| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:02
“ Uso una vecchia versione di Lumenzia in Photoshop. „ Ok e questo quindi seconde te sarebbe un perfetto bianco e nero, almeno ora si può capire anche il gusto personale. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:14
Il senescente è Ansel Adams e dietro le sue spalle, una sua foto, Moonrise, post prodotta in camera oscura. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:28
Ok quindi secondo te è perfetto perchè lo ha fatto Adams, se fosse stato Don Mcullin o di Salgadonon sarebbe stato perfetto. Capito grazie.Questo per dire che si sono molti modi per sviluppare il nero e tutti a loro modo sono belli. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:31
Di cosa stai parlando? Era un esempio di Burn e Dodge fatto in camera oscura. Tutto qui. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:34
pensavo fosse un esempio di cosa intendessi tu per sviluppo "corretto" del b/n |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:37
Ho sempre utilizzato silver efex della Nik collection. Credo sia il miglior software per realizzare un buon bn |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:45
Se la scena è giusta potrebbe bastare la conversione in macchina. Il più delle volte ,almeno secondo me e quasi inevitabile la PP per avere risultati decenti. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 19:52
“ pensavo fosse un esempio di cosa intendessi tu per sviluppo "corretto" del b/n „ Credo che il senso di quella foto fosse proprio il contrario, cioè mostrare che non esiste un b/n "corretto". Lì ci sono due stampe realizzate in periodi diversi con una resa finale molto diversa: "different performances of the same score", come diceva Ansel Adams. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 20:06
Ovviamente una PP dal Raw è sempre meglio di quella in camera, metodi c'è ne sono molti e bisogna pure saperci fare: a tal scopo mi sono creato su Silkypix, Affinity Photo, e DPP4 dei profili (ricette) capaci di ottimizzare molte situazioni e in breve da pc la PP e abbastanza facile pur soggetta a regolazioni fini. Se però l'esigenza è quella di non perdere tempo sul pc, avere file belle pronti da scaricare per consegna veloce, o concettualmente lasciare alla fotocamera il ruolo di elaborazione sarebbe utile caricare in macchina dei profili adatti alle scene più comuni. Per i corpi canon mi sono fatto tre profili in B&N (picture style) che caricati in macchina producono dei Jpg B&W belli tosti assai diversi da quelli di fabbrica . . senza la pretesa che possano adattarsi al 100% delle scene. dipende quindi anche dalla possibilità di personalizzazione delle fotocamere. Fuji e Canon sono ottime in tal senso. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 20:10
“ Credo che il senso di quella foto fosse proprio il contrario, cioè mostrare che non esiste un b/n "corretto". Lì ci sono due stampe realizzate in periodi diversi con una resa finale molto diversa: "different performances of the same score", come diceva Ansel Adams. „ Allora sarebbe stato meglio dirlo chiaramente del tipo:", guardate le due immagini dietro come sono diverse", postata così e scrivere come è stato scritto può essere tutto fraintendibile. Comunque per non cadere in possibili polemiche, qualunque sw va bene per il b/n purchè si possa ottenere quello che il singolo sta cercando, per alcuni andranno bene anche le simulazioni di fuji on camera aggiungendo grana ecc.ecc. altri vorranno usare ps altri la nik collection, altri ancora gimp...ecc.ecc. visto che ci sono mille e mila modi di ottenere un'immagine b/n |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 20:30
“ Allora sarebbe stato meglio dirlo chiaramenteMrGreen „ Oh, che io l'avessi inteso così non vuol dire poi che fosse l'interpretazione corretta... In effetti ho visto adesso che il nome del file, che prima mi era sfuggito, indica che in realtà si tratta di una stampa diretta (a sinistra) e di quella finale (a destra). Non è però che il concetto cambi molto, per la verità, dato che le stampe vintage di "Moonrise" hanno appunto il cielo molto più chiaro e leggibile rispetto a quelle successive. Per esempio: www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/50-masterworks-to-celebrate-50-ye . Discorso analogo per altre celebri fotografie di Adams, per esempio "Monolith" di cui egli stesso parla qui: archive.org/details/MasterPhotographers/04AnselAdams.mkv (14:26). |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 22:02
Messo da parte Adams ah, parlando di esempi di bianco e nero senza alcuna pretesa fatti al volo: (Viste da smartphone non sembrano così diverse) Raw aperto in Adobe camera raw senza post. Look bocciato! postimg.cc/FfpFXfhm
 Elaborata in Resolve+Photoshop. Va già meglio! postimg.cc/0zp2ZW3H
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| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 0:08
Mah, io credo che la postproduzione debba semplicemente essere coerente con l'intento dell'autore. Non esistono quindi, a mio avviso, posproduzioni "sbagliate", così come non esistono inquadrature "sbagliate" o esposizioni "sbagliate". |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 1:17
Ci sono svariati metodi di conversione in bianco e nero che sono descritti bene in rete: il metodo Gorman Holbert, Russel Brown, Miscelatore canali che trovo molto valido, Tinta unita. Trovo anche molto veloce e valido Silver Efex di Nik Collection, quello da evitare è la semplice desaturazione con la quale le foto risultano piatte e senza contrasto. |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 8:01
Qualche anno fa, su www.nadir.it, è stato pubblicato un articolo sulla questione, dovrebbe essere ancora disponibile. Sostanzialmente l'autore si concentrava di più sulla questione "tecnica", intesa come correttezza tecnica della conversione on camera (quindi conservazione dei dettagli e cose simili). La conclusione era che le conversioni delle fotocamere avevano raggiunto una qualità più che sufficiente per poter scattare in bianconero direttamente, senza passare dalla conversione a posteriori. In quel periodo non erano ancora diffusi profili colore, artifici per imitare pellicole, ecc... si parlava ancora di Jpeg out of camera in maniera molto generica. Questo vuol dire che, avendo un risultato in mente, se è tecnicamente possibile ottenerlo direttamente in fase di scatto, non c'è bisogno di preoccuparsi di problemi introdotti dalla fotocamera. Se, invece, per avere il risultato che si desidera, c'è necessità di bruciature, mascherature, ecc, esse vanno effettuate in camera chiara. Naturalmente non esiste una postproduzione "corretta" per il gusto, quella va fatta comunque a posteriori perché è qualcosa di troppo personale, però, con un minimo di impegno a monte, ci si può risparmiare tanto lavoro al computer dopo. |
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