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Altra cosa che può essere utile. Se si lancia l'allarme dall'app la richiesta arriva diretta al soccorso alpino senza la trafila 112 -> 118 -> soccorso alpino
Tutto questo però non c'è se si è davvero fuori zona di copertura dati… Succede più spesso in una valle stretta piuttosto che in quota. In quota ormai la copertura è molto buona.
Come ho spiegato prima il vantaggio è che hai lasciato dietro di te un breadcrumb di posizioni finche c'era rete... quindi non si parte da: "Sappiamo l'ultima cella a cui il cellulare si è agganciato, cella che può avere un'area di molti chilometri quadrati, non da nessuna informazione sulla quota e per lo più ci deve essere un giudiche che autorizza l'accesso all'informazione". Si parte da una sequenza di posizioni GPS che permettono di stimare velocità, percorso, altezza presunta. Quindi non si va a cercare alla ceca ma in maniera molto più mirata. Tutto ciò me lo hanno spiegato i soccorrittori del soccorso alpino
Sì, certo. Il problema è che se al momento in cui ti capita l'incidente sei solo e sei in una zona fuori copertura, non puoi lanciare l'SOS e quindi nessuno ti viene a cercare….
Comunque per fortuna i sentieri italiani non sono come l'Appalachian Trail….
Puoi lasciare mandato a due persone di dare l'autorizzazione all'accesso ai dati. Per esempio due parenti precedentemente avvisati che possono lanciare l'allarme se non ti vedono rientrare
Tutto dipende da quello che si fa. A me l'inReach servirebbe poco o nulla. Ma per chi va in luoghi fuori copertura, impervi e molto distanti "dalla civiltà" credo che la spesa si giustifichi. In particolare con certi abbonamenti non-Garmin che possono essere attivati anche per periodi molto brevi.
È vero. A me è capitato solo due volte di chiamare i soccorsi per incidenti in montagna, per fortuna per cose non gravi e per fortuna eravamo in gruppo. Il tempo è importante anche solo per chi soffre il dolore di una frattura. Una volta (vent'anni fa) a forza di aspettare, praticamente ci siamo salvati da soli….
Tutto quello che dite è vero, ma se ti avventuri in zone dove non hai alcun tipo di segnale, lo fai ben consapevole del fatto che se ti succede qualcosa come minimo ti ritrovano la notte o il giorno dopo. Se questo ti fa paura non ci vai. In certe attività, il rischio zero non esiste.
“ Il rischio zero non esiste neanche sulla tazza del cesso. „
Una verità universale...
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