| inviato il 13 Giugno 2015 ore 23:38
La postproduzione, a mio avviso, segue la regola fondamentale dell'informatica: trash in, trash out. Non crea nulla, applica un algoritmo e trasforma quello che gli metti dentro. Se entra spazzatura, esce spazzatura. Può correggere errori, migliorare un'esposizione, ma non prenderà mai una posa stucchevole o vacua per trasformarla in un capolavoro di Cartier Bresson o Helmut Newton. Penso che la padronanza della postproduzione sia l'ultimo step di un percorso razionale di formazione alla fotografia. Prima bisogna imparare a riempire il fotogramma (rubo il concetto ad Arconudo e lo ripropongo con parole mie, stile Calboni nei romanzi di Fantozzi... ), poi a produrre delle buone immagini (corpo decente, imparare a configurare l'hardware, ottiche giuste secondo budget e stile, sistemi di illuminazione, cose così...). Questo almeno è il mio modo di pensare e la logica con cui mi muovo faticosamente nello stato di apprendistato in cui verso. Quando sarò presuntuosamente convinto di produrre buone foto, mi porrò il problema di ritoccarle ma prima c'è molto altro da fare. Buona l'idea del fotoclub, ma parti consapevole che dovrai "rubare il mestiere" e riuscire a setacciare le buone indicazioni dalla marea di fralloccate che i tuoi nuovi sodali - anch'essi amatori in stato più o meno avanzato di iniziazione - ti rifileranno in perfetta buonafede. Un'iniziativa didattica è altra cosa: ha un percorso formativo, una cronologia, un filo conduttore didattico, un linguaggio, una strategia di apprendimento. Fatto salvo il valore della frequantazione di un gruppo, il problema dei corsi è saper distinguere quelli ben configurati da quelli fatti per spillare soldi (parola di formatore professionista...). Secondo me, da dilettante che deve fare i conti con limitate risorse di tempo e denaro, un buon atteggiamento è quello di ricorrere a corsi solo dopo aver spremuto a fondo la risorsa dell'autodidattica. |
| inviato il 04 Agosto 2015 ore 2:18
Approfitto di questo mio post per chiedervi chiarimenti su un fatto: un amico mi ha fatto provare il 50mm f/1.4 D che usa con soddisfazione sulla sua D700. Lo monto sulla mia D60 e sul display compare la scritta "Bloccare la ghiera dell'obiettivo sul diaframma minimo (numero f/ maggiore)". Eseguo ruotando la ghiera dell'obiettivo su f 16 e bloccando col tastino... ma comunque la scritta permane e non mi è permesso lo scatto. Dove sbaglio? @ Andrea Ferrari, mi era sfuggito il tuo commento... ma lo stavo comunque inconsapevolmente seguendo visto che sto investendo nell'autodidattica. Per il momento mi sembra più utile :) |
| inviato il 04 Agosto 2015 ore 9:49
“ Dove sbaglio? „ A naso, in niente. Se monti correttamente l'obiettivo (avendo una baionetta, ci sono poche alternative...giusto la saldatura ossiacetilenica...) e fai ciò che la tua "intelligenza artificiale" ti richiede, probabilmente il problema è di compatibilità tra le due parti: da qualche parte si genera un falso segnale e questo blocca la funzionalità del sistema. Potresti provare, se trovi la "merce", a montare l'ottica su un altro CM D60, se il problema permane è probabilmente strutturale o legato all'obiettivo (a questo punto si cerca un altro obiettivo uguale e lo si prova sul tuo CM). Se funziona, il problema è nel tuo CM. Puoi contattare l'assistenza Nikon, loro sanno se si tratta di un problema strutturale (pietrone sopra...) o di un qualche impasse del corpo macchina o della lente, magari riparabile. |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 20:46
Grazie per la risposta Andrea :) surfando il web ho letto di altri possessori di D60 che riescono tranquillamente ad utilizzare la stessa lente seguendo il procedimento che ho attuato io senza successo... quindi sospetto che la colpa sia dell'obiettivo, che era un po' vissuto... Altra domanda in tema col post per chi avrà voglia di consigliarmi: sto per partire per la Norvegia e mi piacerebbe avere almeno la possibilità di fare qualche scatto alla fauna locale, cosa che temo sia impossibile col 18-55. Ho puntato l'economico e ben recensito Tamron 70-300 VC, che però sembra essere un po' buio... è una scelta sciocca considerando che la D60 non arriva a ISO altissimi? E, domanda da pivella... è utilizzabile comodamente anche a mano libera o sarà troppo pesante e otterrò solo foto mossissime? |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 22:08
Hai scoperto anche tu il gioco della coperta stretta?? Dopo la foto sportiva, la fauna è il genere più da nababbi che esiste. Se gli animali che hai nel mirino sono confidenti, magari riesci ad avvicinarti e a fare dei buoni scatti anche con un tammy 70-300. Tutti dicono che è un'ottica eccellente e che vale molto più di quello che costa, ma: - è sempre un 300, quindi corto - è buio, se sei in condizioni di luce diurna non hai soverchi problemi, ma basta poco per metterlo in difficoltà - è uno zoom, quindi aspettati un certo scadimento agli estremi di focale. Non puoi escludere di fare delle buone foto, ma non puoi aspettarti più di tanto. Un mio amico lo usa su Canon 40d e ne è soddisfatto. C'è chi lo usa con soddisfazione a mano libera, non è pesante nonostante la buona costruzione, ha un ottimo stabilizzatore. Certo, devi essere ben illuminata, aver riposato bene e aver bevuto pochissimo caffè...  |
| inviato il 07 Agosto 2015 ore 18:29
Ho usato il tamron 70 300 VC su D60 per qualche anno e l'unico limite cche ho trovato è la reflex. Ottimo fino a 200\250 oltre perde leggermente ma nulla di che, e poi basta chiudere un po', ovviamente se le condizioni lo consentono. Motore ultrasonico e af molto rapido, stabilizzatore efficacissimo, forse meglio del Nikon ( testati entrambi) . Leggero pratico. Francamente non ho mai rimpianto di avere il 70 300 Nikon. Scatti fermo fino a 1/30 a 300mm. Usato su D7000 rende altrettanto bene. Ora su D700 mi diverto ancora di più. Personalmente una delle ottiche col migliore rapporto qualità prezzo. Lo pagai 300€ spedito con 5 anni di garanzia eu. Non è tropicalizzato e di plastica ( comunque robusto ) . Vuoi provarlo? |
| inviato il 15 Agosto 2015 ore 13:06
Purtroppo l'acquisto nell'usato non è andato a buon fine, e il nuovo non posso permettermelo. Che sofferenza! Mi consolerò con un filtro polarizzatore per il 18-55, del quale ho molto bisogno a giudicare da quanto ho dovuto lavorare in pp sulle nuvole in una delle mie ultime foto. Vi ringrazio entrambi per i buoni consigli. Spero tanto che il tempo e l'esperienza mi portino al vostro livello di conoscenze... Andr.ea, è bello ricevere le opinioni di chi ha utilizzato con soddisfazione una "umile" D60! Le attrezzature degli utenti di questo forum mi fanno quasi piangere dall'invidia |
| inviato il 15 Agosto 2015 ore 15:22
Ricordati sempre che l'attrezzatura serve solamente a raffinare le tue capacità. La piccola D60 mi ha regalato e mi regala tuttora grandi soddisfazioni. Non la venderò mai, indipendentemente da quanto ci possa ricavare, ha per me un grande valore affettivo. In più è ancora una reflex con sensore CCD, dalla resa a bassi ISO fantastica. Andrea |
| inviato il 15 Agosto 2015 ore 15:45
Faccio il saputello... Se prendi un filtro pola, pensalo in funzione dell'evoluzione del corredo. Mi spiego: se il tuo "vetro" impana un filtro da 58 mm, comprane uno più grande (che so, 67, 72, vedi tu secondo come pensi di sviluppare il corredo). Un filtro grande lo usi su un "vetro" piccolo con pochi euro di anello adattatore, se compri un pola piccolo - e quelli buoni costano comunque soldini... - quando domani comprerai un obiettivo di qualità, luminoso e quindi coon lenti di diametro cospicuo, dovrai spendere altri 50-100 euro per un pola grande. Fai la spesa una volta per tutte, poi con gli adattatori gestisci tutti gli obiettivi che hai con un solo filtro. |
| inviato il 15 Agosto 2015 ore 15:48
“ Le attrezzature degli utenti di questo forum mi fanno quasi piangere dall'invidia „ Pessimo approccio, pessimo approccio... Guarda le foto, non i corredi....come disse Deng Xiao Ping, "Non mi importa di che colore è il gatto, bianco o nero, basta che prenda il topo". Contano le foto, non i corredi... E poi, facciamo quello che facciamo (mi ci metto anch'io) per gioia nostra e non per ammirazione altrui. E' una lezione che mi ha impartito la dura scuola del ciclismo: esco, pedalo, faccoi 150 km, scalo montagne e c'è un sacco di gente che va più di me, che mi fa vedere la ruota dietro e mangiare la polvere, ma alla sera torno a casa soddisfatto e rilassato, ansimante e sereno, ho dato tutto quello che avevo da dare (poco, tanto? chissenefffffrega!!) e sono meglio di Nibali, di Froome, di Indurain, di Merckx e di Coppi perchè mi sono divertito e sono felice. Non ho coppe e medaglie, mai stato sui giornali ma ogni settimana vinco (a pane e acqua...  ) il mio personale Tour, Giro o Vuelta che sia.         |
| inviato il 16 Agosto 2015 ore 8:13
Anche tu ciclista? Io sono esattamente come te. Certo che i miei 90kg. non mi aiutano..... Ca. 7-8000 km. all'anno. |
| inviato il 16 Agosto 2015 ore 12:28
“ quando domani comprerai un obiettivo di qualità, luminoso e quindi coon lenti di diametro cospicuo, dovrai spendere altri 50-100 euro per un pola grande. Fai la spesa una volta per tutte, poi con gli adattatori gestisci tutti gli obiettivi che hai con un solo filtro. „ Un ottimo consiglio! Grazie :) “ Pessimo approccio, pessimo approccio... Guarda le foto, non i corredi....come disse Deng Xiao Ping, "Non mi importa di che colore è il gatto, bianco o nero, basta che prenda il topo". Contano le foto, non i corredi... „ Mea culpa... hai perfettamente ragione! Mi risulta un po' difficile non invidiare chi possiede il Sigma 35mm 1.4 Art, ma penso rientri tutto nel mio essere una novellina |
| inviato il 16 Agosto 2015 ore 13:07
È capitato a tutti credo, sbavare dietro ad un corredo da pro. Basta poi guardare di cosa sono capaci i nostri plasticotti per farci capire di cosa abbiamo veramente bisogno. Fai una piccola ricerca on line e guarda con cosa scattava Mario Giacomelli e le sue opere. Andrea |
| inviato il 16 Agosto 2015 ore 16:43
“ Mea culpa... „ Vuoi una "lezioncina" sull'importanza del corredo? Fatti una curiosata sulla biografia e sulla sconfinata produzione di Vivian Maier, che ha fatti tutto con la sua Rollei (almeno mi pare...). Oltre a cambiare vedute, ti godrai delle foto stupefacenti. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |