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inviato il 21 Ottobre 2025 ore 22:09
Dipende cosa intendi tu per valore della fotografia. Ogni fotografo anche quello che i fotografi "impegnati" chiamerebbero fotografo incapace, a mio avviso è degno di potersi dedicare al proprio hobby e con canoni artistici differenti da quelli da me indicati e da te perfettamente interpretati, potrebbe essere considerato artista e la sua foto banale considerata opera d'arte. Talvolta basta un amico importante critico d'arte, per far assurgere con un po' di fortuna un signor nessuno a diventare un artista del settore, famoso e importante. Spesso può bastare un cambio d'epoca e un pittore sconosciuto diventa famosissimo. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 9:22
Ringrazio tutti quanti hanno risposto. Non mi sento più solo nel mio pensiero. Quindi mi sembra di capire che per tutti voi l'aspetto estetico/artistico prevale su quello tecnico scatto/post. Allora perché affannarsi alla ricerca dell'ultimo obiettivo performante o di trick per l'uso di maschere nella post? Tutto è nell'occhio di chi guarda? Allora bisogna, soprattutto, allenare quest'ultimo. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 9:48
si e no. E' chiaro che si lavora in un contesto e con uno scopo e quando si condivide o si pubblica si dovrebbe pensare a per chi lo si fa. Quale è il pubblico a cui ti rivolgi? Quello che gira sul gruppo facebook dei bei tramonti o quello che magari apprezza la foto mossa concettuale? Esponi in una galleria frequentata da un pubblico abituato a un certo tipo di ragionamenti o esponi in un pub? Io ho volutamente esposto questo scatto all'ingresso di una palestra molto "fighetta" per obbligare al confronto www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2222884 E' chiaro che le reazioni sono state diverse rispetto all'esposizione che avevo fatto in un contesto fotografico. Questi ragionamenti sono sempre stati fatti e mi permetto un parallelo con l'arte quando nasce il cubismo i primi lavori erano dirompenti e hanno avuto un'enorme influenza sugli altri artisti:
 ma il pubblico non lo apprezzò, piaceva a una nicchia, era tutto su tonalità scure quasi monocromatiche, era complesso ecc... ci fu un'evoluzione per diverse ragioni, ma sicuramente la "vendibilità" era una di queste e il cubismo analitico diventò sintetico , più "digeribile" al pubblico. Ci sono stati anche autori come Mondrian che hanno preso la loro strada e malgrado una vita austera e pochissime vendite hanno proseguito nella direzione che ritenevano la più "corretta" per il loro modo di vedere l'arte ecco direi che il punto è questo, sei sicuro del valore e della strada che stai facendo e la vuoi seguire indipendentemente dal fatto che la maggior parte non l'apprezzerà o capirà? Oppure vuoi raggiungere più persone e quindi adatti il tuo modo di fotografare ai gusti più diffusi? Entrambe le scelte sono sensate, ma il consiglio è sempre fermarsi e rifletterci e capire a che punto siamo e perchè facciamo quelle scelte. Un confronto aiuta sempre o si finisce magare per essere convinti di essere l'artista incompreso e magari si è solo presa una cantonata Un obiettivo performate o una macchina di un certo tipo sono inutili ? No magari sono un matrimonialista e avere una certa attrezzatura mi aiuta nelle condizioni difficili oppure faccio foto architettoniche che voglio estremamente rigorose e precise e un tilt and shift diventa fondamentale. Non sarei dogmatico nelle conclusioni ci sono troppe sfumature |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 10:13
Allora perché affannarsi alla ricerca dell'ultimo obiettivo performante o di trick per l'uso di maschere nella post? Tutto è nell'occhio di chi guarda? Allora bisogna, soprattutto, allenare quest'ultimo. ******************************************** Infatti io non impressiono sensori digitali, o negativi chimici, ma solo diapositive. Per quanto riguarda gli obiettivi invece il discorso è un poco più articolato perché l'obiettivo è parte integrante, e forse più importante, del dittico col quale si realizza una fotografia. Ora, assodato che la fotografia ha due tipi di bellezza: la bellezza VISIVA e la bellezza EMOTIVA, e dando per scontato come la seconda sia molto più importante della prima, resta il fatto che se una fotografia riunisce in sé entrambi quei tipi di bellezza riesca a essere più completa di un'altra che delle due ne mostri solo. La qual cosa ci riporta all'importanza dell'obiettivo e al motivo per il quale se ne cerchi sempre di migliori. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 10:15
Grazie Matteo per la tua risposta così articolata. Tuttavia la mia domanda era più semplice (non più banale). Fermo restando che la fotografia di scopo (matrimonio, architettura, moda) segue dei parametri diversi nella sua valutazione (se osservo una modella fotografata per una sfilata di Dior la mia attenzione è focalizzata sull'abito e non sullo scatto in sè che sicuramente sarà stato fatto da un fotografo professionista con luci adeguate ecc.ecc.). La classica foto del tramonto, che porti ad esempio, invece, deve sapermi coinvolgere emotivamente in un atmosfera particolare; non tutti i tramonti che ho visto fotografati, anche qui su Juza, mi hanno coinvolto. Quindi credo, IMHO, che sia un mio problema di sensibilità personale che posso migliorare (studiando i grandi della fotografia, della pittura o delle arti grafiche) ma con filosofia. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 10:45
Grazie Paolo. Sono d'accordo con te che una foto deve avere sia la bellezza visiva che emotiva. Ma vedo che in molti si affannano solo alla ricerca dell'obiettivo performante tralasciando l'aspetto compositivo/emotivo (una sottoesposizione a volte aumenta il pathos come una sovraesposizione a volte aumenta l'eterea bellezza di una modella). |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 13:36
Scusa Sashimi ma cosa centra la tecnica sopraffina la la post produzione con la riuscita di una foto? Se fosse così basterebbe comprarsi l'attrezzatura migliore per ottenere un successo fotografico. Per alcuni generi può anche esserlo ad esempio lo still life, ma anche li l'utilizzo delle luci aggiunge creatività allo scatto. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 13:47
Grazie Riccardo. Sono d'accordo con te ma quello che semplicemente chiedevo è se anche qualcun altro, oltre al sottoscritto, nel guardare gli scatti fatti da altri, anche fossero famosissimi maestri della fotografia, notasse qualche cosa che stona o che manca o che.... fa ca...e. E' questione esclusivamente di gusti personali o di sensibilità maturate oppure, a volte, si tratta di eccesso di tecnicismi? |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 13:54
“ centra „ C'entra, tiolallero, C'ENTRA. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 14:03
Ma vedo che in molti si affannano solo alla ricerca dell'obiettivo performante tralasciando l'aspetto compositivo/emotivo... ******************************************** Ovviamente! L'obiettivo migliore del mondo si compra, la creatività o ce l'hai o non ce l'hai... di certo non la puoi comprare. Un esempio? La fotografia di avifauna! Trent'anni fa in GIRO PER IL MONDO i fotografi naturalisti specializzati in questo genere erano una decina in tutto... anche meno, ora sono svariate centinaia solo qui su Juza. Secondo te sono diventati tutti bravi o è l'insieme macchina/AF preciso, iperveloce e predittivo/obiettivo/riconoscimento del soggetto/tecnologia digitale a costo ZERO etc etc etc ad aver fatto la differenza? |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 14:13
I fotografi naturalisti sono principalmente naturalisti che fotografano |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 14:13
Su Juza criticare una foto senza arrivare a dire che fa ca… suscita quasi sempre reazioni piccate. Bellissima, top, fantastica ecc vanno per la maggiore. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 14:49
“ @Sashimi Non vi capita mai di osservare foto, di fotografi anche famosi, scattate con indubbia padronanza tecnica e conseguentemente post prodotte con altrettanta perizia, ma che vi lasciano ... interdetti? „ Il fatto è che i fotografi famosi stanno la, mentre noi che guardiamo alcune loro foto con fare "interdetto" restiamo qua. Una qualche domanda me la porrei. |
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 14:55
Magari sono solo troppo avanti. Sforziamoci di più a capirli |
user230080
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inviato il 22 Ottobre 2025 ore 15:02
Tanti anni fa, primo corso di fotografia. Ero un ragazzino ma me lo ricordo bene. Il docente se ne uscì con un classico: "la fotografia è vostra, deve dire qualcosa a voi, è personale, deve piacere a voi".. insomma avete capito il concetto. E finalmente uscimmo a scattare. Tutti contenti e tutti convinti di cercare qualcosa che "piacesse a noi" ecc. ecc. Sviluppate le foto, rientrammo in aula. Le guardammo insieme e fummo così spietati uno con l'altro che un dubbio ci venne: che la lezione fosse quella? |
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