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Questo è fuori discussione, e a ben vedere questo è anche il motivo per il quale, oggi, il Pugilato è uno Sport ormai residuale... ossia perché mancano i disperati che un tempo affollavano le palestre dove si insegnava la Nobile Arte.
Si, infatti, sono proprio cambiati i tempi! Oltretutto una volta la Boxe era quasi una scelta obbligata se volevi uscire dalla fame, oggi le classi disagiate vanno a scuola con gli incentivi riservati a loro, lì conoscono il Baseball, il Basket, il Football, l'Atletica, finanche il Nuoto e il Tennis, tutti Sport che possono darti una svolta alla vita senza essere costretti a mettere in gioco la propria integrità psico-fisica... insomma manca il "brodo di coltura" che un tempo rendeva possibili certe alchimie
Oggi mi sono preso un po' di sane botte e mi sento meglio , dovrebbero riconsiderare gli sport da combattimento come terapeutici, non sto scherzando , sono molto meno aggressivo , sempre gentile e sorridente nell'affrontare i problemi della vita
“ Oggi mi sono preso un po' di sane botte e mi sento meglio , dovrebbero riconsiderare gli sport da combattimento come terapeutici, non sto scherzando , sono molto meno aggressivo , sempre gentile e sorridente nell'affrontare i problemi della vita „
Quando si dice che due sberle date bene nel momento giusto ti rimettono in carreggiata...
@Paolo la boxe ormai non è più popolare in Italia. In un 3d qui hanno paragonato la boxe alla tauromachia (corrida), poi è stato chiuso, comprensibilmente perché si era divagato. La cosa interessante è che la letteratura pugilistica non cita che Ken Norton aveva partecipato a "Mandingo" e "Drum" e non in ruoli secondari. Dino De Laurentiis avrebbe voluto scritturare Muhammad Ali, ma il capo di NOI gli negò il permesso. La vicenda di Ken Norton è stata indissolubilmente legata ad Ali.
Valerio caro ti pregherei di non adoperare il nobile termine Tauromachia, una prova di coraggio e destrezza fisica INCRUENTA cui si sottoponevano i giovani Cretesi, ma credo fosse un rito di iniziazione diffuso in un po' tutto il mondo Greco Classico, con lo spettacolo orrendo, sanguinario e del tutto inutile quale è appunto la corrida.
Ciò premesso hai ragione nel definire il percorso pugilistico dell'atletico Ken Norton, che in effetti (al contrario di Clay) aveva la complessione di uno che poteva sottoporsi a una prova estrema quale era appunto la Tauromachia, sia legato stretto e indissolubilmente ad Ali... ma come tu ben sai non lo è sportivamente, lo è soprattutto umanamente a causa dei due furti che il bistrattato Kenneth fu costretto a subire!
La boxe è uno sport. La corrida non è uno sport. È uno spettacolo con annesso un indotto non trascurabile in Spagna e nei paesi dove la corrida è permessa (pubblico pagante, allevamenti lucrativi di tori adatti). Qui su Juza siamo tu, io e pochi altri a postare sulla boxe. Tu hai addirittura pubblicato un libro reperibile anche su Amazon:
“ L'altra verità. Sonny Liston vs Muhammad Ali Copertina flessibile – 22 novembre 2010 di Paolo Potalivo (Autore) „
Ma infatti sono perfettamente d'accordo sulla vera essenza della corrida caro Valerio: è solo uno spettacolo crudele praticato peraltro da gente vigliacca che si guardano bene dall'affrontare il toro a viso aperto, come invece facevano i giovani Tauromachi cretesi 26, 27 o anche 30 secoli addietro, infatti lo fanno non solo armati ma anche e soprattutto dopo che altri abbiano già preventivamente ridotto il loro sfortunato "avversario" in punto di morte.
Ernie Terrell non aveva capito Ali... ritovato questo "siparietto" prima del match in cui Ali, dopo aver fatto "rigirare Shakespeare nella tomba", offende l'avversario chiamandolo "zio Tom". Da un lato e' indubbio che chi viene dalla miseria e cerca di uscirne attraverso i sacrifici, che uno sport come la boxe impone, meriti grande rispetto e ammirazione. Dall'altro lato, anche se e' una brutta cosa da dire, ancor oggi in USA, in quella che e' considerata "la piu' grande democrazia liberale", molti neri sono convinti che la condizione di subalternita' nella quale si trovano sia "nella natura delle cose", un destino che Dio ha voluto per loro e dalla quale non ha senso quindi, cercare di affrancarsi. Ecco che, nel modo giusto o sbagliato che fosse, Muhammad Ali e NOI (l'organizzaziine che gli stava dietro) si opponevano a questo tipo di mentalita' , una mentalita' che ancora persiste oggi, dopo svariati decenni da quel forse irripetibile periodo.
Quello che Elijad Muhammad, Malcolm X, la Nation of Islam e di conseguenza Ali, che di suo capiva molto poco e quindi veniva imbeccato, non avevano compreso era che la schiavitù non era colpa esclusiva dell'uomo bianco verso l'uomo nero, ma era colpa COLLETTIVA dell'intera umanità, perché il desiderio di sopraffazione è insito nell'animo umano e quindi, a seconda dei casi, TUTTI POTEVANO ESSERE SCHIAVI DI TUTTI... non per nulla infatti i progenitori dei Negri Americani erano stati resi schiavi da altri Negri, Africani, che poi li avevano venduti ai negrieri bianchi, e cattolici, che li avevano poi trasferiti nelle Americhe. Allo stesso modo in cui altri Negri erano stati ridotti in schiavitù da altri Negri che però, invece di venderli ai bianchi cattolici li avevano venduti agli Arabi, Mussulmani, che poi, attraverso la famigerata rotta trans-sahariana, li avevano trasferiti ai mercati degli schiavi dei porti del mare Mediterraneo. Come vedi quindi il fenomeno era GLOBALE al punto che anche l'uomo bianco poteva diventare schiavo, e accadeva spessissimo, dei Bey Nordafricani.
Topic interessante; sport la Nobile Arte per me strano e misterioso in quanto poco mi attrae, ma comunque ritengo che da dolore e sofferenze possa derivare grande spinta verso di esso, una controllata violenza insomma.
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