| inviato il 24 Aprile 2012 ore 20:42
Non ho un metro di paragone, ma io col Reflecta proscan e Vuescan mi sto trovando alla grande. La risoluzione è buona-ottima, mentre i colori dipendono totalmente dalle impostazioni scelte e richiedono un po' di pratica. |
| inviato il 24 Aprile 2012 ore 21:15
Ah, che bello: desiderare una Leica M significa andare all'essenza della fotografia! Il mondo Leica è fatto di sfumature, dettagli e soprattutto preferenze personali. Uso la Leica M da quando portavo i calzoni corti: è la mia fotocamera preferita. Lo dico con cognizione di causa: perciò, se ti servono indicazioni (non consigli), approfittane pure ;-) |
user95 | inviato il 24 Aprile 2012 ore 22:31
dubito che a Juza interessi farne una sezione specifica... ma il sasso l'hai pur lanciato.
piuttosto... si accumulavano i commenti, molti su Leica, e mi chiedevo che diavolo di fine avesse fatto Carlo :-)
ora manca Superbura ;-) |
| inviato il 24 Aprile 2012 ore 22:44
“ ora manca Superbura ;-) „
Ufficialmente disperso  sui monti dell'Atlante - diciamo Marocco in genere - con la sua nuova M9  (non è un'illazione, è vero). |
user95 | inviato il 24 Aprile 2012 ore 22:48
sì, mi aveva accennato a un "lavoro su commissione"... 
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| inviato il 24 Aprile 2012 ore 23:08
una domanda voi cosa direste di un annuncio del genere...
Vendo fantastica leica m3 da uso perfettamente funzionante ed ancora in garanzia
per info contattatemi |
| inviato il 24 Aprile 2012 ore 23:27
Apprezzo la parte "in garanzia" |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 0:37
A prescindere dal modello , se posso darti un consiglio, prenderei un corpo dotato di garanzia (negozio) o quantomeno fresco di revisione certificabile.
Se non ti interessa l'esposimetro i corpi migliori sono m3 (per il mirino con ingrandimento maggiore e quindi maggiore precisione specialmente con le focali più lunghe) ed m4, che invece possiede le cornici per le focali dal 28 al 135 come tutte le altre a seguire. Le successive si distinguono dalla m4 per un elemento in meno nel mirino che ne potrebbe compromettere la visibilità in caso di flare. Pare che questo elemento ottico sia stato reintrodotto con la mp e le m7 successive all'uscita delle mp.
Se invece preferisci la comodità di avere un esposimetro sempre con te allora la scelta va da m6 in su (non ricordo bene se anche la m5 ha qualcosa al selenio, pardon). Tutte meccaniche ad eccezione della m7 che ha l'otturatore a controllo elettronico per cui occorrono le batterie per far scattare l'otturatore (senza batterie vanno solo 1/125 e 1/60). Restando in ambito m6, fa attenzione ai primi modelli (le m6 "wetzlar") che soffrivano di problemi all'elettronica, almeno con i numeri di matricola fino a 1600000 circa.
Come lenti voigtlander puoi optare anche per un 40mm altrettanto buono, se non addirittura migliore rispetto al 35mmm per qualcuno, e rimanere su cifre basse (basse per il parco Leica ovviamente). Altrimenti, come ha già detto qualcuno prima di me, considerare le Zeiss ZM come valida alternativa rispetto ad alcuni Leica, rigorosamente preasferici |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 12:32
la prendi 0.72 per poter usare il 35mm? |
user10190 | inviato il 25 Aprile 2012 ore 12:51
Dopo un po' si crea l'apposito callo da M3 e tutto passa
A distanza di trentacinque anni, il mio ancora mi fa male...
mavalà basta aggiornare all'ultimo firmware (anzi, hardware...)
Interessante. Ho in programma di recuperare tutte le M avute in passato e con questo aggiornamento, l'unico lamento per la M3 è superato.
x Mr.roby.
La fotografia Leica M è con l'esposimetro nella testa! Se si perde tempo per aggiustare l'esposizione con le indicazioni interne, si perde gran parte della velocità operativa e di concentrazione sulla scena. Le telemetro M erano famose per consentire una sorta di simbiosi con l'ambiente umano, togliendo l'ostacolo della macchinosità operativa delle reflex. Il fotografo Leica M insomma, è un "sociologo estetico" con la fotocamera. L'esposimetro della M6, peraltro difficoltoso da vedere in luce intensa, è utile per una misurazione ambientale di riferimento, da ripetere eventualmente quando si cambia contesto luminoso, ma è bene abituarsi a gestire l'esposizione a mente per cogliere il momento giusto nella fotografia di persone "non in posa". Questo è veramente il "paradiso" della fotografia con Leica M. Ho usato la M6 per alcuni anni (89/93)e credo di aver usato l'esposimetro una decina di volte e quasi sempre scordavo che vi fosse. Devo menzionare che ho imparato a fotografare nel tempo studentesco (anni '70) "senza esposimetro" ottenendo foto ben esposte nel 99% degli scatti. Passando alle reflex nel fotoamatoriato sofisticato, ovviamente l'esperienza ha ceduto in favore degli automatismi.
Tornando all'esposimetro della M6, l'esposimetro è certamente utile nella fotografia cheta, dove la sua tipologia di misurazione spot aiuta per esposizioni corrette. Tenere conto che è "spot", altrimenti di errori ne escono fuori parecchi...
Buona giornata.
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user10190 | inviato il 25 Aprile 2012 ore 13:37
Non avere l'esposimetro in macchina lo reputo un pregio. La m4-p la presi usata (con l'elmar 50 rientrabile) dopo la m6 per usarla in contesti pericolosi... Se hai già fatto il "callo psicologico" all'esposizione a stima, vai alla grande. |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 13:47
perché magari, correggetemi se sbaglio, potresti prendere comunque la 0.85 e usare l'intero mirino come un 35mm |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 13:56
“ prendere comunque la 0.85 e usare l'intero mirino come un 35mm „
La 0.85 ha la cornice del 35. Il fatto é che resta ovviamente un po' esterna e questo la rende un po' più difficoltosa da vedere se si portano gli occhiali e nega un po' l'effetto "vedo anche fuori dalla scena" tipico della fotografia a telemetro.
Io per esempio anche sulla M9 preferisco usare il Summicron 35 "con gli occhiali", per i motivi di cui sopra (e anche il fatto che gli occhiali nascondono il vistosissimo bollino rosso non é da buttare ;) ). |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 14:20
Non vedo tutte le problematiche legate all'esposimetro, che peraltro, nella M6, è molto fruibile. Ovvio che per ogni condizione di luce bastano un paio di misurazioni iniziali per farsi un'idea e cominciare a lavorare ad occhio, ma non vedo il vantaggio nel non averlo in camera. E se proprio non lo si vuole vedere, basta togliere le batterie e usarla come una M4 (l'otturatore è meccanico).
Riguardo le cornici, con il mirino 0.85 è davvero difficile vedere con un'unica occhiata l'area del 35mm, mentre è perfetto per i 50mm (e superiori). Di contro è vero che il maggiore ingrandimento favorisce la messa a fuoco precisa, senza dover comprare il magnifier da 150+ euri.
“ Dopo un po' si crea l'apposito callo da M3 e tutto passa „
Non avessi la scimmia dell'hasselblad, starei a girare negozi a provare M3 e 90 summicron preasph. |
| inviato il 25 Aprile 2012 ore 15:22
Secondo me per l'analogico la M6 è la sintesi perfetta: meccanica con il solo esposimetro comandato dalla batteria e bella come solo le M possono essere. L'esposimetro per me è fondamentale per i casi di illuminazione critica dove costituisce un aiuto non indifferente ed un'ottima traccia da cui partire per continuare poi ad esporre a "naso".
Buon 25 Aprile a tutti |
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