| inviato il 28 Luglio 2025 ore 19:31
Molto interessante. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 19:38
“ Se scorri l'elenco nella discussione dei maestri del quadrato, cercando i link interni a Juzaphoto, avevo segnalato proprio io Andrea Maci, che ha fatto un lavoro eccellente sulla Puna argentina: www.juzaphoto.com/me.php?p=&pg=359015 „ Interessante, anche se manca un po' quell'atmosfera rarefatta od onorica che a me piace tanto. “ Stesso dicasi per Commissario71, sempre sulla Puna argentina. „ Le sue foto in b/n mi piacciono parecchio, grazie! “ Certo, poi, va detto che ci sono scenari che indubbiamente si prestano di più a questo tipo di rappresentazione. Sorriso „ Non per forza. Ho visto foto urbane che con la luce o gli agenti atmosferici giusti (per es. la nebbia) rendono suggestivi posti non spettacolari. Questa è una mia foto poco dopo l'alba un mattino d'inverno: www.instagram.com/p/DHSZmupI4rx/ |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 21:07
Dalle sue immagini è nata in me una strana idea: si possono fotografare paesaggi come se fossero ritratti? Per esempio, parlando di mera tecnica: - A tutta apertura, con obbiettivi molto luminosi. - Con esposizione spot invece che bilanciata. - Eventualmente con filtri black mist per diminuire il contrasto e aumentare la suspense onirica. Cosa ne pensate? ******************************************** Quello che ne penso io è molto semplice: tu, come me, come tutti anzi, sei libero di fotografare quello che vuoi come meglio ti aggrada. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 23:50
“…Un'auto è passata vicino, coi fari abbaglianti, e credevo mi avesse rovinato la scena. Invece...) ••••••••••••••••••••••••••••••• Illuminare (volutamente) uno scatto notturno con i fari dell'auto l'ho sempre trovata un'ottima idea. Più potenti di un normale flash e dall'effetto più controllabile. |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 6:22
1) "Cosa ne pensate?" Che è uno che lavora molto in fotoritocco, i suoi scatti li elabora molto in fotoritocco, e qualcuno gli è anche riuscito bene come grafica, ma lavora mediocremente come fotografo, io ci vedo molta banalità compositiva Io dico sempre che in Fotografia conta solo l'immagine finita, ed il come ci si arriva è irrilevante: lui fa le sue fotografie lavorando molto in fotorotocco, le atmosfere le crea in fotorotocco e su molte si vede, tanto è vero che ci ha scritto anche un libro (Creative Editing in Lightrooom) ma compositivamente, a mio personalissimo avviso, molte sono abbastanza banali. Il fatto poi che nei paesaggi si cerchi affannosamente la nitidezza, è una asserzione tua, solo tua, che io non condivido assolutamente. 2) "si possono fotografare paesaggi come se fossero ritratti?" Sì. Si modifica tutto in fotoritocco, anche lo sfocato e la profondità di campo, una fotografia scattata ad F5,6 la si puà rendere, senza nessun artefatto, come se fosse scattata ad F 2, nessuno si accorge di nulla. In pratica, tutto quello che si modifica oggi con la fotocamera, salvo la costanza di risoluzione nativa dell'immagine al variare dell'ingrandimento dell'immagine finita, ottenibile solo con la variazione della lunghezza focale dell'ottica (non ripetibile in fotoritocco), lo si può fare in fotoritocco. A questo aggiungi poi che le immagini si possono fare/correggere/complementare/rifinire cn le AI, ed ecco fatto il gioco. Detta in altre parole, tutte quelle immagini potrebbero benissimo essere fatte solo ed esclusivamente al PC, senza la fotocamera e l'ottica, con tutto il lavoro fatto da una AI creativa (= Firefly, Midjourney, etc) istruita bene dal grafico che poi si spaccia per "Fotografo". Ho tolto le mie foto da qui per dissapori con l'Amministratore, altrimenti ti postavo qualche fotografia mia a riprova di quello che dico. Buona giornata. |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 8:44
In realtà, se uno ci riflette, in moltissimi casi nelle foto di Adrian Vila la rarefazione ed il venir meno della definizione non mi pare affatto determinata da un uso di ottiche luminose usate alla massima apertura, non mi sembra, sono le condizioni atmosferiche a dare il senso di rarefazione e di profondità, è la nebbia, sono le nuvole, è la "prospettiva aerea", non è lo sfocato selettivo dato dal diaframma aperto (giudico guardando le foto su un telefonino). In questo senso mi tornano in mente le parole che scriveva Luigi Ghirri nelle sue Lezioni di fotografia. |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 9:04
Ma infatti, e non è "uno che lavora molto in post produzione", anzi, parecchio meno di tanti "maghi" qui su Juzaphoto. Basta farsi un giro nel blog e lo si vede subito che le condizioni in cui scatta sono immediatamente propedeutiche a ciò che ottiene (oppure monta un fondo di bottiglia sulla A7 e l'effetto viene da lì). Ci sarà del dodge and burn, ma è bravo e non lo si vede, come dev'essere, per cui bene così. “ Detta in altre parole, tutte quelle immagini potrebbero benissimo essere fatte solo ed esclusivamente al PC, senza la fotocamera e l'ottica, con tutto il lavoro fatto da una AI creativa (= Firefly, Midjourney, etc) istruita bene dal grafico che poi si spaccia per "Fotografo". „ No. Consiglio, nuovamente, giro sul suo blog. |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 9:35
www.shortstache.com/professional per me da sempre l'uomo da "battere" sono felice che qualcuno su juza inizi a manifestare interesse per questo tipo di resa |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 10:12
L'atmosfera con o senza nitidezza è tutto in una foto. Spesso l'atmosfera è data dallo sfondo sfocato ma quasi uniforme e del giusto cromatismo oppure dalla magia della nebbia oppure dal grandangolo posato sul selciato. Insomma l'atmosfera è data da quei piccoli, grandi accorgimenti che rende magica una foto e che quando si ripetono con frequenza rendono grande un fotografo. D'accordo dunque che la corsa alla supernitidezza è insensata nei fotoamatori ed esasperata dalla pubblicità dei produttori. Quanto alla post-produzione fa parte della fotografia quando non stravolge tutto e si limita a sottolineare o a rafforzare una atmosfera che già c'è, altrimenti diventa grafica, con la sua dignità ma diversa dalla fotografia. La postproduzione leggera è come un buon lavoro di camera oscura ai tempi della pellicola. Grazie Matteo per questa interessante discussione! |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 11:37
Da modesto fotoamatore, il punto di vista dell'autore del post (che ringrazio), è una occasione per rivedere il mio approccio alla fotografia paesaggistica, almeno tecnicamente. Allo stesso tempo, un grazie anche a chi ha postato esempi e ulteriori riflessioni. Mi considero uno "studente" e come tale il mio apprendere è sempre in itinere. Un saluto |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 12:11
autori notevoli. grazie Matteo Di Giulio per la segnalazione |
| inviato il 29 Luglio 2025 ore 20:37
Andrea Taiana: in effetti Ghirri ha tanto da insegnare ancora oggi in tema paesaggi emozionali. Lou.Camera: bellissime foto, molto intense, grazie della segnalazione :-) Fabrizio53: "D'accordo dunque che la corsa alla supernitidezza è insensata nei fotoamatori ed esasperata dalla pubblicità dei produttori." Esattamente il senso del mio intro a questo discussione. Lo hai perfettamente snocciolato. InCinoVeritas: non sapevo che si potesse fare una ricerca per genere e focale, grazie della dritta! Gambacciani_FotoIn & Danilo Moschetti: grazie per il passaggio e i commenti. Sono sicuro che verranno fuori altri nomi e idee interessanti. |
| inviato il 30 Luglio 2025 ore 0:13
bella discussione ed interessante, la sto seguendo molto volentieri |
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