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Concordo con molti punti venuti fuori fin'ora però credo che si sia tralasciato un discorso più ampio che protrebbe giustificare certi scatti. Mi spiego meglio credo che Marinaio abbia espresso il concetto che più importante per l'analisi proposta(senza nulla togliere a tutti gli altri validissimi posto). Sono d'accordo Bafman su
“ criticavo semmai i pischelli come me e te che per emulazione - ovvero dopo aver visto quelle foto e quelle angosce e aver saputo magari che sono state pluripremiate - pensano bene di immortalare la donna che da piccola si bruciò con una padella e ne porta le cicatrici, primo piano su quelle, e di aver fatto strike. „
pero credo anche che quando uno si trova in certe situazioni visitando un posto nuovo che lo colpisce molto intenda scattare per portarsi a casa a casa un ricordo di quell'emozione provata sul momento e per suo uso e piacere personale e spero non per voler emulare grandi fotografi o peggio ancora per sentirsi apprezzato su questo o quel forum con un scatto che sicuramente colpisce ma che può, come giustamente si è fatto notare, essere mal composto o non rispettare la dignita della persona. Credo quindi che si debba fare un distinguo tra chi in quel momento, emozionato della situazione, ha voluto ritrarre il momento di vita osservato e che, per poca capacità o disantenzione, non si è reso conto di non aver dato il giusto peso alla composizione e quindi aver in qualche modo portato a casa un scatto che potrebbe essere definito lesivo della dignita del soggetto e chi, invece, scatta con l'unico scopo di portare a casa lo scatto da reportage e farsi acclamare come bravo fotografo fregandosene altamente della dignità delle persone. Spero di essermi spiegato.
@bafman, non mettevo in dubbio il tuo rispetto, avevo capito benissimo quello che volevi dire e condivido anche la storia dei pischelli. (sono io che non sono chiaro quando scrivo).
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