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inviato il 03 Novembre 2025 ore 18:31
La dichiarazione di Affinity “per sempre gratis” non è solo uno slogan, ma una scelta strategica coerente con la loro visione.
Parliamo di una suite ormai matura: grafica vettoriale, impaginazione, fotoritocco, disegno. Sono strumenti completi, che richiedono soltanto aggiornamenti per seguire l'evoluzione dell'hardware e dei sistemi operativi.
Le vere novità, l'innovazione spinta, arriveranno invece dagli strumenti in abbonamento — è lì che si sposterà il fronte sperimentale.
Affinity ha innovato in modo profondo: ha costruito un'unica piattaforma integrata per coprire i fondamenti del graphic design, dell'illustrazione e dell'elaborazione delle immagini.
Adobe, invece, è rimasta prigioniera della sua struttura: tante applicazioni sinergiche, ma separate, con un motore pesante, invecchiato, e un'infinità di funzioni spesso ridondanti.
Invece di creare soluzioni specialistiche, ha preferito un'unica offerta “monstre”, lasciando per fortuna solo un paio di eccezioni pensate per i fotografi.
Il problema, a mio avviso, non è economico: è di logica commerciale.
Adobe non si muove secondo una relazione “sinallagmatica”, cioè bilanciata, con i clienti. È una politica unilaterale.
Non si tratta di una questione dialettica o ideologica: è sostanziale.
Nel campo del web design, per esempio, è rimasto solo Dreamweaver: il resto è stato soffocato.
E così un designer si ritrova a pagare quasi 80 euro al mese per un pacchetto pieno di componenti inutili, gestito con sconti temporanei decisi da loro senza mai costruire una struttura realmente pensata attorno alle esigenze di chi progetta.
Il nostro reparto di web design, come tanti altri, ha investito nel tempo su Muse, Flash, Shockwave, Adobe XD… tutti progetti abbandonati.
E oggi, mentre Adobe chiude mondi, altri li stanno aprendo: Figma, Affinity, Linearity stanno costruendo un ecosistema nuovo, più leggero, più coerente, più vicino alle persone che progettano. |
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 19:39
Ormai sono 4 giorni che la uso e devo dire che non ho trovato difficoltoso abituarmi. C'è questa 'classificazione colore', che è potentissima. |
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 19:46
io ho notato più reattività del sw anche se alcuni ( presunti bug) se li porta dietro, esempio, se sto usando un pennello e vado a modificarne la dimensione e vado sopra l'immagine e clicco per attivare il pennello, nel punto dove ho cliccato si attiva applicando la funzione scelta e quindi bisogna fare un click esterno all'immagine per attivare la grandezza del pennello senza applicare la funzione... |
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 21:49
@Filo63
Proprio per quello che hai detto ho aperto questo 3D.
L'abbandono di programmi che una volta erano basilari per un intero settore è una scelta ben precisa, quindi è giusto che altri si inseriscano nel mercato e se poi diventano concorrenti diretti o indiretti è la conseguenza di una scelta.
Una azienda quotata in borsa ha obiettivi e quindi fa scelte diverse da una azienda privata.
Oggi un designer ha tanto a disposizione in forma gratuita, pensiamo anche a Blender per il 3D e il rendering ha aperto un'autostrada non una strada in quel campo.
La questione sta nella mentalità e all'approccio diverso, ad una divisione dei costi spalmata sulle esigenze e non sulla massa come se fosse un vampiro che morde chiunque.
Anche se non sembra, un'azienda con le sue scelte parla e comunica, poi il mercato da fiducia a chi sente vicina ai suoi bisogni.
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 22:08
lo strumento inpainting sembra migliorato |
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 22:14
A Canva - al momento - manca un sistema di catalogazione ed organizzazione dei file, senza il quale la vita per il fotografo è più difficile; si può ovviare con ulteriori programmi, ma la comodità di fare tutto schiacciando un tasto e passando da uno all'altro in automatico è da sola metà del lavoro.
Se e quando deciderà di acquisire o creare un programma del genere potrà diventare seriamente concorrente, altrimenti comunque si rivolge ad un target differente...
Sul reparto "Mobile" Affinity v2 era l'unica scorciatoia per chi usava Adobe (sempre Mobile) e aveva bisogno di funzionalità come unire panorami, HDR e via dicendo, ora la versione Mobile deve ancora uscire e credo che abbia almeno le funzionalità che aveva prima; sarebbe interessante vedere se faranno una sola app con tutti i programmi come nella versione per desktop... |
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inviato il 03 Novembre 2025 ore 22:26
@Maxmontella
Canva non è per fotografi, ma per creatori di contenuti, con l'acquisto di Affinity si è allargata il campo d'azione, ma resta comunque più legata al mondo del design che al mondo fotografia.
Resta da colmare il lato sviluppo raw che non è semplice.
Per chiudere il cerchio dovrebbe acquisire un programma tipo DarkTable o meglio Luminar Neo che è più simile a LR.
In questo momento Canva sta pestando i piedi a PS + illustrator + Indesign che ha con Affinity Canva hanno racchiuso in una unica applicazione.
Dovrebbero comparire le versioni per Mobile così come stanno riscrivendo per tablet e ipad così hanno dichiarato. |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 0:17
Affinity l'ho scaricato subito ma Darktable onestamente non mi è piaciuto, per quanto abbia un enorme potenziale. |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 9:21
@HiRes
DarkTable ha una linea di apprendimento un po difficile per chi usa LR per una ragione di semplicità, forse meglio LuminarNeo che è più vicino a LR.
Forse è la volta buona per imparare cose nuove, sia di DarkTable che di LuminarNeo su YouTube trovi video che iniziano da zero. |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 9:35
Dipende tutto da quando uno inizia e le esperienze avuto io iniziai con Lr 14 per poi passare quasi subito a C1, provai al tempo rawthrapy, confusionario e non di facile apprendimento, provai anche darktable anch'esso confusionario con menù che si ripetevano e bisognava risettare tutto. Ogi non sò come sia ma che ha voglia di ricominciare da zero?. |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 10:26
@Miky00
cercare alternative o comunque cose nuove non è una prerogativa per chi ama le cose semplici e abitudinarie, quindi è ovvio che questo 3D da loro non è digerito con semplicità, alla fine ogni uno di noi è libero di essere quello che è.
Facile e semplice è sempre stato un ottimo modo per creare dipendenza, chi non vuole essere dipendente per diventare indipendente non è che il concetto di semplice e facile sia alla base del cambiamento, anzi è l'opposto contrario.
Oggi ci sono molte strade molto più semplici di 10/20 anni fa eppure il concetto di dipendenza è più presente di allora.
Non è solo un fatto di impegno e di sacrificio, ma anche un fatto culturale ed è questo che si sta impoverendo, nessuno più fa ricerche per poi applicare un ragionamento, oggi si usa copia e incolla, e questo concetto è alla base reso ancora più semplice dal clicca e guarda tutto è già fatto per te, in questo modo è si tutto più facile ma crea dipendenza, liberi quindi di essere dipendenti o indipendenti. |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 10:48
“ @Miky00
cercare alternative o comunque cose nuove non è una prerogativa per chi ama le cose semplici e abitudinarie, quindi è ovvio che questo 3D da loro non è digerito con semplicità, alla fine ogni uno di noi è libero di essere quello che è.
Facile e semplice è sempre stato un ottimo modo per creare dipendenza, chi non vuole essere dipendente per diventare indipendente non è che il concetto di semplice e facile sia alla base del cambiamento, anzi è l'opposto contrario.
Oggi ci sono molte strade molto più semplici di 10/20 anni fa eppure il concetto di dipendenza è più presente di allora.
Non è solo un fatto di impegno e di sacrificio, ma anche un fatto culturale ed è questo che si sta impoverendo, nessuno più fa ricerche per poi applicare un ragionamento, oggi si usa copia e incolla, e questo concetto è alla base reso ancora più semplice dal clicca e guarda tutto è già fatto per te, in questo modo è si tutto più facile ma crea dipendenza, liberi quindi di essere dipendenti o indipendenti. „
Belle parole e secondo te io come molti altri dopo aver creato per anni cataloghi, preset e lut dovremmo ripartire da zero? rifare i preset e lut da zero con un altro sw? insomma non la vedo una bella cosa sopratutto poi i cataloghi, ripeto, chi inizia da zero può optare, ma chi usa C1 o Lr da 10 anni è impensabile. Cero è che se esistesse un plug in che possa convertire le lut, i preset e i cataloghi per altri sw open source sarebbe tutto mooooolto più semplice per cambiare sw |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 10:49
“ Ivo6767 „
C'è però anche chi la fotografia la prende come un hobby e, di conseguenza, preferisce stare con i piedi a mollo e passare con le gambe sotto al tavolo il minimo indispensabile utilizzando prodotti che già conosce...
C'è anche chi ci lavora ed ha flussi di lavoro che in anni gli han portato a risparmiare tempo (e denaro di conseguenza) e cambiare è più un danno che un guadagno.
C'è anche chi nel flusso di lavoro usa plugin e componenti terze che fuori da Adobe non esistono e potrei anche andare avanti!
Detto questo parlo in generale, il quote all'utente è finito al paragrafo scorso: Affinity è un gran buon prodotto, al momento è gratuito nelle sue versioni base, ci sono anche altri gran buoni prodotti e sicuramente altrettanti ne nasceranno in futuro; però con sta storia che chi usa Adobe è per forza un cog****e mi pare si stia un po' esagerando, che poi siete sempre voi a parlare di Adobe!
Un'altra discussione di Canva che dovrebbe fungere per chi decide di interessarsi a Canva è stata fatta girare su "Adobe è cattivo"...
Non vi piace? Non usatelo, chi vi dice niente!
Qualcuno crei una discussione "Tutti contro Adobe" almeno teniamo questa pulita dai... |
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inviato il 04 Novembre 2025 ore 10:54
“ Qualcuno crei una discussione "Tutti contro Adobe" almeno teniamo questa pulita dai. „ .
@Maxmontella
si hai ragione e sono io a scriverlo dato che sono uno dei più accesi detrattori di adobe (della adobe dal 2022 ad a oggi).
diciamo solo che passare ai prodotti canva (nei limiti di quel che riguarda la fotografia per un amatore ) fa risparmiare così tanti soldi che ci si può fare una giornata fuori porta a fare foto al posto di finanziare un abbonamento.
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