| inviato il 11 Settembre 2025 ore 13:36
ATTENZIONE! per mia esperienza: SE il vetrino si interpone tra pellicola ed obiettivo (per dare un'idea: nel caso della digitalizzazione di dia intelaiate con antinewton) i vetrini antinewton hanno un effetto 'flou' sul duplicato del negativo/positivo in quel caso servono vetrini completamente trasparenti. Sulla metododologia, rimando ai numerosi 3D sull'argomento nei quali sono intervenuto. Dico solo: NESSUN COMPROMESSO Il sistema pellicola/lente/fotocamera deve essere assolutamente solidale e rigido e deve garantire l'assoluta planarità tra pellicola e sensore. Assoluta, NON -solo- massima. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 14:08
Anche io ho delle perplessità sull'utilizzo di vetri, antinewton o normali che siano. Meglio evitare ulteriori interfacce tra obiettivo e pellicola. Quest'ultima è sufficiente tenerla a distanza dalla superficie luminosa. Per i problemi di planareità è sufficiente mantenere il diaframma chiuso, a F16 un buon obiettivo macro non dovrebbe dare problemi di diffrazione. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 14:11
“ non ho ben capito cosa metti dopo il flash per diffondere la luce „ Allora, devo dire che uso diversi sistemi. Perche' tiro su lastre in vetro e pellicole. per cui gli accrocchi cambiano a seconda di cosa devo tirare su. Per quanto riguarda negativi e diapositive, l'accrocco e' una colonna recuperata da un vecchio durst 609 modificata con una slitta micrometrica che riceve la fotocamera piazzata al posto dell'ingranditore. La colonna e' montata in orizzontale (come fosse il trave centrale di un banco ottico). di fronte all'obiettivo ho montato il pressapellicola del durst 609 a cui son stati sostituiti i vetri originali (semplici vetri molati) con due vetri leggermente acidati antinewton. Il pressapellicola ha gia le guide di scorrimento per la pellicola 35 mm e 120. Ha le leve di blocco e sblocco e, sopratutto ha il marginatore per regolare le dimensioni della finestrella. Tra obiettivo e marginatore ho messo un soffietto fotografico di recupero per eliminare riflessioni e luci parassite. Per quanto riguarda la sorgente di luce e' una scatola di legno per vino, in cui ho inserito un piccolo flash e due telaini in serie di gelatina diffusore della rosco della serie tough silk Incollata con nastro nero su un telaio di plastica. Il posizionamento dei due telaini (che danno una caduta di circa due stop) non e' critico mentre la distanza tra flash e primo telaino e' bene sia la piu alta possibile. Punto veramente critico e' il perfetto allineamento del pressapellicola con la lente frontale. Bisogna lavorare con squadrette da meccanica e fissare tutto in modo solido facendo in modo che tutto sia ben allineato. Bisogna curare che non ci siano fughe di luce e poi si prova a scattare senza negativo. COn il contagocce in PS si fanno le misure su tutto il jpg verificando che che la luce sia uniforme ovunque. Intensita' e colore. Se si riscontrano differenze si agisce regolando la posizione dei diffusori. A quel punto si monta una pellicola target fatta come una mira ottica. Sulla quale si allinea e si mette a fuoco in manuale la fotocamera. E si e' pronti a lavorare. La pellicola target e' semplicemente uno scatto fatto con cura di un foglio stampato su stampante fotografica inkjet in formato A3 con su disegnate le mire ottiche necessarie per controllare le geometrie e ben sviluppato. (Io avevo fatto diverse mire DWG e le ho fatte sviluppare su pellicola 6x6 in fotolito ) P.S. Il pressapellicola del durst 609 puo' lavorare con la coppia di vetri o anche solo premendo la pellicola contro il vetro posteriore. Ho riscontrato risultati diversi, a seconda delle pellicole. A volte e' meglio la pellicola pressata tra i due vetrini, in altri casi ho preferito togliere il vetrino superiore. Si' sono d'accordo. La precisione di allineamento e' fondamentale e la si ottiene appunto regolando tutto con una pellicola campione e osservando il risultato su un monitor in tethering alla fotocamera. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 14:46
grazie degli interventi, soprattutto quello di Salt :) |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 15:55
“ @Lipz hai mai proiettato dia? Altrimenti tutto il discorso diaproiettore non lo segui. Se le dia intelaiate e proiettate non erano piane abbastanza al solito f/2.8 non te ne sei mai accorto?;-) „ Pensa, ripensa, e ri-ripensa sono arrivato a una conclusione: Non ho capito Ma siccome presumo che tu non abbia capito il mio post iniziale o - piu facilmente - mi sia spiegato male io allora: Ho usato uno scanner proiettore reflecta per scansionare le dia, certo che erano piane, montate nel loro telaietto! Quello che volevo dire, se si trovassero ancora i telaietti scomponibili, per ritagliare il negativo e farlo diventare una dia, ora che finisco di scansionare tutti i negativi l'evoluzione avrà fatto ritornare i dinosauri. Mi è venuto in mente che ho due proiettori per dia, si puo usare come fonte luminosa? MAh forse meglio il tablet almeno è una superfice piana |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 16:08
Il proiettore è il best ma dietro al negativo deve esserci un vetro opalino |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 16:09
Per scansioni che utilizzo come archivio digitale senza particolari pretese mi sono dotato di uno scanner simile a questo www.aliexpress.com/p/tesla-landing/index.html?scenario=c_ppc_item_brid Per un utilizzo più qualitativo procedo di riproduzione fotografica utilizzando le maschere in dotazione allo scanner per la planarità dei negativi. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 16:49
Ho trovato le maschere su ali, ora cerco una fonte di luce, ma prima voglio provare il tablet |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 17:14
Le lucette della ulanzi vanno bene e costano molto poco |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 17:38
@Lipz visto che hai due diaproiettori, togli l'obiettivo a uno, poi ti procuri una minuscola alogena da 50W che non costa quasi niente su Amazon. Hai anche bisogno di un vetrino opalino 5x5 cm, posso regalartene due se vuoi. Sfrutti il condensatore originale del proiettore. Il vantaggio è caricare anche 50 telaietti e scandirli in un'ora. Per farlo hai bisogno di questo accessorio HAMA usato, senza la cosa è meno rapida e pratica:
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| inviato il 11 Settembre 2025 ore 17:41
grazie molto bello, ma come detto, non posso mettermi a ritagliare i negativi e inserirli nei telaietti, sono troppissimi |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 17:54
@Lipz infili la striscia dal basso, più in alto c'è la taglierina, hai la lente retroilluminata per cui vedi con precisione dove tagli. La striscia entra direttamente nella fessura del telaietto in plastica, non tocchi niente con le dita, il negativo viene tagliato perfettamente a filo. Sia chiaro che non sto tentando di venderti niente. Se hai tanti colorneg questo è senz'altro il metodo più rapido. I telaietti tutti uguali assicurano una certa costanza della messa a fuoco che puoi anche regolare ogni volta a mano dal macro. Avevo usato un Nikkor 60 mm e un Tamron 90 mm, poi ho perso interesse in tutto questo, ho troppe dia e troppi colorneg! |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 19:22
@perazzetta ma quello che proponi cos'ha che non va ? Risoluzione troppo bassa ? |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 21:30
in pratica sono vetri fatti apposta per mantenere in piano la pellicola senza produrre gli anelli di newton. ******************************************** I vetri AN in genere sono leggermente satinati, e se lo sono inserire il negativo in mezzo a due vetri del genere è un rimedio peggiore del male. |
| inviato il 11 Settembre 2025 ore 21:32
D : "Fotografare i negativi" R : "Buona fortuna" ******************************************** |
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