| inviato il 08 Maggio 2025 ore 22:22
@RobBot: “ Io semplicemente parlerei di resa diversa non di pellicola. „ In qualche modo bisogna semplificare il concetto |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 22:33
Spiego meglio le mie intenzioni, partendo dal presupposto che è chiaro che fotografare con una camera digitale è un'esperienza diversa dalla pellicola. E aggiungo che scatterei ancora volentieri con le mie camere analogiche, se i costi non fossero saliti alle stelle. Ergo: La differenza la fa prima di tutto il sensore CCD, che ha dei toni diversi. E che ovviamente con una risoluzione minore offre meno definizione, meno contrasto e immagini meno moderne. Il fatto che siano solo 10 Mpx limita anche nel crop, soprattutto se si vuole stampare in formati superiori a 20x30. In questo senso bisogna essere attenti in fase di inquadratura, si torna a comporre con precisione. Bisogna anche esporre perfettamente, stare attenti alle luci. I recuperi miracolosi dei sensori moderni non sono possibili. E gli ISO non fanno i miracoli a cui ci siamo abituati con la tecnologia. Sono limitazioni non del tutto diverse da quelle analogiche. Mi si dirà che un buon fotografo fa tutto questo anche con una Hasselblad da 100 Mpx, ma credo che sappiamo tutti come la tecnologia abbia reso gran parte dei fotografi pigri. Rimettersi in gioco, almeno mentalmente, trovo che sia sempre una buona cosa. Il vantaggio - o la scorciatoia, la si veda come si vuole - è poter scattare di più senza costi aggiuntivi all'investimento per camera e obbiettivo. Quindi potersi permettere comunque una percentuale di errore maggiore rispetto alla pellicola, ma decisamente minore rispetto alle moderne mirrorless. Altro pro: ridare vita a oggetti che altrimenti giacerebbero in qualche cantina, considerati obsoleti. E anche in questo senso non è un concetto teoricamente molto diverso dal comprare una Canon AE-1 o una vecchia Praktica a un mercatino delle pulci e riportarla in funzione. Ed è comunque divertente provare qualcosa di nuovo, uscire dai propri schemi, tentare una strada differente. Il passo all'indietro del titolo è ovviamente riferito alla tecnologia moderna, ed è in qualche modo sarcastico. |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 22:37
se ti può far sorridere, la rivista AD mi acquistò uno scatto fatto con la D80 e ne fece una copertina interna.... faceva comunque la sua figura. |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 22:41
@RobBot: ho visto di recente a Londra la mostra dedicata a The Face, storica rivista inglese di moda e fashion. Le foto formato poster e le copertina di allora sono ancor oggi uno spettacolo per gli occhi. |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 23:01
Io l'unica resa "simile" ad una pellicola, l'ho vista solo uscire da una fujifilm (JPEG o TIFF diretto dalla camera con stampa diretta da file si intende) |
| inviato il 08 Maggio 2025 ore 23:11
@Kat86: io invece credo che questo sia un errore ideologico, pensare che la resa da pellicola siano file out of cam senza postproduzione. Basta guardare i provini e lo sviluppo delle foto di Helmut Newton o di Peter Lindberg per rendersene conto. Ma ormai è passato questo concetto, che io - mio parere personale - trovo erroneo. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 0:14
@Matteo Di Giulio 10 mpix NON sono pochi Da dei files B.N. della D200 A 1600 iso ho tirato fuori delle stampe 80x120 cm Ed i pixel ancora non si vedono |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 0:17
@Gsabbio Io ho scritto che limitano con il crop se si vuole stampare in grandi formati, non che sono pochi. Questo come paragone alla pellicola, dove bisogna fotografare bene e non ricorrere a troppi trucchi in fase di sviluppo. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 4:34
@Matteo Di Giulio Il tuo progetto se come dici lo fai per divertimento e per esperienza può avere un senso. La pellicola fa parte di un procedimento di fotografia basata sulla chimica con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Il sensore è un procedimento diverso basato sulla trasformazione della luce in segnale elettrico e poi digitale anche qui coi suoi pregi e i suoi difetti. Forse se facciamo una similitudine per avere un gusto più vicino all'analogico dovresti usare fotocamere con sensore CCD. Ma tutto è relativo a quello che si vuole come risultato, come lo si ottiene è un percorso più o meno lungo e più o meno difficoltoso, ma sempre personale. Per quello che ho potuto capire dei due sistemi, è che sono uno la simulazione dell'altro e la post produzione è sempre esistita, di fatto quindi ogni strada è aperta in entrambi i metodi. Dipende da cosa si vuole e dalla propria consapevolezza di quello che si può fare ed ottenere coi due sistemi. Per dare un'idea metto uno scatto e un suo crop Già lo scatto ha avuto un leggero ritaglio e poi croppato. La fotocamera è una canon R6 MKII ottica 24/70 f2.8 serie L II USM. Certo il sapore della grana non c'è, è più simile a un retino stocastico, però la forza la esprime, immagine dura, e tutto in post produzione da uno scatto ne sovraesposto ne sottoesposto con luci da palco e scattata a colori in raw. scatto crop Non starei tanto a farmi ragionamenti sull'attrezzatura, ma sul come post-produrre dopo lo scatto. I discorsi del rendere simile la situazione di scatto darsi delle restrizioni o meno sono discorsi filosofici che servono più a giustificare qualcosa che a dare risultati. L'attrezzatura è un mezzo e i mezzi si devono gestire, poi quello che conta è il risultato e se è quello che si voleva ottenere. Buona Luce... |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 8:59
ah, capito, un po' come prendere un Ciao invece di una CBR come contorsione mentale per dire che si sta andando in bici. Boh, per me fai pure quello che vuoi e come vuoi e tutto è legittimo, ma tutto il castello costruito qui sopra mi pare niente più che discorsi per farsi le pippe sul forum cercando con sé stessi giustificazioni che nessuno ha mai richiesto. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:07
Non farei troppo affidamento sul carattere vintage del ccd |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:21
@Matteo Di Giulio Non sto discutendo su quello che hai scritto o sulle tue legittime opinioni. Più semplicemente mi preme far notare ai moltissimi che pensano che con 10 mpix non si possa andare poco oltre il formato A4, che nella realtà non è così, e si va tranquillamente anche allo 80x120 Poi... la tua idea di tornare all'analogico in modo virtuale con una D80, non è per nulla peregrina. La caratteristica di quelle macchine è di avere un noise molto invadente ma che restituisce un'immagine che ricorda molto la grana della pellicola, per non parlare dei loro profili colore molto particolari. Nella sostanza: secondo me e secondo la mia non poca esperienza corrente con queste macchine, la tua idea è molto valida. Per andare sul pratico: D200 e D80 sono macchine con una resa colore molto particolare e morbida (profilo standard), usandole a 200 iso ottieni immagini molto belle con un colore che definirei 'elegante' Salendo con gli iso il noise diventa evidente ed è a quel punto che la macchina assume una resa più analogica -per via del noise- che non mostra artefatti digitali ma una pixelatura che sembra grana della pellicola. Coi sistemi attuali di noise reduction puoi ottenere immagini molto buone anche scattando a 1600-3200 iso (guarda la mia foto 'tartarigjina ninja'), mentre, se le usi in BN è proprio il noise a restituire l'aspetto della pellicola. Sul BN: tra D200 e D80 io preferisco la D80 perché puoi personalizzare il profilo colore del BN aumentando il contrasto, cosa che con la D200 non puoi fare e di conseguenza ottieni dei raw su cui poi devi intervenire. Con la D80 hai dei raw-jpg bell'e finiti. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:21
se non ti interessa il jpg in macchina, ma vuoi comunque fare postproduzione... credere che una macchina vecchia dia risultati superiori ai vari profili ed emulazioni software (silver fx - nik collection - topaz ecc. ecc.) mi sembra una grossa forzatura |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:23
a me piaceva molto la Olympus E-400 con CCD kodak da 10mpx ed aveva senso per i file già pronti |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 10:11
“ credere che una macchina vecchia dia risultati superiori ai vari profili ed emulazioni software (silver fx - nik collection - topaz ecc. ecc.) mi sembra una grossa forzatura „ li ho ma in pratica non li utilizzo mai. Per pigrizia o per personale filosofia, preferisco produrre dei raw-jpg che siano già pronti come escono dalla macchina. Per la verità... alcune delle mie foto BN in galleria sono appunto passate attraverso silver fx, ma erano nate a colori e poi convertite, mentre quelle prodotte con la D200 sono 'native' della macchina, con una PP ridotta al minimo o anche nulla. Ed è questo il bello di usare queste vecchie macchine: è un po' come avere a disposizione una pellicola differente, non necessariamente 'peggiore', solo differente e senza nemmeno doversene accontentare. Come ogni pellicola ti dava un risultato diverso, oltretutto più o meno adatto a certe condizioni di luce, lo stesso, pari-pari vale per queste vecchie macchine. E... lo garantisco: non è che ottieni files 'giocattolo' per smanettarci qualche volta e poi dimenticare la macchina in un cassetto. In funzione di quello che voglio fare io SPESSO lascio a casa la nikon Z7 con le sue lenti supernitide, per impiegare una 'miserrima' D200 di 20 anni prima -corredata da buone lenti- e con risultati eccellenti. Sopra tutto: D80 e D200 sono le mie due macchine da ritratto in BN, sempre presenti nella borsa e sempre al mio collo. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |