user62173 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 8:59
Bella la cartolina a tuttotondo di Milazzo. Fatti pagare però... |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:04
Grande Franco hai centrato il nocciolo della questione non importa cosa ottieni se arte o cartolina l importante è ciò che suscita (piccola parentesi sulla parola arte dato che Paco ha citato Bendusi andatevi a leggere cosa ne pensa Dell "arte" in fotografia). Ono Lo sai come la penso sui tuoi scatti devi smetterla di stare dietro alle persone con il paraocchi. |
user62173 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:09
Il mio problema è che non riesco a capire le persone comunicando in questo modo... e inoltre credo di aver voglia di evolvere il mio punto di vista sulla Fotografia. Ultimamente ho scoperto di essere molto interessato a fotografare la gente nel suo vivere quotidiano.... ho anche scoperto che questo genere di foto rende molto meglio in B/N.... |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:12
Ciao Felix che hai contro le cartoline?!? ;-) |
user67843 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:13
I-felix, spesso il colore nelle foto è un elemento di disturbo ;) Il BN concentra l'attenzione sull'essenziale. |
user62173 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:16
Io contro le cartoline ? Vai a guardarti le mie foto.... Sulle cartoline meglio i colori.... sulla foto documentativa meglio il B/N. Per come la vedo io. |
user67843 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 9:57
“ Sulle cartoline meglio i colori.... sulla foto documentativa meglio il B/N. „ ROTFL! |
user20639 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 10:43
Carissimi interlocutori, io, sento molta forza in un giovane che si esprime, dicendo: “ È la scelta di chi sa di voler solo esprimere quello che ha dentro..... „ O quando fa delle domande e chiede cortesemente che qualcuno gli dica in breve: cos'è il concetto di BUONA fotografia. L'immagine di un paesaggio può esprimere quanto un'altro soggetto, come una figura umana? O altri(Clphotos), che entrano nell'attualità di un problema reale, quello di documentare adesso per fare un raffronto con il paesaggio del futuro, per vedere i cambiamenti che si verificheranno. O ancora(lorenzo):“ In generale, penso che l'assuefazione allo studio, il fissarsi troppo su determinate tecniche non faccia altro che rovinare la fotografia, e anche se in questo caso la tecnica c'entra poco o niente penso che il messaggio sia più o meno lo stesso, ovvero preferisco evitare di fissarmi su degli standard :) „ Oggi, Smargiassi su Repubblica, intravvede un genere vivo, proprio nel foto-racconto di attualità, per chi documenta ad esempio il problema delle grandi navi a Venezia. Ho sempre citato Socrate, quando dice: SO di NON sapere, in senso letterale del termine. Amo lo studio e considero i libri e gli autori dei miei compagni di vita, come si potrebbe non approfondire di giorno in giorno quello che sta succedendo, mai l'uomo si è trovato in così grandi difficoltà per il futuro. Poi, quando si trova una risposta, si apre un mondo di altre domande. Come Franco, sente sofferenza quando si trova difronte la piattezza fotografica, l'afasia dei giudizi, la sterilità del senso dell'immagine, io, mi trovo lo stesso dolore, quando vedo che nell'arte fotografica vengono affrontati temi alquanto anacronistici, irrisori, che nulla hanno a che fare con l'attualità e la gravità del momento. Come se vedessimo un'umanità che serenamente rimane inconsapevole per non affrontare la gravità dei tempi. Spesso abbiamo parlato della fatica di esprimere il nostro interiore, di dare luce alle nostre ombre. Se vi capitasse di andare a una messa in una chiesa della Spagna meridionale, trovereste gli stessi abbigliamenti e le stesse pettinature delle persone che oggi partecipano a un rito delle chiese di Oslo. Omologazione totale. Prendete il cibo e le bevande e vi accorgerete della stessa cosa, anche se qualche piccola variante rimane (ricordate che il cibo è il massimo della diffusione culturale e del potere). Se prendete una foto di un russo, non noterete quasi più differenze con le foto di uno svizzero..... Io soffro molto, questo piattume e accuso la scuola di non essere al servizio delle culture, ma di collaborare strettamente con il mercato ed il sistema. Anche in molti corsi di fotografia è questa l'aria che si respira, qui si formano dei buoni consumatori, non delle brave persone che possono inventarsi qualcosa di nuovo. (Vedi: Pasolini, Don Milani, Ivan Illich) Ecco, il mio richiamo continuo nell'osservare attentamente le realtà del presente. Sono le mutazioni il filo conduttore. Se un artefice dell'immagine, di qualunque settore, non entra nel dibattito contemporaneo della realtà dell'arte, non entra nei problemi reali. L'arte è un bene comune, è uno strumento per guardare, è una lente d'ingrandimento. |
user62173 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 12:24
Grazie Leoconte di aver capito il senso. I tuoi modi dovrebbero essere la normalità in un forum come questo....non l'eccezione. |
user20639 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 12:39
Grazie a te e a tutti.... Però, non so quanto ho capito, non credo si finisca mai di cercare. Nemmeno, so se esiste quello che cerco, ma lo cerco per averlo pensato. |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 13:22
Leggendo i vari interventi ho l'impressione di non aver chiarito a sufficienza certi passaggi del mio pensiero: quelle immagini che, per comprenderci, abbiamo definito "cartoline", a mio giudizio, sono e restano fotografia di serie B. Nulla di male, possono piacere ma, per non fare male a nessuno e non portarci fuori strada, è necessario ricordarlo sempre e non confondere lucciole per lanterne. Giusto per essere anche più chiaro, i fotografi che ho citato nel mio precedente intervento non hanno mai prodotto cartoline. Caro Leo, è ammirevole la tua sensibilità per i temi sociali. Idea che si avvicina a certe posizioni di Smargiassi, sempre molto sensibile al racconto, alla fotografia di reportage. Anche qui nulla di sbagliato. È meritorio sensibilizzare il pubblico sui grandi temi della salvaguardia del pianeta, delle guerre, dell'inquinamento. Se però parliamo di arte, come vedo fai tu, allora è necessario allargare il "range" di ciò che consideriamo "un grande tema" per l'uomo. In questo campo (nell'arte) può diventare un grande tema anche fotografare, come ha fatto Vimercati per anni, la stessa zuppiera (neppure tanto bella). |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 13:45
Il desiderio di esprimersi e lo studio deve andare di pari passo. Credo sia limitativo affermare “ In generale, penso che l'assuefazione allo studio, il fissarsi troppo su determinate tecniche non faccia altro che rovinare la fotografia, e anche se in questo caso la tecnica c'entra poco o niente penso che il messaggio sia più o meno lo stesso, ovvero preferisco evitare di fissarmi su degli standard :)" „ perché certe tecniche e lo studio di immagini non fa altro che migliorare il nostro metodo comunicativo. Sono sicuro che se senza studio trasmettiamo 1, con lo studio trasmettiamo 10 - 100 - 1000 volte di più; studio da non confondersi con "copiare" ma trarre spunto e inspirazione da certe immagini per far evolvere le nostre capacità. |
user20639 | inviato il 10 Agosto 2015 ore 13:57
Caro Franco, I grandi temi di un tempo sono gli stessi di oggi, quelli che vedi anche nella fotografia cosi detta popolare, buona parte anche quella del Web e sono: Da dove veniamo, chi siamo e dove andremo. La ricerca della felicità o quella del possesso. La pace o la guerra, eccetera.... Ma oggi interviene un fattore, che mai si era valutato prima, non si era nemmeno pensato: la possibilità che l'uomo possa autodistruggersi. Questo sicuramente è un tema sociale, ma come vedi, tutti i problemi dell'arte e di qualunque disciplina si riflettono prepotentemente nella ricerca artistica, è inscindibile, di qualunque epoca. Sono decenni, che i problemi estetici, decorativi, plastici, tecnici, formali, sono oltrepassati da qualsiasi movimento di pensiero artistico. Un artista contemporaneo, è un operatore dell'arte, che pratica diverse discipline, Fotografia, scenografia, pittura scultura, desainer, tutti strumenti che gli serviranno per un prodotto finale, un prodotto che emana un concetto, che può chiamarsi istallazione. Come la fisica standard è un pilastro della scienza, oggi abbiamo bisogno di strumenti nuovi, quindi si sta inventando un strumento che si chiama la teoria delle stringhe. Naturalmente, molti fisici classici (nemmeno Albert lo accettava), non accettano qualcosa al di fuori della normale fisica, perchè non rispetta una logica convenzionale, ma senza la matematica quantistica e la teoria delle stringhe, mai sarebbero stati inventati i sensori delle macchine fotografiche nuove. Lo so che hai una grande visione del passato, ma serve anche quella del futuro, indubbiamente è un dovere umano. Non possiamo pretendere che le generazioni future useranno i nostri stessi standard. Un saluto. |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 14:06
@ Leoconte, per fare dei "passi" nel futuro serve anche la conoscenza del passato e da essa evolversi, senza rimanerci ancorati- aggrappati, ma usandola come base di partenza. Tanto per fare un paragone, per costruire un motore più efficiente si parte dal "vecchio" progetto e se ne migliorano alcune parti, non si parte mai da zero. Questo è il mio pensiero, con tutti i suoi limiti... |
| inviato il 10 Agosto 2015 ore 14:20
Concordo con gli interventi di Franco. Credo che l'intendere la fotografia come buona prescinda da poetiche, tecniche, linguaggi e temi trattati, quello che si chiede è che abbia idee e forza comunicativa, il resto potrà essere solo decisivo nel farcela interessare e piacere o meno. “ Ma oggi interviene un fattore, che mai si era valutato prima, non si era nemmeno pensato: la possibilità che l'uomo possa autodistruggersi. „ Direi che il tema è stato trattato, con perfetta scelta di tempo, da Salgado in Genesis, un'opera realizzata in modo classico, che vista nella sua totalità ha una forza comunicativa fortissima, non bisogna per forza ricorrere ad effetti speciale per trattare il contemporano Certo se sullo stesso tema s'impegnasse ad esempio David LaChapelle ci ritroverremmo davanti a tecniche e linguaggi differenti, ma servirebbero sempre per comunicare in modo efficace l'dea. |
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