| inviato il 05 Dicembre 2011 ore 17:44
Grazie ancora.
@Franco Sgueglia
Ho detto tipografo tanto per dire, sarà il proprietario della tipografia, non lo conosco. 
Per mettersi al riparo da eventuali comportamenti scorretti?
Farsi dare i soldi prima di dargli il cd? Può bastare?
Una cosa sull'omogeneità della luce e la necessità di usare i flash:
visto che, credo, si possono accettare piccolissime variazioni tra una classe e l'altra,
non basta il mio sistema dei pannelli che riflettono la luce della finestra?
Lo schema di luci resterebbe sempre lo stesso e il bilanciamento del bianco lo misurerei sullo sfondo (che è bianco).
Cosa ci potrebbe essere che non va? |
| inviato il 05 Dicembre 2011 ore 17:52
Che semplicemente con il passare delle ore la luce cambia, che basta una nuvola per far sballare tutto. Che una classe puo' essere in ombra e luce nada, che devi bilanciare tutti gli scatti o almeno ogni tot di tempo per avere un buon lavoro, Che se scatti in inverno le ore di lavoro sono pochissime. Se ti danno una stanza anche piccola, in cui puoi fare il tuo set, prepari tutto, set luci bilanciamento del bianco esposizione controllata magari scaricando il primo scatto su un PC, metti in manuale e vai via come uno sparo, basta che gli alunni arrivino uno dopo l'altro. 2 Minuti a scatto al massimo (con 3 scatti a persona), 30 all'ora, 240 al giorno se lavori otto ore. Se chiudi un po' il diaframma, e con i flash puoi farlo non devi neanche mettere a fuoco se la sedia e' sempre nella stessa posizione.
Nell'altro modo rischi di passare ore a preparare gli scatti, se metti tutti i tempi cumulati, ore in post a metterli apposto.
Pensaci, un solo bilanciamento del bianco, un solo valore di esposizione, una sola messa a fuoco, vabbeh in liveview te ne puoi permettere qualcuna in piu'.
Se devi tornare il giorno dopo marchi le posizioni con del nastro sul pavimento e si ricomincia!!! |
| inviato il 05 Dicembre 2011 ore 18:00
Perdonate la mia ignoranza. Intervengo nella speranza di chiarirmi le idee. Nella mia scuola c'è un laboratorio di fotografia. E' buio come la notte, completamente oscurato. Ci sono sfondi, faretti e pannelli (non so se siano questi i termini giusti). Immagino che questo ambiente sia il solo a poter garantire condizioni di luce costanti. In mancanza di un ambiente di questo tipo non sarebbe meglio lavorare in un sottoscala piuttosto che di fianco a una finestra? |
| inviato il 05 Dicembre 2011 ore 18:58
Emanuele dipende dalla potenza delle luci e dal diaframma usato, ma bastano anche due teli neri davanti alle finestre. |
user493 | inviato il 06 Dicembre 2011 ore 9:12
Mi ricordo le foto che avevano fatto a noi studentelli brufolosi:
Divisi su due file, quelli davanti seduti sulla sedia, quelli dietro in piedi, vicino al muro (con le giacche appese  ) non mi ricordo particolari attrezzature oltre alla macchina fotografica e flash (ma era l'epoca in cui mi interessavano le carte di magic, altro che foto)
Costo, circa 13.000 - 15.000 (lire) a fotografia, in classe eravamo 26 (ma non tutti volevano la foto), la scuola aveva circa 20 classi tutte attorno alla ventina di studenti.
Era tutto gestito dal fotografo che sembrava più un venditore ambulante tanto che cerca di piazzarci gli scatti.
Facendo due conti (in euro)
10 euro x 20 x 20 = 4.000 togli però un buon 20 - 25% di gente che non la diventa circa 3.000 euro, penso un buon guadagno per quel fotografo no?
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