| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:02
Tanti consigli utilissimi. Il grandangolo può essere molto interessante durante le prove quando magari riesci ad avvicinarti molto, cosa di regola non possibile durante la rappresentazione- |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:09
Concordo con Mario. “ fortunatamente ho possibilità di assistere alle prove per fare test. „ Le prove sono sempre una bella occasione. Non sprecarle solo per trovare una soluzione da applicare allo spettacolo. Scatta a reportage i preparativi, quello che succede dietro le quinte, sali sul palco. Durante la prova trovati dei punti di vista inusuali. Qui 17-70 fisso. Forse le cose migliori usciranno dalle prove. Poi ci dirai... |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:20
....lettura Spot - io su aps-c ho usato 17/55 f 2.8 e 50 f 1.4 sia su FF che apsc...poi ovviamente tutto dipende dalla distanza |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:27
Se gli iso li lasci gestire alla macchina impostando un massimo accettabile, lei darà priorità al tempo, se lavori in A e senon serve non alzerà gli iso inutilmente. Se ci sono gli automatismi e funzionano bene, non vedo perché non utilizzarli.. Comunque ognuno ha il suo punto di vista.. La luce, soprattutto in caso di teatro amatoriale, è in genere bassa e non uniforme sul palco per temperatura ed intensità, per cui i soggetti a seconda di dove si trovano saranno esposti in maniera diversa, per cui se fissi tutto in manuale ti troverai soggetti esposti bene o male a seconda di dove si trovano. Spesso la teoria è una cosa, la pratica è un'altra.. Ho fatto decine di spettacoli e situazioni diverse ne ho viste parecchie. Comunque, ha la possibilità di fare le prove, per cui può sperimentare le diverse opzioni. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:49
“ Spesso la teoria è una cosa, la pratica è un'altra.. Ho fatto decine di spettacoli e situazioni diverse ne ho viste parecchie. „ Io dieci anni di fotografia professionale di spettacolo con particolare riferimento alla danza e credimi di situazioni difficili ne ho viste parecchie e per esperienza so che si scatta in M proprio per mantenere l'uniformità dell'esposizione ed evitare sovra o sotto esposizioni non intenzionali poi se uno non è in grado di utilizzarla allora si affida alla fortuna e scatta in A |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:02
Scusa Mario,ma come fai a mantenere uniformità di esposizione scattando in M e con ISO fissi se le luci dovessero cambiare o semplicemente se si dovesse inquadrare con il tele una zona più o meno luminosa? Se che ne so,imposto la macchina a 1/125 f 5.6 e ISO 3200 e l'esposizione è giusta,come posso pensare che non venga poi sottoesposta o sovraesposta se poi inquadro una zona del palco che ha luminosità anche leggermente diversa? Da qualche parte bisogna tenere una variabile che si adatti alla quantità di luce che può cambiare. M e con ISO fissi va bene solo se si punta la lente in un punto e non la si schioda più,non bisognerebbe nemmeno zoomare,perchè anche semplicemente inquadrando più o meno porzione di palco può far cambiare l'esposizione. La cosa più logica è impostare la macchina in priorità di diaframma con minimum shutter speed e auto iso Comunque la A6700 i 6400 iso li regge senza tanti problemi,ovviamente poi bisogna lavorare il raw |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:03
Concordo. Si va in M con tetto sugli ISO e si sfrutta l'automatismo solo per questo aspetto. E si espone per il soggetto, quindi modalità spot su viso artisti. Normalmente. Fuori da ciò si sul creativo. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:10
Hai ragione Mario, uso A perché non sono in grado e mi affido alla fortuna.. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:12
Centauro, andare in M con iso auto, non è andare in manuale, è la macchina che gestisce l'esposizione e non è molto diverso da impostare iso auto con tetto iso max e minimum shutter e priorità diaframmi. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:13
Stylo hai perfettamente ragione |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:28
Auto vs. Manuale, non c'è una scelta valida per tutte le occasioni. Nel teatro tradizionale (la commedia o immagino anche la recita scolastica) il palco è illuminato in modo abbastanza uniforme e non ci sono cambi di luce repentini e frequenti. In questo caso M è vantaggioso perché, impostata l'esposizione corretta sul soggetto, il cambio di inquadratura non fa cambiare l'esposizione (come avverrebbe in Auto). Quindi una sequenza di immagini avrà consistenza nell'esposizione (condizione salva tempo poi in post). Eventuali piccole variazioni di luce sul palco si compensano senza difficoltà. In altri spettacoli (ad es. concerti) il cambio di illuminazione può essere violento e frequente. Qui i casi sono due: o si è veloci in Manuale (una volta tutti lo erano... soluzione ancora consigliata) oppure in effetti una delle tre variabili in Auto aiuta. Tenendo presente tutti i limiti che l'automatismo ha: se la differenza di illuminazione fra soggetto e sfondo è notevole, qualsiasi cambio di inquadratura provoca una variazione dell'esposizione anche in una scena a luce costante. Inseguire il soggetto con il punto Spot è un inutile stress e ci rallenta abbastanza. Se invece abbiamo una mirrorless, la valutazione diretta dell'esposizione è una manna dal cielo... In questo caso, viva il Manuale. Cambiare esposizione anche radicalmente, ritrovando quella giusta, è questione di pochissimi secondi. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:54
“ il palco è illuminato in modo abbastanza uniforme e non ci sono cambi di luce repentini e frequenti. „ “ il cambio di inquadratura non fa cambiare l'esposizione (come avverrebbe in Auto). „ Basta cambiare la zoomata,passare dal primo piano di un figurante a una foto più ampia per avere una quantità di luce e quindi un'esposizione diversa. Quindi meglio avere uno dei parametri come gli ISO impostato su AUTO,in modo tale da compensare all'istante. Quindi M con ISO auto o priorità di diaframma con ISO auto. M con ISO fisso lo trovo un complicarsi la vita “ Eventuali piccole variazioni di luce sul palco si compensano senza difficoltà. „ Appunto,quindi non capisco perchè non lasciarlo fare dalla macchina e prendersi l'onere di farlo. Tanto è la stessa cosa. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 11:58
Modalità M con ISO auto. Diaframma a 2.8 (o più aperto che hai) ma stai attento alla pdc quando ci sono più soggetti in scena. in questi casi una posizione frontale e una focale corta-media aiutano. Tempi rapidi e mai sotto 1/160 soprattutto perché si tratta di bambini. RAW sempre. In particolare quando non puoi gestire tu la luce artificiale e le conseguenti dominanti di colore. Situazioni estreme a parte, il rumore lo sistemi in post con un click e al massimo anche un po' di grana non disturba. Una foto con soggetto involontariamente mosso o sfocato invece è da cestinare. Perciò gli ISO tienili d'occhio si ma mai a discapito dei tempi. Piuttosto scatta da un'altra posizione o in un altro momento. Sfrutta le prove soprattutto per capire quali sono i momenti salienti dello spettacolo e individua una posizione ideale per riprenderli. Il 17 70 2.8 tamron per me è la migliore opzioni che hai. Saluti e buon lavoro ;) |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 13:35
"Scusa Mario,ma come fai a mantenere uniformità di esposizione scattando in M e con ISO fissi se le luci dovessero cambiare o semplicemente se si dovesse inquadrare con il tele una zona più o meno luminosa?" ......xchè devi concentrarti sui soggetti ( Spot), su cui vengono concentrate le luci - se interessa la scenografia invece e se la coreografia non ha luci isteriche, meglio usare gli automatismi - PS: le poche volte in cui ho scattato in contesti teatrali, l'aspetto che mi ha condizionato di meno sono proprio x assurdo ... gli iso |
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