| inviato il 02 Settembre 2025 ore 11:38
“ la giustificazione per comprare la fotocamera nuova „ A me non ha dato quell'impressione, direi piuttosto che, riaffacciandosi nel settore, ha visto che oggi le mirrorless vanno per la maggiore, che le reflex andranno a sparire, ecc... e si starà domandando se non rischi di ritrovarsi un attrezzo vetusto o sorpassato fra le mani. |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 11:40
Ma è già vetusto e sorpassato. Ma il concetto non è quello. Il concetto è che se ne è soddisfatto e la fotocamera è adeguata, il cambio è solo uno sfizio Poi, sia chiaro, il cambio per sfizio e soddisfazione personale ci sta anche, nessuno lo critica |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 13:03
E una volta che le reflex saranno sparite e si trova un mezzo vetusto e sorpassato tra le mani ma perfettamente funzionante e soddisfacente , che succede ? Che le foto vengono vintage - b/n - virate seppia ? |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 14:34
Io cerco sempre, per quanto possibile di essere pragmatico ed oggettivo. Prima osservazione. Sono amante della fotografia (e quindi solo della fotografia intesa come scattare, fotografare, produrre immagini fotografiche) oppure anche delle tecnologia? Sono anche in parte un tecnologo? Questa domanda e' secondo me fondamentale. Io personalmente amo la fotografia ma sono anche un tecnologo. Se volessi solo fotografare continuerei ad utilizzare la mia Nikon FM del 1977 che posseggo ancora e che funziona ancora ed utilizzerei pellicola Velvia, oppure Kodachrome, o al limite Ilford in Bianco e nero (se esiste ancora, non ne sono piu' informato). Stamperei con l'ingranditore su carta, e proietterei le mie diapositive su uno schermo. Essendo anche un tecnologo, dentro di me, una delle spinte preponderanti che mi hanno spinto nel tempo a passare al digitale, non e' stata solo la fotografia, ma e' stato il mio interesse per la tecnologica. Volevo provare il digitale, e sono passato prima a D70, poi a D200, a D800. A un certo punto sono passato a Mirrorless. Ora ho Mirrorless Nikon Z sia apsc che Full Frame. Seconda osservazione. Cosa mi ha spinto ad un certo punto mollare le reflex digitali e passare alle mirrorless? L'amore per la fotografia? La necessità di qualcosa di piu' moderno? Mode varie, considerazioni varie? No. Assolutamente no. Da un lato la mia curiosità tecnologica. Sono curioso, per me la passione tecnologica mi ha spesso spinto a voler provare nuovi strumenti fotografici, nella fattispecie oggi le Mirrorless, domani vedremo. Ultima osservazione. Il pragmatismo. Intendo dire che a un certo punto, spinto dalla curiosità tecnologica, mi sono scontrato contro dei problemi banalissimi. Volevo fare revisionare totalmente sia la mia D200 che la D800. Ne ho parlato in Nital e mi hanno detto che al piu' avrebbero potuto farmi una revisione, ma qualora ci fosse stata la necessità di sostituire dei componenti, non sarebbe stato piu' possibile farlo. (Ovvio che forse si potevano trovare riparatori non ufficiali, sfruttare componenti usati, vecchi modelli da cui recuperare le parti necessarie, ma a me non interessava). Visto che le mie reflex funzionavano ancora, ho preferito venderli as-is, realizzando il realizzabile ed utilizzandolo per finanziare l'acquisto delle mirrorless. Questo per dire, che NON esiste la soluzione migliore, ideale, ma una serie di valutazioni e di scelte che possono differire sicuramente da soggetto a soggetto, da utilizzatore ad utilizzatore. L'importante e' chiarire a se' stessi le proprie necessità (per chi ha esigenze professionali, o pseudo-professionali o artistiche o che comunque possano spingere verso certe scelte), oppure basarsi sui propri desideri, le proprie passioni, i propri interessi tecnologici, la voglia di sperimentare mezzi nuovi (non sempre necessari per chi li compra). Giusto? Sbagliato? Dipende dalle preferenze di ciascuno di noi. Quello che non condivido in generale, e' il pensare che cambiando un mezzo fotografico, torni la passione per la fotografia (nel senso di scattare foto), migliorino le proprie (magari scarse) capacità. Semplicemente si aggiornano i propri strumenti. Nel caso professionale (inteso per produrre fotografie vendibili e per soddisfare piu' clienti), bisogna valutare il tipo ed il genere di fotografia che si pratica e valutare pro e contro per quel genere, valutando cosa serva realmente. Nel caso amatoriale, bisogna farsi un esame di coscienza e capire dove la passione ci voglia portare. Essendo in tal caso un hobby, e' inutile fare discorsi di cosa sia meglio per me (visto che scatto liberamente e senza particolari impegni fotografici), ma piuttosto capire cosa mi interessi di piu' ed in tal caso valutare la soluzione migliore che ci soddisfi, non pensando pero' che con la nuova fotocamera divento improvvisamente un bravo fotografo. |
| inviato il 02 Settembre 2025 ore 22:47
Personalmente, amo la fotografia, e NON la TECNOfotografia. Ciò doverosamente premesso NON mi sono MAI chiesto se "avesse senso", o no, comprare una certa fotocamera. Mi chiedo piuttosto se l'attrezzatura di cui dispongo corrisponde, o no, ai miei desiderata/alle mie necessità. Ho sempre, peraltro, dato priorità all'acquisto delle ottiche! GL P.S.:"fortunatamente" i miei desiderata/le mie necessità sono estremamente "basici", e le fotocamere, a differenza degli yougurt, NON scadono! |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 1:12
Grazie a tutti delle risposte, è un piacere leggervi! condivido molti pensieri, altri meno ma non starò qui a menzionare tutti ma più a rispondere in maniera generica. Non mi reputo un fotografo scarso perché comunque scatto da 15 anni e non ho mai fatto un corso di fotografia perché, soprattutto nei primi periodi, stavo da mattina a sera a studiare. La motivazione che mi ha portato ad abbandonare (che poi abbandonare è un parolone, non si abbandona mai) la fotografia 5 anni fa è molto semplice. Il mio tipo di fotografia dipende da ciò che la natura mi offre quella giornata. Ricordo ancora che non vedevo l'ora che arrivasse la fine della settimana così che venisse il sabato e la sveglia era alle 3:45, il sella alla mia bicicletta + innumerevoli treni per raggiungere la palude o l'oasi preferita alle 7. Girare tutta la mattina, sperare di trovare qualcosa di interessante, a volte anche mimetizzandomi nella natura per ore ad aspettare o meglio sperare che un martin pescatore si posasse su quel ramo che avevo studiato come un possibile habitat nei mesi precedenti. Ho capito quindi che più che la tecnica fotografica, quello che contava di più era una conoscenza ornitologica; un ambiente che purtroppo non sono mai riuscito a studiare a pieno perché abitavo in mezzo a cemento e gente. Poi è arrivato il covid, il trasferimento in una città abitando da solo e sono giustamente sopraggiunte le responsabilità. Com'è tornata la voglia fotografica? La società di oggi. Tutto questo mondo tecnologico, intelligenza artificiale... posso aprire un generatore di immagini e farmi creare la mia "foto del miei sogni" in 1 secondo. Questa cosa mi ha fatto riflettere perché non provavo niente, il profumo della natura, la fatica di raggiungere il luogo e quella immensa soddisfazione di vedere un bel gruccione od una libellula su un ramo e dire: "quel giorno io ero lì, veramente". Scusate se mi sono dilungato a raccontarvi, anche in maniera emotiva, questa storia ma credo sia doveroso potermi esprimere liberamente. Tornando alla questione, cito N.enrico, è esattamente così. Le mirrorless vanno per la maggiore ed ho paura che un bias emotivo, in questo caso la D500, mi ha accompagnato per mille avventure, non diventi appunto un limite alla scoperta/innovazione tecnologica (ammesso che esista davvero e non sia solo una speculazione per invogliarci ad aggiornarci sempre). Non so chi di voi è motociclista però la sensazione è la medesima. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 8:01
Vai tranquillo. La d500 non ti darà nessuna limitazione. E quando troverai veramente qualche fattore limitante, sarai il primo ad accorgetene |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 8:54
Mi ripeto : l'unica soluzione ai tuoi dubbi è prendere una ML in mano e provarla il più approfonditamente possibile , anche se , a mio modesto avviso , se scatta il feeling è più o meno immediato . In caso affermativo , la questione è risolta , con un però : anche se dovessi acquistare una ML , consiglierei caldamente , se possibile , di non disfarti della D500 che , anche se non per esperienza diretta , so essere un'ottima fotocamera e può affiancare una ipotetica ML , come avviene per moltissimi fotoamatori. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 9:20
“ in questo caso la D500, mi ha accompagnato per mille avventure, non diventi appunto un limite alla scoperta/innovazione tecnologica (ammesso che esista davvero e non sia solo una speculazione per invogliarci ad aggiornarci sempre). „ Se la D500 è per te un limite, allora che dovrei dire io della mia D200? |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 9:25
“ A volte infatti non scatto nemmeno ma mi godo il momento perché so che non tornerà. „ L'hai presa dal film questa frase? |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 9:35
Il legame emotivo che stabiliamo con gli oggetti in base alle esperienze che abbiamo fatto con essi non è mai da sottovalutare, io non riesco a vendere i miei sci rossi, dopo aver comprato un set up più leggero, proprio perchè sono gli sci con cui ho imparato davvero cosa sia lo sci alpinismo. E le mie prime macchine fotografiche le ho rivendute ad amici. Ci sono certe situazioni in cui le differenze tra le tecnologie di ieri e le tecnologie odierne sono trascurabili, una di queste è proprio il lato emotivo (si veda chi, come Paolo, scatta a pellicola). Io non mi farei crucci e andrei di nuovo in cerca dell'esperienza, che mi pare di capire dalle tue parole che conti più dell'output finale. Ma se proprio vuoi provare le novità puoi chiedere in prestito o noleggiare, no? Per quanto riguarda l'innovazione tecnologica posso garantirne una forte presenza, a volte è marketing e a volte è realtà tangibile... ma io uso un'ammiraglia e forse non fa tanto testo |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 10:14
Ci sono certe situazioni in cui le differenze tra le tecnologie di ieri e le tecnologie odierne sono trascurabili, una di queste è proprio il lato emotivo (si veda chi, come Paolo, scatta a pellicola). ******************************************** Un lato emotivo c'è sempre nel nostro agire cara Ardita e io, come credo che un po' tutti facciano, cerco di renderlo visibile nelle mie fotografie. La ricerca di un supporto invece di un altro, al contrario, è una scelta tecnica che si fa, in genere, valutando attentamente le offerte del mercato. Ed è nell'ottica di NON VOLERE ALCUN INTERVENTO a posteriori che ho scelto la pellicola... anzi la diapositiva. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 11:03
Sto invecchiando... sono già nostalgico a 30 anni, figuriamoci a 50 Mirk.o, di che film si tratta? chi viola il copyright delle mie frasi? |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 12:14
La tua frase è una parafrasi di quanto detto dal famoso fotografo impersonato da Sean Penn ne I Sogni segreti di Walter Mitty |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 14:26
“ La ricerca di un supporto invece di un altro, al contrario, è una scelta tecnica che si fa, in genere, valutando attentamente le offerte del mercato. „ Chiedo scusa, non volevo supporre nulla! Quello che intendevo è che molte persone scelgono la pellicola per nostalgia o per avere un po' di quelle vintage vibes che ora vanno di moda. Per me la pellicola è legata a un processo di lavoro diverso, rispetto al digitale, a un ragionamento più oculato e quindi a una concentrazione diversa che mi riconnette in qualche modo alla mia infanzia (emotività). Non pensavo che tu la scegliessi solo per questioni tecniche di non postproduzione |
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