, al di là di tutti quelle detrminanti quali l'illuminazione, la composizione, la post o altro che appunto non hanno "nulla" a che fare con l'ottica. |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 18:10
A mio avviso, posto che il supporto (carta o schermo che sia) è per sua natura bidimensionale, la tridimensionalità dell'immagine è necessariamente frutto di un'impressione, come molti qui hanno già osservato. Tuttavia non è questo il punto. Perché, benché i test condotti in maniera scientifica non possano darne atto, l'impressione diversa che via via si ricava guardando la stessa scena ripresa con diverse ottiche di pari focale, usate al medesimo diaframma e con il medesimo tempo di scatto, non è una chimera, bensì è reale e verificabile ad occhio. Chi ha vissuto i tempi in cui si usavano le pellicole invertibili (diapositive) e magari era solito uscire in gruppo per qualche gita fotografica ricorderà che, utilizzando tutti lo stesso tipo di film (kodak, Agfa o altro che fosse), si finiva a volte per fare anche qualche prova e si riprendeva qualche scena ritenuta significativa con ottiche diverse, ovviamente a parità di regolazioni; e poi, quando nel fotoclub si proiettavano queste prove le differenze saltavano facilmente agli occhi. Ricordo che tutti o quasi erano in grado di distinguere a prima vista un summicron 35mm leitz da un distagon zeiss o da un nikkor o da un canon, perché ciascuna di queste ottiche aveva una sua peculiarità; e non si trattava solo di maggiore o minore nitidezza, ma anche di altri aspetti, come la maggiore o minore trasparenza delle ombre, la diversità del contrasto, la morbidezza dello sfuocato, la resa più o meno viva del colore (per non dire dell'intonazione di esso). Per non parlare di distorsione e vignettatura! Insomma, tridimensionalità e compagnia bella saranno dei miti, ma non sono nati per caso. Piuttosto, mi pare che oggi sia molto più problematico un reale confronto, posto che non solo i sensori sono diversi, ma poi in post produzione puoi cambiarne la resa a piacimento, sicché in definitiva gli spazi per apprezzare un Summicron (che per quel che rammento era l'obbiettivo che veramente faceva la differenza), sono oggi assai più limitati. Fabio |
user15476 | inviato il 31 Gennaio 2016 ore 19:34
Quanto può essere determinante il tipo di supporto, in questo caso il monitor, in questa percezione di tridimensionalità? Lo chiedo perché questo tipo di scatti mi sembra perdere questa caratteristica quando finiscono in stampa. |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 21:20
“ Ritengo però che MEDIAMENTE le foto fatte con lenti Leica su sensori di corpi Leica diano una miglior sensazione di tridimensionalità. „ hai avuto modo di fare un confronto con obiettivi di stessa lunghezza focale, con stessa apertura di diaframma inquadrando la stessa scena? Riusciamo a fare qualche foto comparativa in condizioni più possibile controllate in modo da verificare quali possono essere le differenze? Sarebbe interessante fare una prova simile |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 21:49
la vera tridimensionalità, visto che la magia, l'ariosità e la spazialità per ora non sono affrontate, è data dal fatto che un occhio vede una cosa, l'altro occhio ne vede un'altra. Questo non può mai accadere in un'immagine piana a meno che non sia uno stereogramma. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1603048 il fatto che alcuni sostengano che sia tridimensionale un'immagine con uno sfondo sfocato, significa che un qualcosa è poco definito (lo sfondo) e quindi sufficientemente confuso da non distrarre, mentre il soggetto a fuoco, ben definito risalta. Ma io potrei asserire che questa immagine è molto tridimensionale, nonostante non ci sia uno sfondo sfocato, ma mi astengo, perchè sarebbe una definizione fantasiosa. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=374652
 resta vacante la risposta al quesito, se un'ottica a pari focale e diaframma, può essere più tridimensionale, ariosa, spaziale (o spaziosa ) e magica di un'altra. |
| inviato il 31 Gennaio 2016 ore 21:49
“ la vera tridimensionalità, visto che la magia, l'ariosità e la spazialità per ora non sono affrontate, è data dal fatto che un occhio vede una cosa, l'altro occhio ne vede un'atra. Questo non può mai accadere in un'immagine piana a meno che non sia uno stereogramma. „ Perdona Ooo ma non mi trovi in accordo. Infiniti sono gli esempi di pavimenti, anche antichi, che creano un evidente effetto di tridimensionalità (senza scomodare la fotografia). E anche i pavimenti sono piani. “ hai avuto modo di fare un confronto con obiettivi di stessa lunghezza focale, con stessa apertura di diaframma inquadrando la stessa scena? Riusciamo a fare qualche foto comparativa in condizioni più possibile controllate in modo da verificare quali possono essere le differenze? Sarebbe interessante fare una prova simile „ Gianfra, hai dimenticato di quotare la restante parte della mia frase: IMHO of course. PS: pensi che avrei fornito quella opinione senza aver fatto alcuna prova ? Non mi conosci |
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