| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:51
il problema è uno. Ho un sacco di colleghi che non sono in grado di proporre buoni servizi, buoni album ( qualitativamente e dal punto di vista della composizione ) ed è ovvio che a loro diano fastidio i ragazzetti. Basterebbe che imparassero a lavorare seriamente senza volersi difendere dietro caste/gruppi/tesserini/associaizoni ecc ecc. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:55
Si parla di "costruttivi rapporti con la Curia"; quello cui si allude chiaramente è l'intenzione di arrivare al monopolio del business. Ricordo quando all'Università di Pavia, in occasione della laurea in Giurisprudenza di mia figlia nel 2003, non mi fu concesso di effettuare un solo scatto perché c'era il professionista convenzionato. Certo, aveva solo lenti Leica ma questo non gli impedì di esibirsi in scatti al di sotto del limite della decenza; parlerei di semplici marchette. D'altronde questi poveri professionisti, con l'avvento del digitale, sono con l'acqua alla gola; matrimoni, si ma ormai non si sposano più in molti. |
user55947 | inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:55
Ciao Giorgio...vero quel affermi. Il servizio fotografico di un matrimonio rientra nella spettacolarizzazione di tutto a discapito della genuina essenza di quanto si sta fotografando. Correva la fine anni '70....quando feci comunione e cresima a distanza di una settimana....tutto sobrio e spartano, qualche scatto e tanta emozione.... ora anche le comunioni sono diventate come i matrimoni a cominciare dai servizi fotografici. Dovremmo sforzarci a fare un piccolo passo indietro..... a ricominciare a comprendere l'importanza del saper vivere.... Non è solo un problema di tesserino del fotografo, di potere alle curie e chiese, di evasione fiscale o sottrarre lavoro e reddito ad altri.....ma penso sia anche una riflessione sul perché si arriva a prendere decisioni che sono talvolta anche viste come impopolari....ma sono frutto di comportamenti a monte che quasi le giustificano. Alla prossima. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:55
Non parliamo del matrimonio prima e dopo la liturgia, ma parliamo del fotografo pro o meno durante la liturgia, il fotografo professionista, magari giorgio che lo fa da una vita sa come muoversi, cosa fare e come e quando farlo, il cugino o lo zio o l'amico magari non lo sanno, anzi molto probabilmente non lo sanno, perchè non sono mai stati ad una messa in vita loro, parlo solo ed esclusivamente dal punto di vista dell'evento, durante la liturgia ci sono delle regole, che i parenti non osservano. Se della fotografia da Professionista non te ne frega nulla, allora non te ne fregherà avere il primo piano, al momento giusto del viso della sposa durante la liturgia. “ si accontenta di quelle foto e basta! „ appunto, allora non vedo perchè con o senza tesserino se ti viene interdetto l'accesso a certi posti, perchè SE NON SAI MUOVERTI FAI PIU' DANNI CHE ALTRO, uno grida allo scandalo! Più che il discorso P.IVA, che do per scontato, anche se non è così, la mia apertura alla questione "tesserino" che presuppone corso era ed è questo. Tanti, ma tanti con le loro macchine reflex, vanno là si mettono davanti al fotografo, ostacolandolo, per fare la foto più bella, e se a bassa voce, ti permetti di dire qualcosa facendo notare che lui sta in mezzo alle pa**e, ti rispondono anche seccati..e questa è la realtà dei fatti, in molti casi non sempre, ovvio. Ciao LC |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 14:58
“ il problema è uno. Ho un sacco di colleghi che non sono in grado di proporre buoni servizi, buoni album ( qualitativamente e dal punto di vista della composizione ) ed è ovvio che a loro diano fastidio i ragazzetti. Basterebbe che imparassero a lavorare seriamente senza volersi difendere dietro caste/gruppi/tesserini/associaizoni ecc ecc. „ Ma che c'entra? Questo è un'altro problema, quando i ragazzetti apriranno le loro Partite Iva pagando come pagano tutti, allora per loro non sarà un problema fare un cacchio di tesserino, ma certo se "lo fanno per amicizia" a uno due tre amici, poi t'accorgi che hanno più amici di Maria DeFilippi allora qualcosa non torna e fanno tutto "gratissssse". Ciao LC |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:04
@Alberto82 +1 |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:13
Come detto il tesserino è sbagliato e inutile, chi vuole realmente farsi fare il servizio da un parente o amico in modo gratuito è nel suo pieno diritto..però da qui a legittimare chi fa decine di servizi l'anno senza pagare le tasse ce ne passa.. ma è normale.. nel nostro paese che notoriamente è il paese dei più furbi siano sempre gli onesti ad essere in torto.. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:27
Qui stiamo parlando di due cose diverse, il professionista di fatto sconosciuto al fisco e la convinzione che impedire a parenti ed amici di eseguire pur pessimi scatti sia il modo migliore per tutelare quelli in regola. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:29
lordcasco, l'amico a cui ho fatto le foto non ha fatto il viaggio di nozze locandine ecc. a pranzo ci siamo andati con le nostre vetture ed eravamo in 10 persone. A questo mi riferivo!!!!!!!! |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:35
Lordcasco se il tesserino fosse gratuito per chi ha già partita iva come fotografo mi potrebbe anche star bene, ma se devo pagarlo no ! |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:39
Una possibile soluzione sarebbe un modulo da far compilare insieme agli atti del matrimonio che indichi al fisco chi ha effettuato il servizio e a che titolo.. nessun problema per i parenti e neppure per chi fornisce davvero una prestazione occasionale..rispetto delle regole per gli altri |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:40
la scusa del tesserino è un modo per tirare su soldi ... e basta ;) |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:42
Cerchiamo di fare ordine: -Se il tesserino serve ad educare il fotografo è una cavolata, nel matrimonio ho visto molti più preti e invitati impresentabili che fotografi improvvisati, il buon senso latita universalmente non ne farei una distinzione di categoria. -Se il tesserino serve a ripulire la piazza dai fuori legge è una cavolata, si diventa fuorilegge nel momento del pagamento senza emissione di fattura non in chiesa il giorno delle riprese. Si può essere nella legge anche senza partita iva facendo un uso regolare della ritenuta d'acconto. -Se il tesserino serve a condizionare gli sposi sulla scelta del fotografo è una cavolata e controproducente, già i matrimoni in chiesa sono in calo ci mancherebbe solo che la curia si mettesse a fare la voce grossa coi clienti. -Se il tesserino serve a spillare qualche soldo ai fotografi terrorizzati di non poter lavorare in chiesa è una cavolata. Se ho il tesserino? SI, (o almeno lo possedevo 20 anni fa) conseguito ad inizio carriera, quando ad un giovanissimo fotografo che possiede ancora fiducia in tutto ciò che sogna, si può spacciare una bonaria estorsione per un utile investimento professionale. |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:47
Bingo Giorgio |
| inviato il 03 Dicembre 2014 ore 15:53
Leggo con interesse. |
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