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Quale valore aggiunto si può giocare il negozio fisico ?


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avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2025 ore 20:00

Caro Michelangelo, hai ben esposto un aspetto delle variabili in gioco e te ne ringrazio molto.
Di RCE, qui ben sponsorizzata (perché spende risorse), parleremo prossimamente, perché, messi alla prova, hanno una perfetta sintonia tra quanto professano online (sito ben fatto) e come si vendono professionalmente (seri, competenti e gentili).

avatarjunior
inviato il 27 Ottobre 2025 ore 21:47

Comprano esclusivamente prodotti personalizzati e fatti su misura.

Stai parlando di una frazione infinitesima dei clienti, una nicchia di mercato statisticamente irrilevante.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 9:14

una nicchia di mercato statisticamente irrilevante


ma per un negozio l'unica redditizia.

Altrimenti resta la soddisfazione di fare il boxmover tra il deposito ed il cliente finale.. per due spicci.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 9:53

Intant c'è da fare una grossa distinzione tra cosa si intende per Negozio e cosa si intende per on line. Perchè molti negozi sono anche on line e questo non fa diferenza tra l'acquisto varcando la soglia del punto vendita o cliccando sul loro sito.

L'online che "non va bene" è quello scorretto, quello che usa sotterfugi, scappatorie, sedi fittizie di fatturazione per proporre prezzi non più bassi, ma falsati da una non regolare tassazione.

Rivolgersi al negozio fisico o alla sua versione on line (se si abita distanti) è innanzi tutto un modo per sostenere il mercato italiano; chi manda avanti un negozio - e con i tempi che corrono merita grande rispetto manda avanti non solo la propria attività ma la sua famiglia e quella dei propri dipendenti, collaboratori esterni etc.
Mi stupisco sempre di come tanti siano pronti ad imbracciare le armi e bloccare strade e tangenziali quando si parla di import di materie prime che danneggiano l'economia italiana però poi non si fa lo stesso discorso per sostenere l'economia interna salvaguardando la filiera distributiva ufficiale di materiale fotografico/informatico/elettronico etc

Ogni attività commerciale che chiude è comunque una perdita per la comunità; ogni negozio storico che cala la saracinesca è una perdita per l'intero quartiere e città.


Purtroppo tanti dei giusti e corretti spunti che sono stati dati alla fine si trasformano nel solito "vado a vedere e provare in negozio e poi compro dove mi conviene" che è la peggior combinazione possibile (che ha mandato in malora la GDO che non può competere con Amazon ad esempio).

Sicuramente uno dei tasti su cui il negozio deve battere di più è la qualità del servizio, una efficace gestione dell'usato, il noleggio: non smettere mai di trovare iniziative per portare fisicamente le persone dentro le proprie mura. Purtroppo molti negozi sono fermi come competenze ad anni fa, tendono a snobbare o non comprendere il potenziale delle novità e investono le proprie risorse nella guerra ai prezzi invece che magari fare formazione interna. La colpa di molti negozianti è proprio quella di aver perso l'entusiasmo, di accontentarsi della propria clientela storica (che però diminuisce e perde anche potere di acquisto) senza riuscire a rinnovarla dal basso.

Purtroppo, finchè il negozio fisico cercherà di far la guerra dei prezzi all'on line, non riuscirà a concludere altro se non privarsi di margini di guadagno preziosissimi; spenderà tempo, risorse ed energie preziose per fare una guerra persa in partenza; credo che la direzione da prendere sia completamente opposta, ossia creare qualità di esperienza prima, durante e dopo la vendita ma l'imput deve venire anche dai clienti che spesso, a fronte di un risparmio di pochi euro si vendono al miglior offerente indistintamente.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 10:22

Bisogna prendere atto di una cosa...

IL MERCATO E' CAMBIATO.

E' cambiato a causa della produzione di grande serie e della standardizzazione del prodotto.

Quando vendi un prodotto di grande serie, stai vendendo lo stesso prodotto del tuo concorrente.
La differenza tra un negozio ed un altro non e' piu' il PRODOTTO. Ma i FATTORI ESTERNI CHE INFLUENZANO LA SCELTA. La posizione, il credito, la disponibilita' a magazzino etc.

Ora, parlando di ONLINE, risulta impossibile per un negozio battere l'online per molti motivi:

A) consegna rapida e ordine da casa. In pratica l'online e' come se fosse PIU VICINO a te del negozio reale.
B) Pagamento con carta di credito quindi possibilita' di indebitamento.
C) Prezzo migliore
D) Possibilita di reso "indolore".

L'online e' un negozio pensato per la massa che NON vuole scegliere. CHe si accontenta del Precotto e Predigerito.
Apparentemente viene offerta una grande varieta' di modelli. In realta' viene offerta una scala di prodotti in cui TU cliente hai pochissima scelta. Perche' la cifra disponibile di indirizza sui pochissimi modelli della fascia di prezzo che hai deciso di spendere.

Se prendiamo un prodotto sugli scudi adesso. Il robot lavapavimenti e lo apriamo, scopriamo che l'elettronica interna e' basata su una scheda standard, fornita da un produttore cinese e che la maggior parte dei modelli e' solo una carrozzeria in plastica applicata su un prodotto che e' sempre lo stesso. (escludo ovviamente i grandissimi produttori come Samsung che producono tutto in casa e si posizionano in una fascia di prezzi pero' molto elevati).

Insomma il punto e' che la rete di consegna oggi e' ancora rudimentale e poco efficiente.
Tra qualche anno, una volta che la rete sia ultimata, non ci sara' piu differenza tra riporre l'apparecchio in un armadio e restituirlo alla rete di consegna.
A quel punto non ci sara' piu' bisogno di possesso fisico, ma sara' un SERVIZIO IN AFFITTO.

Rifletteteci.. Se la consegna diverra' economica.. diverra' possibile l'affitto dei di dispositivi.
Non servira' piu' ne' il negozio fisico ne' il negozio online.

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:30

hanno una perfetta sintonia tra quanto professano online (sito ben fatto) e come si vendono professionalmente (seri, competenti e gentili)


RCE per me ha un grosso problema, cioè il fatto che sia una rete in franchising. Ho avuto a che fare con diversi negozi e mi sento di dire che mentre quelli "core" (Veneto e Lombardia) sono cortesi e professionali, nel resto d'Italia sono quasi sempre cortesi e non sempre professionali.

Il fatto che per la stessa fotocamera abbia ricevuto da diversi negozi una valutazione tra i 740 e i 950 euro mi fa capire che si tratta di un brand "ombrello" sotto il quale coesistono pratiche commerciali piuttosto diverse.

Tornando ai prodotti "custom", ribadisco che si tratta di una nicchia che nessun negozio è in grado di servire con profitto, a meno che quel negozio non sia l'emanazione commerciale diretta del produttore (normalmente artigiano o poco più).

Ho qualche conoscenza in due mondi imprenditoriali la cui clientela richiede una personalizzazione spinta del prodotto, ovvero l'alta moda e la cantieristica da diporto. In entrambi i casi i margini aziendali non sono così elevati, perché i costi di produzione del prodotto "custom" sono molto elevati e il personale specializzato è sempre più raro.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:42

Il fatto che per la stessa fotocamera abbia ricevuto da diversi negozi una valutazione tra i 740 e i 950 euro mi fa capire che si tratta di un brand "ombrello" sotto il quale coesistono pratiche commerciali piuttosto diverse.

Quello può dipendere da vari fattori... la domanda di quell'oggetto, il fatto di averne altri a magazzino, la presenza di concorrenza nella zona, ecc.
Alla fine è un franchising, ogni negozio fa storia a sé.
Fra l'altro pure se vai in catene grandi (esempio Mediaworld) non è detto che negozi diversi abbiano gli stessi prezzi e che questi siano gli stessi del sito online.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:54

sinceramente non saprei per quale ragione oggi potrei preferire un negozio fisico
saranno almeno 2 o 3 anni, o anche più, che non entro in un negozio specifico, intendendo quelli "a banco", dove il prodotto deve essere chiesto al commesso e questo te lo porta.
In realtà non è vero, per i pc e accessori vari mi riferisco quasi esclusivamente ad un negozio di informatica che mi segue anche l'azienda. Ma è un caso particolare.

Forse forse dovessi comprare un prodotto estremamente specifico, di cui sia necessario avere un parere proprio al momento della scelta...ma in realtà credo che l'unico fine di molti tipi di negozi fosse solo ed esclusivamente portare il prodotto al mercato finale. E che quindi oggi non abbia semplicemente più alcun senso.


avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 11:59

Alla fine è un franchising, ogni negozio fa storia a sé.

Non è vero che nelle reti in franchising ogni franchisee sia libero di agire come vuole, dipende dagli accordi con il franchisor.

Fra l'altro pure se vai in catene grandi (esempio Mediaworld) non è detto che negozi diversi abbiano gli stessi prezzi e che questi siano gli stessi del sito online.

Ma se compro online con consegna in un negozio piuttosto che in altro il prezzo non cambia.

Con RCE se interagisco online ottengo quotazioni differenti a seconda del negozio che seleziono, il che è ridicolo visto che posso anche spedire il materiale. Quindi per me avere a che fare con il negozio di Livorno o con quello di Padova è indifferente, ma Livorno e Padova mi offrono prezzi diversi del 25%.

Poi ripeto: tutti cortesi ed efficienti, ma alcuni un po' levantini .

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 12:09

Non è vero che nelle reti in franchising ogni franchisee sia libero di agire come vuole, dipende dagli accordi con il franchisor.

In generale no, ma in questo caso particolare sì.

Ma se compro online con consegna in un negozio piuttosto che in altro il prezzo non cambia.

E grazie, Graziella e grazie al ca... MrGreen in quel caso è niente più che un punto di ritiro.

Con RCE se interagisco online ottengo quotazioni differenti a seconda del negozio che seleziono, il che è ridicolo visto che posso anche spedire il materiale.

Io invece non lo trovo ridicolo per quanto detto nel messaggio precedente.

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 12:14

Rimane il fatto che ho deciso di vendere la mia attrezzatura a MPB. MrGreen

avatarsupporter
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 12:55

Non lo so.. e anche io sono colpevole.. almeno in parte..

Quando non trovo qualcosa in negozio lo prendo online...
Ma probabilmente non facciamo Bene.. almeno all'economia nazionale.. oltre a non avere i vantaggi già citati..
Forse sarebbe ora di cambiare registro.. almeno chi pensa anche al futuro della nostra razza.. perché via di questo passo diventerà sempre più dura..
Anche perché la vendita online è sempre più gestita dall'intelligenza artificiale e quei pochi posti di lavoro che aveva fornito , rispetto al l'economia territoriale, ora se li mangia alla velocità della Luce... purtroppo !

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:04

non facciamo Bene.. almeno all'economia nazionale

L'economia nazionale la rimettiamo in sesto se ricominciamo a produrre cose, non a commerciarle , o peggio ancora a servire i turisti.

Il commercio offline è morto o moribondo, non ha senso cercare di salvarlo. E poi è inefficiente e retrogrado, perché salvarlo?

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:22

o peggio ancora a servire i turisti.


il turismo è infatti l'economia dei poveri: quando un territorio non è in grado di costruire o produrre più nulla di valido, allora "vende" quello che per puro c.lo si è trovato sotto i piedi. O la natura, o quello che gli avi hanno costruito e che per mera fortuna ora è ancora disponibile.

che è poi la situazione di 3/4 di italia, in effetti.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2025 ore 13:36

L'economia nazionale la rimettiamo in sesto se ricominciamo a produrre cose, non a commerciarle , o peggio ancora a servire i turisti.

L'economia nazionale non la sistemeremo mai fino a quando il 25% delle persone paga il 75% delle tasse.


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