| inviato il 25 Luglio 2025 ore 13:23
In generale sai che c'è e che non bisogna esagerare, poi la gestisci caso per caso. Un caro saluto a Gianni |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 13:31
Certamente, un saluto anche a te e a tutti Buona giornata ragazzi |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 13:33
Mica tanto... tempo brutto e oggi mi tocca il turno notturno... Buona giornata anche a te, Vito... |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 13:37
Brutto anche qui, penso in generale al nord piove. Oggi riposo con le macchine sul campo, ne approfitto per stampare Ciao |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 13:47
Grazie a Vito e a tutti. Lorenzo. Qui nel Monferrato non piove ma è parecchio nuvolo |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:01
La diffrazione si nota, sulla a7r4 a f/8 il moirée sparisce (e a volte fa comodo), a f/11 si perde un filo di croccantezza, a f/22 l'immagine perde decisamente incisione. Se scatto a diaframmi chiusi? Si, anche f/32 senza farmi problemi: se mi serve profondità di campo (macro) o tempi lunghi. Tanto poi se l'immagine è pulita si recupera parecchio dopo lo scatto. Se l'immagine però è rumorosa ci si può fare ben poco. Per quello che non amo per niente i tele buissimi che vanno di moda oggi. Poca nitidezza e tanto rumore. |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:11
f/9 su un 24mm o su un 85mm è sempre f/9, no? ******************************************** Fino a in certo punto Lorenzo. F 9 alla focale 24 mm significa un foro con un diamentro decisamente minore rispetto allo stesso f 9 di un 500 mm |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:17
Nel tuo caso la differenza non sarà vistosa come quella indicata da me ma fra f 9 a 24 mm e f 9 a 85 mm c'è una differenza del diametro del foro di 3,5 volte. Molto probabile quindi che il dover passare attraverso un foro di 2,7 mm, nel primo caso, invece di uno di 9,5 mm nel secondo caso, generi nel primo dei problemi forse non riscontrabili nel secondo. Ma è solo una mia impressione. |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:26
“ F 9 alla focale 24 mm significa un foro con un diamentro decisamente minore rispetto allo stesso f 9 di un 500 mm „ +1 Infatti: il valore f: è un rapporto tra il diametro del cerchio attraverso il quale passano i raggi di luce e la lunghezza focale, non un assoluto. |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:27
La diffrazione in termini assoluti dipende dal diametro del diaframma, quindi un 24/9 risolverà molto meno di un 85/9. Ma siccome l'angolo di campo è inversamente proporzionale alla focale, guardando quello che succede sul sensore e non sul soggetto, la risolvenza della lente sul piano immagine dipende solo dall'apertura relativa, in quest caso focale/9. |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 14:56
Credo dipenda anche dal circolo di confusione del formato, che è maggiore in funzione di quest'ultimo. Infatti nei formati maggiori il fenomeno della diffrazione interviene a chiusure maggiori rispetto a quelle del formato classico 24x36, mentre nell'apsc o nel 4/3 la diffrazione emerge anche a chiusure più modeste del diaframma. Infatti, tornando a quello che diceva Pie11, l'angolo di campo di un 50mm su formato Leica corrisponde a quello di un 35mm su formato Apsc ed a quello di un 100mm sul 6x7. Quindi cambiando il formato lo stesso obiettivo, poniamo 100mm allo stesso diaframma, poniamo f:16, oltre a consentire ovviamente angoli di campo decrescenti al decrescere del formato, dovrebbe portare una diffrazione sensibile su apsc o minor formato, meno sul 24x36, meno ancora o zero sul 6x7. O mi sono perso qualcosa |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 15:10
Le teorie sono applicabili alla generalità dei casi ma poi l'effetto varia a seconda della qualità di base dell'obiettivo. Ammettendo una perdita del 30% sulla nitidezza a f 16 (ipotesi), tutto dipende dalla base che va a raschiare la diffrazione: un conto è togliere da 200 e un altro da 20. In distanza se un obiettivo è buono, lo sarà anche f 16. Per questo consiglio di scegliere il diaframma in base alla pdc che vogliamo ottenere e non pensando alla diffrazione, fenomeno che riguarda più i fisici che i fotografi |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 15:11
Credo che Giallo abbia colto nel segno. Penso abbia a che fare col circolo di confusione quello che si intende per diffrazione o che comunque ne è la causa. Nel caso da me postato (ff con 45mp) il singolo pixel ha una dimensione di 4.37 micron (confermato anche dalla scheda tecnica), il singolo punto luce se deviato troppo si allarga ed inizia ad interferire coi pixel adiacenti innescando appuno l'effetto sfocato/parassita. Dimensionalmente questo limite con l'esempio suddetto è appunto f/9 e questo indipendentemente dalla focale. Almeno questo lascia intendere il simulatore e la mia domanda iniziale Che poi si scatta ognuno come meglio ci pare per luce e pdc questo è ovvio |
| inviato il 25 Luglio 2025 ore 15:13
Secondo me, va provato con ogni obiettivo, in pratica con un obiettivo perfetto, chiudendo appena il diaframma dovremmo notare un calo di prestazioni per appunto la diffrazione, obiettivi perfetti non esistono e due obiettivi uguali ( tranne se lo stesso modello e non sempre) non esistono. La soluzione migliore è provare |
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