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 |  | inviato il 25 Agosto 2025 ore 19:43 
 @Gsabbio ti assicuro che se sono state sviluppate e sono uscite sovraesposte, non è stato un problema di tempo.
 Ok la dominante, ma se sovraesposte è perché sono state tenute un tempo errato nei bagni di sviluppo
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 |  | inviato il 25 Agosto 2025 ore 20:54 
 Per il congelamento:
 Distinguerei tra pellicole vergini e pellicole esposte.
 Nel primo caso, per quel che ne so, si tratta di una pratica in voga negli anni '90 con le diapositive. Erano uscite pellicole Fuji molto buone e non certo costose come oggi. Per chi ne faceva uso massiccio aveva un senso economico prendere confezioni da 20 o piu' rullini anziche' i rullini singoli. Non potendo escludere un loro impiego anche dopo 3-5 anni, quindi anche dopo la scadenza, era logico congelarle.
 Oggi essendo il consumo non piu' massivo non vedo il senso di queste pratiche.
 Pellicole esposte: un tempo il problema non esisteva salvo casi particolari, in ogni citta' c'era il laboratorio di svilluppo. Oggi questi laboratori sono pochi e spesso occorre spedire in altra citta'..ed allora per ammortizzare i costi di spedizione si accorpano pellicole. Che fare nel frattempo ? Congelarle ? Per pochi mesi di certo non lo farei. L'immagine latente non e' pero' immune al passare del tempo.
 
 Sulla "perdita di sensibilita" delle pellicole scadute.
 Se fosse cosi' semplice tutti utilizzarebbero pellicole scadute senza problemi. In realta' la pellicola si vela. Considerando questa una sorta di "perdita di sensibilita", sara' solo sulle ombre...
 Si rende necessario esporre ad iso piu' bassi ma non ci sono ricette sulla carta valide, non sapendo il contrasto della scena.
 Tutto cio' senza considerare l'alterazione del colore...
 
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 |  | inviato il 25 Agosto 2025 ore 21:12 
 L'immagine latente subisce le ingiurie del tempo.
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 Assolutamente fuoti discussione.
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 Avevo due rullini di dia esposti 20 anni fa e tenuti in frigo.
 
 Li ho fatti sviluppare di recente
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 Onestamente ne avrei fatto sviluppare solo uno.
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 Morale: sovraesposte e con una forte dominante gialla (penso che uno degli strati dell'emulsione col tempo sia praticamente sparito)
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 Scommetto che erano Kodak
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 |  | inviato il 25 Agosto 2025 ore 21:19 
 Sulla "perdita di sensibilita" delle pellicole scadute.
 Se fosse cosi' semplice tutti utilizzarebbero pellicole scadute senza problemi. In realta' la pellicola si vela.
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 Appunto Simone, la pellicola si vela.
 Ed è il motivo per il quale la pellicola, oltre che nella confezione originale, va tenuta in ambiente ventilato, al fresco e all'oscuro.
 Prima della scadenza, dopo, e questo anche un paio di mesi prima della scadenza, in frigo.
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 |  | inviato il 25 Agosto 2025 ore 22:55 
 Ragazzi, mi viene il dubbio: ma avete mai scattato e sviluppato voi stessi rullini scaduti?
 No perché mi pare che si stiano dicendo tante inesattezze.
 
 La pellicola scaduta, col passare degli anni, PERDE sensibilità.
 Va esposta come se fosse una pellicola ad ASA più bassi.
 La "velatura" e le dominanti (ciano/magenta in base a se è dia o negativo) sono date da altri fattori, quali sviluppi errati, refusi imprevedibili del cross-process, soprattutto per le dominanti contaminazione dei bagni di sviluppo, calore prolungato a cui è stato esposto il rullino, soprattutto per le velature guarnizioni della fotocamera usurate o inquinamento luminoso quando si è caricato il rullino nella tank o ancora tendine che non fanno più il loro dovere correttamente (anche se è più probabile a questo punto la presenza di aloni).
 
 Ho perso il conto di quanto rullini sia nuovi che scaduti ho sviluppato in tutte le maniere, personalmente, negli ultimi anni, di tutti i formati. E non lo dico per dire, credo di avere una busta della spesa piena di rulli aperti di là. E parliamo solo degli ultimi 3 anni.
 
 E sinceramente non mi aspettavo di dover spiegare qui su juza, nel quale ho notato anche appassionati di pellicola (con piacere), che per il degrado dell'emulsione dovuto al passare degli anni una pellicola fotografica perde sensibilità.
 
 Ragazzi è così. Non c'è nulla di strano, è una cosa risaputa da DECENNI, ed è strapieno di informazioni a riguardo, in tutte le lingue, sul web.
 
 Smettetela di dire che il passare del tempo non intacca la sensibilità, sennò lasciate le pellicole fuori dal frigo e quando fra 5 anni saranno sottoesposte di uno stop fatevi due domande.
 
 Ho scattato e sviluppato personalmente fuji pro 160s (purtroppo non più in commercio, ecco spiegato come mai si scatta con rullini scaduti) scaduti una decina d'anni fa e mi è bastato sovraesporre di 2/3 stop per avere un fotogramma perfetto.
 Ho iniziato ad avere dei problemi con delle Kodak scadute nel 1980 e con qualche marchio strano scaduto intorno ai 2000, ma per rullini già impressi lo sviluppo dopo 25 anni, tenendoli in cassetto quindi a temperatura ambiente, ha dato risultati perfetti con sviluppo nominale, senza push o pull.
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 7:35 
 @Kepler
 
 Io farei dei distinguo:
 
 Non discuto e faccio tesoro della tua esperienza.
 
 Io penso che ci sia una grossa differenza tra rullino esposto e sviluppato 20 anni dopo (anche se tenuto in frigo)
 
 E rullino scaduto esposto e sviluppato per tempo.
 
 I miei erano Ektachrome 100 prof.
 Come scritto, le anomalie erano due:
 
 Erano chiari -sovraesposti- e penso che questo si possa attribuire al fatto che ai tempi erano stati esposti a 100 asa.
 
 E poi erano gialli...
 Questo potrebbe essere causato dal tempo passato tra esposizione e sviluppo o dallo sviluppo stesso sbagliato.
 
 Va detto che i rullini erano 3 dei quali uno non esposto eppure chiaro e giallo pure quello.
 
 Ora che me lo dici, qualche sospetto sul processo di sviluppo mi viene...
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 7:43 
 @Kepler nessuno credo metta in dubbio la tua esperienza. Io devo dire pero' che con il colore ho avuto alterazioni evidenti. Nel b/n invece mi e' andata sempre bene anche con pellicole scadute da 15 anni ben conservate (in un comdino, non frigo o freezer). Solo per informazione: dopo lo sviluppo stampi con l'ingranditore o scansioni ?
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 8:47 
 Ragazzi, rispondo ad entrambi perché noto più o meno lo stesso punto.
 Anche se sicuramente è meglio sviluppare un rullino Senza superare troppo la sua scadenza, le dominanti che avete visto non sono dovute prettamente al passare degli anni bensì ad uno sviluppo errato.
 A me vari laboratori ne hanno rovinato di rullini, eh. Ed anche a dei miei amici. Parliamo di rullini nuovi, infatti in tanti davano a me i loro rullini per svilupparli.
 
 Io ho sviluppato rullini di famiglia non conservati in frigo che avevano la bellezza di trent'anni Senza problemi. E non uno o due.
 
 Poi.
 
 Ci tengo a sottolineare che non è mia esperienza, è così e sono informazioni facilmente verificabili...
 Per questo, dico, mi sembra strano starne a discutere su un forum di fotografia, sono cose risapute
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 10:57 
 Si ma bisogna sempre fare dei distinguo fra negativi BW, assai tolleranti, negativi Colore, assai meno tolleranti, diapositive Colore, niente affatto tolleranti.
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 10:59 
 E poi aggiungere diecimila variabili... a cominciare dal tasso di umidità del luogo e dal tipo di umidità locale.
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 11:30 
 @Paolo per le diecimila variabili, quello sicuramente.
 
 Ti posso dire che in realtà io ho notato più "resilienza" per i negativi colore C41 anziché dei BW, i quali molto molto molto facilmente presentano una dominante magenta.
 Però sul bianco e nero mi sono dedicato pochissimo, quindi lì, tendenzialmente, non mi esprimo, anche se adesso ho una seconda tank dedicata solo per il bianco e nero e svilupperò presto qualche RPX.
 
 Comunque al di là di tutto, ribadisco una cosa certa senza se e senza ma: se non conservata al freddo, un rullino perde sensibilità.
 
 Si colori, dominanti, velature, scadenze, se ne parla.
 Ma la sensibilità viene persa col passare degli anni.
 Senza se e senza ma.
 
 @Paolo tu scatti con qualche Dia in bianco e nero? Me ne consigli qualcuna? Io sono perennemente buttato sul colore
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 11:35 
 
 “  Per questo, dico, mi sembra strano starne a discutere su un forum di fotografia, sono cose risapute „ 
 Kepler...
 
 una volta... i rullini manco toccavano terra, appena finiti andavano allo sviluppo e le scorte si esaurivano in tempi molto brevi, dove per brevi, si intende che un anno era da considerarsi un'era geologica.
 
 Per cui, il problema delle emulsioni scadute proprio non c'era, di conseguenza non c'era nemmeno la necessità di essere informati su certi fenomeni.
 
 Tanto meno c'erano problemi di sviluppo, o meglio: qualche problemino l'ho anche avuto ma si trattava di alterazioni dell'emulsione sviluppata che emergevano nel tempo, non ho mai visto pellicole gialle.
 Ma... bisogna considerare che allora i laboratori erano ben rodati e numerosi,
 
 Oggi, tutto questo non c'è più
 di conseguenza siamo qui a chiederci cosa succede se...
 
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 11:36 
 
 “  Comunque l'immagine latente una volta impressa non può essere danneggiata ne dal caldo né dal freddo né dal passare del tempo, le uniche cosa che possono capitare sono dominanti strane o nel caso del congelatore, se una pellicola fa condensa (difficile se è avvolta), macchie. „Invece no, e i produttori hanno sempre raccomandato di sviluppare prima possibile. Io l'anno scorso ho fatto sviluppare dal solito laboratorio professionale che uso da anni un rullo 120 B&N che non riuscivo a terminare, le poche foto contenute erano state scattate un anno prima e il rullo è risultato con basso contrasto e un po' velato. A breve farò sviluppare un altro rullo, anche questo con sole 3 o 4 foto scattate oltre un anno fa, vedremo come si presenterà. | 
 
 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 11:38 
 
 “  bisogna considerare che allora i laboratori erano ben rodati e numerosi „ 
 Esattamente, oggi quasi tutti hanno il macchinario che fa lo sviluppo da solo e abbastanza spesso lasciano bagni di sviluppo un po' troppo esausti, con le conseguenze che immaginiamo.
 Solo alcuni laboratori in Italia ormai lavorano bene, ma procedono a sviluppare solo quando viene raggiunto un determinato numero di rullini altrimenti diventa anti economico. Io personalmente conosco solo laboratorio ligure e un altro di Milano, che è un fotografo col suo studio, ma di cui non ricordo il nome. Mi pare fosse un zona solari, sono passati un po' di anni.
 
 @Diebu: i produttori consigliano l'utilizzo finalizzato del loro prodotto entro quella data perché devono garantire il corretto funzionamento entro un certo arco di tempo, oltre il quale non è che si rovina, se ne lavano semplicemente le mani.
 Ripeto che sono passati dalle mie mani talmente tanti rullini, sia scaduti che non, che a mettermi a contarne una sola parte ci perderei una sera intera, sviluppati da me personalmente, scaduti o non scaduti, non ho mai avuto velature. Poi, ci sono variabili e variabili, può capitare un rullino scaduto già esposto che si rovina, ma non è la regola generale.
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 |  | inviato il 26 Agosto 2025 ore 11:57 
 Beh Kepler una dominante Magenta in un rullo BW è quantomeno insolita, anche se in altre epoche, quelle dell'Agfa Scala 200X (anni '90 primi 2000 per capirci), alle volte capitava qualche sviluppo con il Nero tendente al Verde, se però usi la stessa tank per BW e Colore FORSE potrebbe manifestarsi qualche "interferenza".
 
 Per la RPX che dire: pellicola eccellente anche perché è l'Agfa APX prodotta da Rollei, la 25 è veramente favolosa e, come la 100, adattassima all'inversione... e le mie, ovviamente, sono state sottoposte tutte a inversione.
 Altra pellicola eccezionale in inversione e la Rollei Ortho 25, ho usata anche questa, ma a mio avviso la migliore è la Rollei Retro 80 S, ha la grana più fine delle varie 25 Rollei, un Potere Risolvente che è a metà strada fra la RPX e la Ortho, e inoltre ha in supporto di materiale plastico assolutamentre trasparente, PERFETTO per l'inversione.
 
 Aggiungo però che io le inversioni me le faccio fare dall'Agenzia Luce di Trieste.
 
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