| inviato il 29 Maggio 2014 ore 15:33
“ ti avvicini gli chiedi il permesso tenendo in mano dei soldi visibili „ secondo la mia esperienza questo approccio è sbagliato, i soldi non comprano tutto, tanto meno la dignità delle persone. Ho ricevuto una lezione in una zona poverissima dell'India: in un mercato all'aperto un anziano contadino vendeva le sue primizie, aveva un viso incredibile, rughe pazzesche e uno sguardo meditabondo mentre roteava nell'aria la sua ruota di preghiera. Mi avvicinai chiedendo di poter fare una foto a lui e alla sua mercanzia e mi disse di no squotendo il capo. Tornai alla carica reggendo nelle mani una banconota da 50 rupie... Il vecchio sorrise, posò la ruota, prese un frutto da un cestino ed estrasse dalla giacca consunta uno sdrucido portafogli da cui prelevò due banconote da 50 rupie. Poi, sempre sorridendo, mi mise in mano il frutto e le due banconote e riprese a roteare lentamente la ruota di preghiera... me ne andai, rosso in faccia e ferito nell'animo, dandomi dell'×. Da allora non offro più denaro per scattare una foto. |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 16:04
Pisolomau, bellissima storia...tutta esperienza di viaggio. In senso opposto posso raccontarti che in a Nepal, nei pressi di Bundipur, stavo visitando un piccolo tempio buddista, quando avvicinatomi ad una monaca che faceva e vendeva collane, le chiesi se potevo averne una, ovviamente pagando. Me la mise al collo, mi diede una sorta di benedizione, disse una preghiera tenendomi il capo fra le mani e alla fine mi fece un gran sorriso. Stavo per andar via contento così, quando a gesti mi fece capire se volevo farle una foto. Io ero felicissimo, e ovviamente le disse "SI". Si tolse il velo che portava in testa, si pettinò con le mani, come a farsi bella, e si mise in posa e io scattai. Furono piccoli gesti di una persona semplice, ma che mi fecero estremamente piacere ...lasciamo stare il fatto che la foto poi sia venuta come è venuta per incapacità del sottoscritto |
user5755 | inviato il 29 Maggio 2014 ore 16:10
Nel mio comune vive un famoso fotografo www.fotovalente.com/, pluri premiato con riconoscimenti a tutti i livelli in italia ed all'estero, professionista che rispetto ed ammiro. Parte dei suoi successi sono dovuti proprio nel fotografare la gente di paesi lontani ed esotici e le loro culture. Tornando al post, fotografare la gente in altri paesi che per quanto possa essere attraente ed esotico va contro corrente per la riservatezza che noi ricerchiamo in casa nostra. Mi viene spesso da pensare che fotografare le popolazioni di altre culture, in situazione di povertà/disagio e nella bellezza del loro colore, sia come fare foto alle scimmie allo zoo. Tornando a casa cosa si vuole portare, il trofeo di una bella foto e raccogliere i complimenti o la testimonianza di un mondo diverso dal nostro. Pertanto non ci vedo nulla di strano ricevere l'approvazione dai soggetti prima di sccattare la foto ed accettare la negazione, il rispetto che pretendiamo in italia se qualcuno ci vuol fare una foto è lo stesso rispetto che dobbiamo in casa d'altri. |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 16:58
Marco Orlandino, concordo quando dici di accettare la negazione tanto quanto l'approvazione, tutto è sempre basato sul rispetto per le persone. Se la prima parte del tuo intervento è rivolta a me, posso dirti che su circa 700 foto fatte in questa vacanza, ho un solo scatto con un primo piano, ed è quello di un taxista che mi ha accompagnato a visitare una kasbah, e non lo consideravo come una scimmia da fotografare, non era un povero disagiato, non indossava strani abiti colorati. Mi ha fatto solo piacere scattare una foto ad una persona che ha condiviso 4 ore con me. Non ho mai forzato la mano a nessuno e ho sempre chiesto prima. Però il bello di un viaggio è anche la ricerca della diversità, e scattare una foto che lo testimoni fa parte del piacere del viaggio stesso. Io personalmente non cerco trofei ne complimenti, direi il contrario. Se guardi il mio profilo è vuoto, proprio perchè mi mette un po' a disagio mostrare le mie foto (e qui forse sbaglio, ma per altri motivi). Se invece il tuo era un discorso generale, ti chiedo scusa per non averlo capito subito. Un saluto, Max |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 17:07
“ .un vecchio fotografo diceva: prima scatto, poi chiedo il permesso... „ |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 17:27
“ " .un vecchio fotografo diceva: prima scatto, poi chiedo il permesso..." „ anche io ho fatto così in kashmir, sono stato rincorso da un barbuto mussulmano incaz.zato come un riccio e armato di pugnale. Non voleva proprio darmelo il permesso |
user5755 | inviato il 29 Maggio 2014 ore 17:28
“ Se invece il tuo era un discorso generale, ti chiedo scusa per non averlo capito subito. Un saluto, Max „ assolutamente un discorso in senso lato e generale, anche a me piacciono quel genere di foto anche se avvolte non capisco il perchè volerle fare, ma è un altro discorso. Ciao Marco |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 17:53
Ho avuto lo stesso problema a Marrakech, in parte l'ho superato con un tele, oppure da dietro il vetro di un bar ma è molto limitativo. |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 18:01
interessante?anche perché parto x Marrakech martedì prossimo ;) |
user44968 | inviato il 29 Maggio 2014 ore 18:39
premetto che sono avvantaggiato perchè sono molto bello!!! ma io in marocco ho fotografato senza problemi. e sono anche io molto timido. certo dipende dal tipo di foto che fai. ti do un paio di consigli: 1. allenati! (non fisicamente) io ho modificato e di molto il mio approccio rispetto all'inizio. limando un pò alla volta quello che secondo me non andava, la mia percentuale di sì è notevolmente migliorata. aiutati con testi che si usano per telemarketing o pnl. 2. non avere fretta di chiedere la foto. le due chiacchiere possono diventare anche quattro, cinque o sei. una volta riuscì con la scusa di imparare l'arabo a fotografare due ragazze che avevano addirittura il velo. ci misi un sacco, gli consegnai anche la mia macchina fotografica e gli feci fare anche un sacco di foto, anche a me che generalmente odio essere fotografato. 3. allenati!!! (stavolta fisicamente) per fotografare un brutto ceffo, la mio motto è: "scatta! fregatene! e poi scappa!! .....la corsa fa bene al cuore! a parte questo, ci sono popoli, (molte tribù in sud america) che odiano essere fotografati e nei loro villaggi se hai la fotocamera non ti fanno neanche entrare, che hanno capito che molti usani gli abitanti come delle scimmie, e si sentono offesi da certi tipo di foto,tipo quelle famosissime di un famoso fotografo americano che "ama" l'asia.(almeno questo è quello che dice lui). |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 18:47
Questa si che è una discussione seria. Da analisi come queste si sviluppa il reportage e la street, fotografare per chi? Cosa voglio immortalare? Trofei di guerra o dimostrare di saper cogliere l'attimo e la situazione ideale? Alcuni giorni fa è morto colpito in guerra civile in Ucraina un fotografo italiano, fotografava per lavoro e passione con la consapevolezza dei rischi a cui andava incontro, pace a lui e al suo assistente. A lui piaceva fare foto che documentassero situazioni diverse e crude, purtroppo sono scelte. Il rispetto è sicuramente la cosa più importante da portarsi dietro assieme alla reflex o mirrorless e da li iniziare. Se poi gli scatti sono pochi pazienza. Ciao. |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 19:24
Caro Max, lasciando stare il discorso inerente alle diverse culture e usanze...posso dirti in base alla mia esperienza, che uno scatto "rubato" non avrà mai lo stesso sapore di uno chiesto con un sorriso e tanta gentilezza! Meglio ricevere tanti no come è capitato a te (e a tutti noi) che avere in macchina tanti scatti non autorizzati! Una delle cose belle della fotografia e proprio questa, girare il mondo, conoscere nuove persone, culture, socializzare con gli abitanti del luogo, farteli amici, guadagnare la loro fiducia e...tranquillo dopo avrai scatti meravigliosi! Nelle mie gallerie puoi trovare la foto di un pescatore tunisino, bhè per avere quegli scatti, ho passato un intera mattinata con lui e dovuto mangiare pesce crudo alle 7:30 della mattina, ma ancora oggi guardandole, al ricordo, mi emoziono ancora. |
| inviato il 29 Maggio 2014 ore 21:44
Trovo molto scorretto che si stia parlando liberamente e anche suggerendo di fare fotografie non autorizzate dai soggetti...ma stiamo scherzando?dovremmo essere fotografi abbastanza seri, invece mi sembra che l'indole italiana di aggirare le regole ormai regni sovrana anche in questo campo dove dovrebbe esserci un etica ben strutturata. |
user44968 | inviato il 29 Maggio 2014 ore 21:56
scusate potreste spiegarmi quali leggi vietano di fare foto alle persone? |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |