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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 2:56
I vantaggi delle Reflex erano superiori, altrimenti non sarebbero diventati gli apparecchi dominanti, però le Telemetro conservano alcune caratteristiche (i vantaggi veri e propri si sono ormai persi con le macchine moderne) peculiari, però bisogna trovarcisi bene e molti non ci si trovano. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 6:20
Costruire macchine a telemetro costringerebbe il produttore a tenere prezzi molto alti perché non sarebbe possibile sfruttare l'economia di scala realizzabile con macchine basate in modo pesante sull'elettronica appetibili ad una più ampia platea di possibili acquirenti. Infatti c'è quasi solo Leica che soddisfa già la domanda. Detto questo, mi sembra che esista una brutta copia della Leica M di origine francese che costa poco di più di una Leica originale usata di pari fascia. A questa preferirei di sicuro la Leica usata. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 7:17
“ ...però bisogna trovarcisi bene e molti non ci si trovano. „ Vero, ma più che col telemetro non si trovano con la maf manuale magari perchè prediligono le foto dinamiche. Chi fotografa con Leica M è per la qualità delle ottiche e perchè predilige paesaggi e reportage. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 8:38
Ciao a tutti. @Thinner5 Rispetto al fascino del telemetro ed alle alternative sono d'accordo con te, oggi non ci sono alternative. Secondo me però alcuni produttori stanno cercando di occupare la nicchia che era di Leica, o meglio quel modo di fotografare: l'utilizzo di Leica M era tipicamente con un obiettivo fisso (35 o 50) per avere la massima portabilità e mi sembra che oggi alcuni prodotti in commercio tentino di replicare quel modo di fare foto. Mirino laterale e obiettivo fisso (o dedicato per la massima portabilità): - Fuji x100 - Sony RX - la nuova Panasonic che esce con l'obiettivo da 26mm solo con messa a fuoco manuale a F8 (mi sembra proprio a replicare la tecnica dello scatto in iperfocale ma potrei sbagliare) - Leica Q (e grazie). @Giovanni Leoni e Novebis La Plaubel 6x7 non l'ho mai vista a meno quattromila caffè. Penso sia un oggetto mitico/leggendario. @Thinner5 - sulla bolla speculativa Assolutamente d'accordo. Le Nikon F, F2, F3 e FM sono nel pieno di una bolla. Fino a un anno fa le vendevano in negozio con la garanzia a 2 soldi. In bolla speculativa da sempre ci sono le medio con mirino laterale o comunque i modelli trasportabili (le Fuji 6x4.5, 6x7, 7x8 e 6x9, mamiya 7, la Plaubel 67). Invece le biottiche e le Hasselblad V hanno valutazioni corrette a mio avviso (e guarda caso trasportarle è scomodo). È un parere personale quello espresso, ovviamente |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 8:51
Se anche Leica sta pensando a una M con mirino elettronico, mi sa che il telemetro si può considerare andato ormai |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 8:59
“ Secondo me perché la stragrande maggioranza di chi vuole una Leica M compra una Leica "vera" „ +1. Inoltre, progettare e costruire un telemetro preciso e robusto ha dei costi notevoli, soprattutto oggi. Leica ha fatto lo sforzo nel 1954 ed ancora oggi vive di rendita su quel progetto. Gli altri si son buttati sulle reflex. Lodevole eccezione Konica Hexar. Infine, last but not least, credo che la stessa Leica prima o poi passerà ad un sistema di visione elettronico, o quantomeno lo affiancherà alle future M12 o che so io. Ho avuto ed usato Leica a telemetro dal 1992: M4, M4p, M6, M8, M9 ed M10. Affascinanti, ma oggi - se non è solo per il piacere di averle - è molto meglio usare la serie Q, che infatti ha proposto di recente un modello con ottica standard, che si aggiunge alla grandangolare. Per me sono sufficienti. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 9:04
“ l'utilizzo di Leica M era tipicamente con un obiettivo fisso (35 o 50) per avere la massima portabilità „ 1) Non ne parlerei al passato, le si usano tuttora con grande soddisfazione 2) l'ottica fissa non era funzionale alla portabilità, ma al fatto che con il telemetro ci sono cornicette predefinite 28-35-50-75-90-135 ed uno zoom non sarebbe impiegabile, salvo che con il mirino elettronico esterno, ma a quel punto... |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 9:21
@Giallo63 Certo, ma penso che si usi portare 1 solo obiettivo. Esco col 35, per dire. Oggi a parte gli zoom chi fotografa si porta dietro 2 o 3 obiettivi. C'ho questa idea, forse per i costi degli obiettivi Leica? |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 9:30
Di solito si portano 2-3 obiettivi. Io usavo 21-35 e 90, oppure 28 e 50. Non ha senso acquistare un apparecchio ad ottiche intercambiabili e poi usare solo un obiettivo. Che le ottiche Leica costano lo si sa nel momento in cui si acquista Leica: magari si comincia con un obiettivo, ma tendenzialmente si "progetta" un passaggio ad un sistema, non ad un'ottica e basta. Altrimenti le alternative (analogiche e digitali) ci sono. Ci sarà sempre un'ottica "preferita", che di regola nel sistema M per molti (non per me) coincide con il 35mm, ma la possibilità di cambiarla è una caratteristica essenziale di quel sistema. Sperimentata l'efficacia del crop consentito dal sensore della Q3, e dato che le mie ottiche d'uso più frequente erano la coppia 28 e 50mm, ho deciso di passare alle due Q3 (28 e 43) che infatti utilizzo il più delle volte senza "crop", salvo appunto, all'occorrenza, ricavare l'angolo di campo del 35 dal 28 o quello del 75 o 90 dal 43, mantenendo nel file finale una risoluzione assai più che sufficiente per ogni esigenza. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 9:48
Sto fatto del crop da delle possibilità incredibili, e in futuro saranno sempre maggiori |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 11:19
Beh, hanno inventato l'acqua calda: le primissime compatte digitali s'erano inventate lo "zoom digitale" che altro non è che un ritaglio dell'immagine. All'epoca faceva pena, ottiche economiche e sensori da pochi mpxl. Ma se l'ottica è un Summilux od un Apo Summicron ed il sensore è FF da 60 mpxl, beh, allora il giochino, entro certi limiti, funziona. |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 15:09
@Jean. "La Plaubel 6x7 non l'ho mai vista a meno quattromila caffè. Penso sia un oggetto mitico/leggendario." D'ACCORDO! "In bolla speculativa da sempre ci sono le medio con mirino laterale o comunque i modelli trasportabili (le Fuji 6x4.5, 6x7, 7x8 e 6x9, mamiya 7, la Plaubel 67)." Possiedo tuttora un paio di Fuji 4,5 X 6 (la "wide" e la "normale"), e la Mam. 7; in passato ho pure avuto un paio di Fuji "Texas Leica", come le chiamavano! Erano eccellenti; il problema è che, costruite con i materiali dell'epoca, erano pesantISSIME: bauletto, macchina, grandangolo e normale (mai trovato il 180!) mi "segavano" (letteralmente) la spalla! La Mam. 7, invece, grazie ai materiali più moderni era ..."il Nirvana"! Quanto alle Hassy (ne ho 5!), invece, ora ne dico una per la quale so di rischiare il linciaggio: fantastiche con l'utilizzo del flash (sala di posa, e/o cerimonie con l'ausilio, appunto, del flash -matrimoni, ad esempio-); "una bella bega" con la luce ambiente (causa micro-mosso da specchio, anzi, "specchiera") ... attenzione, però: NON ho scritto "INUSABILE"!!! Ciao. GL |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 16:14
Effettivamente la portabilità contribuisce non poco nella tenuta del valore, sia dei corpi che delle ottiche; se ci si fa caso, le lenti vintage più valutate sono generalmente (salvo alcune eccezioni) fissi (non zoom che pure se di qualità si svalutano tantissimo) non troppo lunghi (massimo 135mm), specie se luminosi o con rese particolari (100mm Trioplan) e compatte di qualità (Contax T, Leica Minilux, Fujifilm X100, Ricoh GR, Plaubel Makina ecc.). |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 16:45
@Giovanni Leoni Quando presi la hasselblad la feci vedere ad un mio amico che aveva smesso di scattare. Disse... bella, ma io ste cose le ho sempre viste o su un cavalletto o col flash attaccato... A luce naturale è anche per me una sfida impegnativa |
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inviato il 10 Ottobre 2025 ore 17:20
Condivido tutto Thinner, ma non definirei la Plaubel Makina 67 propriamente una "compatta"! Tutt'al più, una macchina priva di intercambiabilità dell'ottica! Ciao. GL |
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