| inviato il 21 Agosto 2015 ore 3:25
@Prcollins Grazie delle info Che per lavorare ormai sia necessario "prostituirsi" ormai mi è chiaro però non posso pensare che a prescindere da me,che ci provo in tutti i modi e cerco sempre di sbattermi con umiltà massima per proporre scatti sempre migliori e dai fotografi ufficiali delle agenzie(uno per agenzia a parte le più grandi)non ci guadagnino nulla a Venezia... Accreditati sul Red Carpet siamo veramente tanti e a parte me che sono in modalità "gavetta on" tutti gli altri le piazzeranno ste foto altrimenti facciamo come dice Carlo e per guadagnare ci vendiamo l'attrezzatura |
| inviato il 22 Agosto 2015 ore 21:31
Daniele, io sto per lavoro (e lo sai) dall'altra parte della barricata. E cioè dalla parte di che le foto le dovrebbe acquistare. Beh, se mi serve qualche scatto da pubblicare sul mio sito del festival del cinema, alzo il telefono e me le faccio dare dall'ufficio stampa. Idem se mi servono quelle del Cirque du Soleil. Lo stesso se devo illustrare la performance della squadra nazionale di ginnastica ritmica: chiamo l'ufficio stampa della federazione e me le faccio mandare. Senza spendere un euro e pubblicando materiale di qualità più che soddisfacente. Può anche succedere di pagare un fotografo per la copertura di un evento, ma sono accordi che prendo prima che l'evento abbia luogo, non certo dopo: non posso mica rischiare di restare scoperto o, peggio, di dover attendere che tu sia tornato a casa e ti sia messo a fare la post! Le foto, se le chiedo, le voglio in tempo reale. Non a caso, l'ultimo servizio pagato l'ho fatto fare a uno che mi ha messo gli scatti a disposizione mentre li faceva. E poi, in linea di principio, ci si affida a professionisti affermati e seri: tanto ormai costano poco pure loro. |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 1:25
@Carlo Come sempre molto esauriente! Grazie!! Tuttavia conosci il mio lavoro principale e e' uno di quei lavori dove sei un numero e dove non conta quanto bravo sei ma solo che cognome hai o quanto sei raccomandato come un po' dappertutto in italia ma li particolarmente...nonostante percipisca un buon stipendio e sappia benissimo che ormai il giornalista e' una missione più che un lavoro credimi che andrei al volo a lavorare per la metà dei soldi per un giornale...ho bisogno di tenere la mente attiva e di fare qualcosa di stimolante il "solito" mi svuota mentalmente mentre io vorrei scrivere e fotografare e avere il cervello sempre acceso e vigile! Il giornale con cui collaboro ora continuativamente e su cui scrivo e per cui fotografo e' un bell'ambiente giovane e dinamico ma non ha grossi budget anche se mi sta dando la possibilità di diventare pubblicista e sono già fortunatamente a buon punto! Sono una di quelle persone che ci crede sempre...il meglio deve sempre e comunque venire! |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 8:15
Interessante |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 8:44
@Carlo: se ho capito bene tu sei in un giornale o similar, quindi quelli che le foto le comprano e le pubblicano. In caso di eventi sportivi voi vi appoggiate alle Federazioni e non alle banche di immagini? Non scegliete, quindi, l'immagine, ma usate quella che vi viene proposta? |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 10:14
Ruben, gli eventi sportivi (parlo di quelli che seguiamo) sono così coperti dai vari protagonisti che il numero di immagini a disposizione per uso stampa è molto, ma molto superiore a quello delle agenzie. Posso realizzare fotogallery di decine di foto una diversa dall'altra senza spendere un euro e senza infrangere alcuna regola. Ti porto un esempio di un sito media non protetto password: media.daimler.com/dcmedia/0-921-882887-1-1841581-1-0-1-0-0-1-12639-0-0 Solo delle qualifiche del GP del Belgio di ieri. Ci sono 18 foto, i team sono dieci e tutti mettono a disposizione foto e video. Capisci bene che non mi serve altro, se posso attingere a qualcosa come 200 immagini al giorno... Quindi non è che ho UNA sola foto da pubblicare della serie o quella o niente. C'è molto, moltissimo materiale in giro, di altissima qualità e - almeno per uso stampa - senza diritti. |
user3834 | inviato il 23 Agosto 2015 ore 11:09
Aggiungerei però una spiegazione a tutto ciò, altrimenti chi non è del settore non capisce... Il Fotogiornalismo è sempre stato un mercato molto florido, conosco fotografi che oggi sono sulla cinquantina che negli anni 80 fatturavano 15/20 milioni di lire al mese (con la svalutazione che c'è stata parliamo veramente di cifre da mal di testa), poi negli anni 90 in Italia c'è stato un cambiamento di verso, il famoso "Mani Pulite", i soldi non giravano più come prima e anche l'editoria ne ha subito, i giornali hanno incominciato a pagare meno le foto e hanno voluto gestire i loro affari tramite agenzie e non più con il singolo fotografo. Si arriva ai primi anni 2000 dove i fotografi hanno visto calare drasticamente i loro profitti ma ancora si guadagnava molto bene, la mazzata finale è arrivata con il digitale... il numero di fotografie a disposizione è aumentato a dismisura e la condivisione tramite internet ne ha diminuito ulteriormente il valore! Oggi i fotografi freelance fanno la fame, chi è bravo fattura 1000 euro al mese (lordo!) e deve sperare in sporadiche consulenze dalle grandi agenzie come Ansa e Lapresse. Le grandi agenzie, da parte loro, hanno massacrato ulteriormente il mercato offrendo le loro foto con un abbonamento, quindi un giornale come Repubblica o il Corriere pagano (faccio un esempio) 5000 euro al mese e possono scaricare tutto quello che vogliono, il freelance deve sperare di fotografare un evento dove non sono presenti le grandi agenzie e che comunque i giornali vogiano parlare di quell'evento (cosa ormai vicina all'impossibile). I fotografi delle grandi agenzie guadagnano un fisso e sono diventati degli impiegati. La cosa più triste è che l'ambito in cui si fanno ancora delle cifre ragionevoli sono quelli meno "gratificanti" professionalmente parlando, ovvero il gossip, d'altra parte è meglio pagare 5.000 euro per un Ministro che va a fare la spesa per far vedere quanto è "normale", piuttosto che immortalare un evento politico |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 15:50
Ringrazio entrambi per le spiegazioni, però una cosa non mi è chiara: Se effettivamente non si campa di fotografia tutti quei fotografi presenti ai vari eventi, come tirano avanti? Giustamente Carlo mi dice "ho 200 immagini/giorno gratuite perché dovrei acquistarne di diverse?", ma dietro a quelle immagini ci sarà pure un fotografo? Chi lo paga? |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 16:03
finalmente son riuscito a conoscere qualquno che vuole le foto in tempo reale.@Ruben.Reggiani ti rispondo x esperienza diretta dove opero maggiormente,su 200 fotografi i pagati(intendo in anticipo) saranno si e nò 20,gli altri son tutti da catena di montaggio,a cottimo,poi ci si chiede come mai la fotografia abbia fatto qs fine.comunque condivido pienamente quanto scritto sotto certi aspetti da balckdiamond,a carlo di giusto.poi rispondo anche a tè @Danyevo,non è propio come la pensi tu e come la pensavo anche io in campo internazionale. |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 16:03
Dietro a quelle 200 foto ci possono essere tanti fotografi, una decina come minimo: sono pagati dai team, in quel caso. Dagli sponsor. Dalle agenzie. Dalle federazioni. Qualcuno anche da qualche sito di dimensioni globali tipo motorsport.com... Quello che voglio dire è che non vai a Monza e poi cerchi di vendere le foto. Devi avere l'assignment da qualcuno prima. A meno di fare uno scoop. Ma questa è fantafotografia |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 16:13
Chiarissimo, grazie ad entrambi. |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 17:15
Tenete comunque presente che ho colleghi (scrivo colleghi perché pago le mie belle tasse con la mia bella P.I. visto che se si prova un percorso lo si fa' correttamente) che in Italia NON lavorano nulla ma all'estero molto...per esempio una ragazza molto brava in Italia snobbata è stata accolta direttame dalla capo redattrice di Marie Claire Francia e ha iniziato a lavorare per loro proprio perché all'estero vieni prima valutato e non snobbato a priori e come a questa ragazza so di molti altri. Per cui io resto dell'idea che in fotografia e in giornalismo ci sia ancora spazio certo serve pazienza motivazione furbizia e non ultimo una buona dose di culo. Col fotogiornalismo si guadagnerà poco o niente vorrà dire che ci adatteremo a scattare a altro più remunerativo anche se meno appagante... Rientrato dall'expo oltretutto mi rimane un po' l'amaro in bocca è la fiera del grottesco fotograficamente parlando , tutti che fotografano tutto perfino i cassonetti dell'immondizia e , seduto nel padiglione del Nepal, con una musica da contemplazione la statua del Buddha di fronte e le mie Nikon mi è venuta tanta nostalgia per i tempi della pellicola perché quando le foto per vederle le pagavi col cavolo che fotografavi i cassonetti!!! |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 19:19
Daniele, di sicuro non si comincia fotografando le cose facili come uno spettacolo, un evento sportivo o vip in passerella. Nel mio piccolo - e in virtù dell'occhio di riguardo che ho sul lavoro per i fotografi - ho fatto da trampolino di lancio a un giovane fotografo - aveva appena 17 anni quando mi ha portato i suoi lavori - e ora è uno dei miei più brillanti collaboratori: come ha fatto? Mi ha portato della gran roba buona, inedita, foto e informazioni che mi hanno consentito di realizzare degli scoop. E viene regolarmente compensato, in funzione della portata delle immagini. Certo: il compenso non è uno stipendio vero, perché questo non te lo può più garantire un cliente solo, ma ti assicuro che per gli standard odierni sono una bella cifra (tieni conto che i migliori fotografi automotive italiani costano qualcosa come 400 euro a servizio più iva). Insomma, per avere anche un secondo income con la fotografia occorre comunque sacrificare molto del proprio tempo, sperando di "imbroccare" il genere e di proporre qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. Oppure, se sei particolarmente talentoso, provi con i matrimoni. Ma è un genere complesso, dove la concorrenza è fortissima: devi essere un vero fuoriclasse per emergere, altrimenti galleggi nel mare della mediocrità, dal quale, credimi, è difficilissimo uscire, anche volendolo con tutte le proprie forze. Io dico sempre che se hai la fotografia come hobby, devi fare di tutto per proteggerlo: trasformarlo in un lavoro potrebbe non essere altrettanto divertente. |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 19:39
@Carlo: Si può dire dove lavori? (anche in privato, se si può) [ho sbirciato il tuo sito e gli scatti sportivi STI CA**I, complimenti ] |
| inviato il 23 Agosto 2015 ore 19:50
@carlo Tutto ciò che diventa "lavoro" risulta sicuramente meno divertente di quando è un hobby...mi spiego finché fotografi per Hobby se non ne hai voglia non fai un determinato servizio ecc. se lo fai come lavoro che ci sia il solo che piova e venga la tempesta perfetta o ci sia un metro di neve ESCI e porti a casa il servizio. Questo mi è molto chiaro ma la cosa mi spaventa veramente poco a dirti la verità ho calcolato i pro e i contro e ci vedo molti più vantaggi che svantaggi poi aggiungi alla fotografia il fatto che scrivo per un giornale e tutto fa brodo. Sul fatto che paghi di più un'idea che una mostra del cinema un'expo o delle foto di ritmica sono d'accordo anche se gli scatti di ritmica non li ritengo così semplici da realizzare... Il tempo...beh impiego tutto il mio tempo libero le mie ferie e ogni altro minuto nella fotografia più di così non posso devo anche dormire ogni tanto Sui matrimoni si potrebbe parlare a lungo...ho visto veri e propri "cani" lavorare perché venivano via a poco e si inventavano il video col drone o altre cose simili come fenomeni veri non lavorare affatto perché troppo cari o troppo "inquadrati" con gli scatti...è un discorso molto ampio...all'epoca di mio padre coi soldi dei matrimoni che ha fatto ci siamo presi la casa al mare e lui usciva con due rullini da 36 e focheggiava a mano con due FM2 che custodisco e uso ancora. Certo è che arrivare ai tuoi livelli lavorativi per me è un sogno non si arriva dove sei arrivato tu per caso ne sono consapevole soprattutto conoscendo la tua professionalità! Comunque ripeto tanta nostalgia per la pellicola ma questa è un'altra storia però ti/vi racconto un'aneddoto...sono stato in Corsica poco tempo fa' è in una spiaggia ho conosciuto un poeta fotografo non più giovanissimo che nel lontano 87' si è licenziato dalla ditta dove era dirigente ha comprato un posto sulla spiaggia è un camioncino per i panini ecc. D'estate fotografa dal suo furgoncino e d'inverno scrive poesie beh lui ce l'ha fatta si è staccato dal mondo e ha vinto ha all'attivo parecchie pubblicazioni sia fotografiche che letterarie...racconta storie sia con la fotocamera che con la penna...per me questo è un'esempio importante...siamo stati a parlare ore non smettevamo più è stato un'incontro illuminante! |
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