RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

sRGB e AdobeRGB: solo a parole o prova pratica?


  1. Forum
  2. »
  3. Computer, Schermi, Tecnologia
  4. »
  5. Schermi
  6. » sRGB e AdobeRGB: solo a parole o prova pratica?





avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 15:06

esiste una funzioncina in PS che permette di provare la gamma con il profilo


La SoftProof, che ha la funzione Gamut Warning; utile per simulare la conversione colorimetrica da uno spazio all'altro.
Cosa conosciuta da tempo comunque; che in ogni caso è solo una parte di tutto il processo e sicuramente non lo strumento migliore per uno stampatore fine art.

Fossi in te mi farei dare indietro i soldi; se ti hanno spiegato la gestione colore così, è stato tempo perso.

avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 16:36

Chi ha mai parlato di soldi... Al massimo posso farmi rendere un'amicizia. Comunque non è che la cosa mi interessi più di tanto visto che attualmente le mie idee di stampa sono verso modalità e supporti più artistici della fine art. Ho solo portato una mia esperienza. Probabilmente sarà sbagliata e mi sarò appoggiato ad una persona incompetente.

Saluti Gianguido

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 17:54

Ma, anche io ho sempre saputo che le stampanti coprono meno di AdobeRGB, non solo, ma ad incidere è anche la carta usata, lucida, opaca, baritata ecc. ecc.

Ciao
Ivan


avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 18:19

Ogni stampante/carta deve essere descritta da apposito profilo, che identifica quella periferica, con quella carta, sotto uno specifico illuminante.
Ogni combinazione ha un suo proprio gamut.

AdobeRGB, sRGB, ecc... tutti gli spazi colore teorici di classe display hanno forti differenze morfologiche rispetto ai gamut di una periferica reale a sintesi sottrattiva; ossia i due gamut, sorgente e destinazione, non si sovrappongono mai.

Gli spazi wide-gamut esistono per una precisa ragione; essere inclusivi degli spazi di destinazione e permettere di sfruttare le potenzialità delle stampanti.
Se poi qualcuno crede che si stampi meglio partendo da sRGB, libero di farlo, ma è come credere che 2+2 faccia 3.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 18:33

"Nel caso dei prodotti Adobe è il RIMM, gamut identico a ProPhoto,......,"

Occhio che il RIMM è un po' più ampio di ProPhotoRGB, soprattutto sul blu: agli effetti pratici, a noi comunque non ce ne frega assolutamente niente, tanto in ACR/Lightroom o PP, Adobe NON ti fa settare il RIMM come spazio colore di lavoro di fotoritocco.

Se loro lo usano in conversione di RAW, lo fanno per essere sono sicuri di poter manipolare tutti i colori che una fotocamera riesce a registrare.

Alcuni anni fa sentii Schewe dire che loro usavano ProPhoto RGB per la conversione del RAW, in ACR/Lightroom, ma ormai sono passati diversi anni, ed adesso potrebbero benissimo aver cambiato ed usare uno spazio colore più grande, stando più sul sicuro.


avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 19:32

Sfrutto il post per fare una domanda, io ho una nvidia gtx560 che non supporta i 10 bit, se cambio monitor con uno wide gammut per avere una maggior copertura dell'adobe rgb, la riesco a sfruttare questa miglioria con la scheda che ho? o per sfruttare l'adobe rgb al 98-99% devo per forza avere una scheda che supporta anche i 10 bit?

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 19:53

Lo sfrutti. Vedrai del bandeggio nei gradienti, come avviene anche per i monitor con gamut scarso

avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 19:55

Ora uso un Philips Brillance 202P4 che all'epoca in cui uscì era un buon monitor (e forse ancora oggi rispetto a molti monitor consumer), però ormai da un paio di anni vorrei passare a un monitor di fascia superiore e più moderno.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2016 ore 21:03

Occhio che il RIMM è un po' più ampio di ProPhotoRGB


Dipende da come è costruito il profilo; il RIMM e il ROMM differiscono solo per la gamma, lineare per il primo e 1,8 per il secondo. I primari sono gli stessi, normalizzati nelle ISO 22028.

x y z
R 0.7347 0.2653 0.0
G 0.1596 0.8404 0.0
B 0.0366 0.0001 0.9633

Lo spazio di lavoro per CameraRAW e Lightroom è il RIMM, scelto perché è ampio ed è lineare.

Il profilo ProPhoto che normalmente si trova preinstallato nei computer è un matrix, mentre il RIMM e il ROMM da specifiche ISO sono cLUT e hanno un gamut più ampio.
Il profilo corretto da usare sarebbe quello reperibile presso l'International Color Consortium, per gli amici ICC.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 8:01

"Il profilo corretto da usare sarebbe quello reperibile presso l'International Color Consortium, per gli amici ICC. "

Se scarichi di lì il RIMM e sempre di lì, scarichi ProPhoto, li esamini in 3D LAB ( io uso Color Think della Chromix) vedi che il RIMM è significativamente più ampio di ProPhoto.

Da quando Adobe ha deciso di usare il RIMM?


avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 14:08

Come ho già spiegato sopra... il RIMM e il ROMM hanno gli stessi primari, definiti alle norme ISO 22028, differiscono solo per la gamma.
Il ROMM, noto anche come ProPhoto, si trova costruito a tabella, la versione scaricabile dal sito ICC, e a matrice, la versione già presente nei computer. La versione a tabella ha un volume più elevato ed è normale, il maggiore volume sull'asse di luminanza è voluto per evitare problemi di mapping e avere dati inbound.

Lightroom e CameraRAW hanno sempre usato il RIMM, lo sviluppo dei dati RAW si fa sempre in uno spazio lineare. L'istogramma invece si riferisce al MelissaRGB, noto anche come BastardRGB; stessi primari e bianco del RIMM ma gamma di sRGB.

Plottare il ProPhoto (qualsiasi sua incarnazione) in LAB è una pessima idea, dato che il LAB clippa con questo spazio.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 16:41

Ok, grazie-

avatarsupporter
inviato il 29 Gennaio 2016 ore 15:42

Raamiel, guru degli spazi colore ecc..
voglio capire una cosa...
Esistono stampanti e laboratori che stampano con stampanti che hanno un gamut superiore all'sRGB? Sicuramente si, ma nella stragrande maggioranza dei casi nelle stampe "normali" il profilo di identificazione per la rappresentazione colore è l'sRGB.
La mia domanda è questa:
perché io devo lavorare in ProPhoto a 16 bit quando poi stampo in sRGB 8 bit? Inoltre, aggiungo, perché anche a 16 bit quando a monitor non li vedo? Finisco: perché devo convertire in sRGB alla fine del processo, per mandare in stampa, "affidando" al convertitore l'interpretazione dei colori tagliati dal gamut precedente (più ampio)?
Non è preferibile invece partire a lavorare con un file sRGB 8 bit, che è poi quello che vedo in stampa?

Lo chiedo perché sono sempre stato cultore di gamut ampi e 16 bit, ma parlando di recente con un fotografo professionista che stampa in laboratori di prima (esempio photosi a Riccione) ha smontato tutte le mie convinzioni con le domande che ho scritto sopra.

A fronte di questo voglio capire meglio. Voglio capire qual'è il tuo processo per convertire il profilo colore (se parto ad esempio da ProPhoto e devo passare a sRGB). Voglio capire anche se queste affermazioni di questo fotografo possano essere veritiere o meno e farmi una mia idea.

MrGreen

Grazie!!!

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2016 ore 16:17

Basta leggere una pagina indietro per trovare le risposte, Santa pazienza di Raamiel.Confuso

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2016 ore 16:44

Dunque.... guro, è esagerato; Boscarol è un guro, io al massimo sono una sciacqua pentole Sorriso.

Quello che ti ha detto questo stampatore è semplicemente ridicolo, non ci sono altre mezze misure per dirlo.

Per la questione gamut bisogna fare alcune precisazioni:

Nella catena del colore esistono spazi teorici e spazi di periferica; gli spazi teorici sono speculazioni matematiche, gli spazi di periferica sono le effettive capacità di una periferica atte a catturare o riprodurre il colore.
Gli spazi colore sono dei sottoinsiemi dei modi colore; nella gestione colore ICC ci sono due modi colore principali; XYZ e LAB, gli spazi colore XYZ D50 e LAB D50 sono i PCS del CMS, cioè connettono tra loro tutti i profili, sia teorici che di periferica.

Nel workflow fotografico incontriamo varie periferiche e spazi colore teorici; la prima è la fotocamera, periferica RGB, poi il monitor, anch'esso RGB e poi anche la stampa, che in molti casi è in modalità RGB anche se gli inchiostri sono molti di più.
Esulando un attimo dalla questione caratterizzazione delle fotocamere (che a quanto vedo non è argomento popolare e ben voluto nel forum), si passa al monitor; non tutti i monitor sono uguali, per cui si ha bisogno di uno standard di riferimento, un monitor ideale. sRGB, AdobeRGB, ProPhoto, sono tutti profili colore di classe display che codificano una astrazione teorica di un monitor RGB. Questi spazi teorici hanno diversa genesi per rispondere a diverse applicazioni; sRGB nasce per emulare un monitor CRT dei primi anni 90, AdobeRGB ne è una diretta evoluzione, mentre ProPhoto ha il compito di contenere i gamut di periferiche di acquisizione e target di profilazione.

Altra cosa importante; spazi colore e profili colore non sono la sessa cosa. Lo spazio colore è una costruzione matematica pura, infinitesimalmente suddivisibile e perfetta; il profilo colore è l'implementazione dello spazio colore; se di tipo matrix ne contiene la matrice e vi aggiunge la CHAD (adattamento cromatico), gli intenti colorimetrici e la connessione verso il PCS XYZ D50.
Ci sono profili fatti meglio di altri, cioè codificano più o meno bene lo spazio teorico che definiscono.
Quando un profilo viene usato su di un sistema informatico, per forza di cose, la sua suddivisione interna non può più essere infinitesimale; dipende con quanti bit codifico l'informazione. Con 8bit per canale ho 2^24 suddivisioni, con 16bit per canale ho 2^48 suddivisioni.
Questo a prescindere dal profilo in oggetto; quindi se ad esempio uso sRGB a 8bit e ProPhoto a 8bit, sempre 2^24 suddivisioni ho a disposizione. Ne consegue che sRGB viene quantizzato molto più finemente dato che è molto più piccolo; questa è la ragione per cui si ritiene il ProPhoto incompatibile con gli 8bit.... troppo spreciso.
Infatti l'affermazione "ProPhoto contiene più colori di sRGB" è falsa, a parità di bit contengono esattamente lo stesso numero di colori, ma diversamente distribuiti nel locus umano (nel caso di ProPhoto pure al di fuori).

Quindi perché usare ProPhoto invece di sRGB? sRGB è troppo piccolo, non garantisce la conservazione delle informazioni contenute nei RAW. E' uno spazio concepito in tempi informaticamente lontani ed è divenuto standard solo per le periferiche che non trattano il colore in modo edeguato, tipo i pad o cellulari, oppure browser internet; a parte questo uso sRGB è del tutto inutile ormai.
Quindi per catturare al meglio le coordinate colorimetriche dei RAW serve uno spazio ampio, non a caso Adobe usa il RIMM per l'elaborazione RAW.
ProPhoto non è comunque l'unica scelta possibile, ci sono molti altri spazi wide-gamut, ognuno con le sue peculiarità.
Il mio spazio wide-gamut preferito è il RaamielRGB, che unisce i vantaggi di ProPhoto a quelli di una migliore quantizzazione con l'assoluta perfezione di codifica e traduzione sui PCS.

In ogni caso, qualsiasi spazio di riferimento si scelga, l'elaborazione delle foto deve avvenire in uno spazio teorico, standard, conosciuto e comprensibile da tutti i CMS per fare in modo che la gestione colore funzioni.
Quando i dati in esso contenuti devono essere presentati, a monitor, proiettore, stampa, avviene sempre una traduzione dallo spazio teorico allo spazio di periferica. Noi non vediamo mai il file, solo la sua compensazione sulla periferica scelta.
Photoshop esegue una compensazione a monitor con l'intento relativo cpn e non è possibile cambiare, Lightroom preferisce l'intento percettivo.
Nella stampa si ha più libertà, dato che il profilo di destinazione è sempre a tabella, di solito ma non sempre, sono disponibili anche gli intenti non colorimetrici, percettivo e saturazione.

Il come infilare il gamut di origine in quello di destinazione della stampante/carta va scelto caso per caso e ci sono diverse tecniche, sia automatiche che manuali.

Il raffronto tra un gamut di riferimento teorico e un gamut di una stampante/carta non può essere fatto solo sul volume, si deve considerare anche la morfologia:



Qui vedi in wireframe sRGB e in colorato il gamut della carta Ilford gold fibre silk su Epson R3000; il volume dei due gamut è molto simile, ma non si sovrappongono.
Stampare partendo da sRGB sarebbe una pessima idea, perché rinunceresti a tutti quei colori che sRGB non copre.
Il RaamielRGB invece ingloba al suo interno tutto il gamut di quella carta, per cui, potenzialmente, ne può sfruttare tutte le potenzialità.

Per una tecnica avanzata per la stampa ti rimando qui : www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1546169

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me