| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 15:49
Ho capito. Grazie |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 16:46
“ Quindi la quota pagata in un certo modo mi è stata rimborsata al momento della sottoscrizione. „ quindi ricadi nel caso in cui il prodotto sei tu...infatti, la coop usa la tua classificazione di "socio" per fare massa sociale. non sono gli unici, ovviamente, nel senso che anche tutte le "associazioni" fanno allo stesso modo. Perchè molti bandi e finanziamenti richiedono spesso un numero minimo di soci per potervi accedere, oppure si guadagnano posti in classifica. Sta di fatto che si conferma che nessuno regala nulla per nulla. |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 17:25
Lo disse a suo tempo anche Marco Camisani Calzolari.che si occupa di mondo digitale e comunicazione strategica. "Nessuno regala nulla per nulla". |
| inviato il 13 Ottobre 2025 ore 11:19
Le carte dei supermercati hanno lo scopo di associare una persona reale a dei dati che comunque hanno per ogni scontrino che emettono: prodotti venduti, spesa totale, spesa per prodotto medio, tipo di pagamento, etc. Già questi sono dati che ovviamente tracciano e sono molto utili ma anonimi, lo step successivo è tentarci con delle carte più o meno convenienti con sconti, coupon, iniziative, etc per avere il dato completo. La persona da associare a quegli scontrini: sesso, età, provenienza, cellulare, residenza. Sapranno benissimo quanti scontrini faremo al mese, quanto spenderemo al mese, ogni quanto torniamo, se acquistiamo solo prodotti in sconto, etc per poi sapere con il tempo anche le nostre abitudini di consumo, budget mensile, se siamo tentati da certi sconti a tornare, etc. Se poi col tempo tutti questi dati saranno anche digeriti da un'ai allora il cerchio è chiuso. Tecnicamente poi con l'email e una visita al sito ti possono "seguire" con pubblicità ipermirate su social (per lo più facebook/instagram/youtube) e siti web vari (tutti i siti che aderiscono la programma pubblicitario di google adsense). |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 0:13
Ho letto un po' di imprecisioni, ed essendomi occupato per anni di profilazione della clientela (anche per grandi catene di supermercati) provo a chiarire qualche punto: 1. Ogni azienda deve richiedere il consenso all'utilizzo dei dati del cliente per specifiche attività, tra le quali l'invio di comunicazioni commerciali e - soprattutto - la profilazione. Se volete rendere del tutto inutili i vostri dati, negate il consenso alla profilazione, è l'unico motivo per il quale vengono raccolti. 2. Se è vero che nel caso di "una nota catena della GDO in forma cooperativa" non si partecipa al programma di fidelizzazione ma si diventa soci della cooperativa, in pratica cambia pochissimo. L'unica cosa sulla quale potete contare è che quell'azienda è del tutto incapace di usare i vostri dati per il marketing, al contrario della sua acerrima nemica il cui nome inizia con una "esse" allungata. 3. Quelli bravi i vostri dati li sanno usare bene, ma in Italia sono solo uno o due, e in pratica finiscono per usarli molto meno di quanto potrebbero. Vi faccio un esempio: già vent'anni fa partecipai ad un progetto di una catena francese che era in grado di capire se un cliente abituale acquistava solitamente qualcosa presso un altro esercizio. Ad esempio, io posso fare il grosso della spesa in quel supermercato ma comprare il prosciutto nel negozio sotto casa perché sono convinto che sia migliore. Sapendo questo, il supermercato può farmi uno sconto personalizzato per il prosciutto, in modo da indurmi a provare quello che vendono loro. Lo sconto viene emesso insieme allo scontrino della spesa, ed è utilizzabile alla spesa successiva. Il problema è che gestire un sistema così sofisticato costa moltissimo, sia in termini di sistemi informativi, sia di addestramento del personale. Inoltre, se il cliente successivo in coda alla cassa si rende conto che io sto ricevendo uno sconto che lui non può avere, si può indispettire. Vabbè, poi ci sono decine di altre tecniche usate da supermercati e centri commerciali per indurvi a spendere e a comprare determinati articoli, che sono molto interessanti e talvolta divertenti. Sappiate solo che NULLA è casuale, siete delle cavie in un laboratorio ogni volta che entrate in un supermercato. |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 15:53
L'esempio più calzante a proposito di "nessuno ti regala niente" è dato da whatsapp che per funzionare periodicamente richiede l'aggiornamento però il tuo telefonino non supporta l'ultima versione e per continuare a usare whatsapp devi comprare un nuovo telefonino. |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 15:57
i soldi del telefono non vanno a WA che è gratuito... |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 15:58
Quello non centra nulla. Sono uno sviluppatore e quando rilascio un programma ci sono dei prerequisiti, capita per varie ragioni di richiedere versioni aggiornate dei browser per esempio e questo non per obbligare a installare qualcosa, ma a volte non ha senso mantenere una retrocompatibilità che è solo inutile. Detto questo mia madre ha un telefono vecchiotto eppure whatsapp funziona benissimo |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:14
“ centra „ "c'entra", ti prego Matteo. |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:18
non farei delle pippe per l'errore, spesso scrivo con il telefono a volte camminando e nè vedrai vari, non nè fare una questione |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:35
Scusami, ma è una cosa che mi fa accapponare la pelle, non resisto. So bene che in generale non sei certo uno che incappa in questi errori. |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:36
No ci incappo ma perché sono distratto Mi cospargo volentieri il capo di cenere e faccio mea culpa |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:42
Amici come prima? |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:49
Ovviamente |
| inviato il 15 Ottobre 2025 ore 16:50
“ Vabbè, poi ci sono decine di altre tecniche usate da supermercati e centri commerciali per indurvi a spendere e a comprare determinati articoli, che sono molto interessanti e talvolta divertenti. Sappiate solo che NULLA è casuale, siete delle cavie in un laboratorio ogni volta che entrate in un supermercato. „ beh, ce ne potresti parlare. o, alla Matteo, c'è nè potresti parlare (per farsi una risata, sia inteso ) |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 255000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |