| inviato il 13 Febbraio 2025 ore 15:41
Io qui ad esempio l'ho corretta: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3411897 Perché una lasagna con gli occhiali non l'ho mai vista, segno che ci vedono molto bene e non percepiscono distorsioni. |
| inviato il 13 Febbraio 2025 ore 21:17
Una cosina ulteriore da ricordare: quando un grandangolare viene corretto via software questo significa che il fotogramma viene ritagliato ai bordi: si perdono un po' di megapixel (ma di quelli ce ne abbiamo in abbondanza, oggi) e l'angolo di campo risulta ridotto. |
| inviato il 13 Febbraio 2025 ore 21:36
Io non sono mai riuscito ad approfondire/scoprire in quali casi i dati di targa sulla focale delle ottiche si riferiscano all'ottica non corretta, ed in quali casi si riferiscano all'ottica dopo che è stata corretta. Di alcuni grandangoli affetti da discreta distorsione si dice che inquadrino un angolo di campo un po' maggiore per poi risultare della focale nominale dopo la correzione. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 0:18
Miopiartistica in effetti la macchina fotografica con un ottica giusta.. vede la realtà meglio dei nostri occhi.. quando hai fatto l'esempio della casa da vicino che i nostri occhi distorcono ma la nostra mente c'è li fa immaginare dritti.. credo ne sia un esempio.. Poi che ogni camera interpretati i colori come gli pare.. é un altro discorso.. ma per le forme credo che una fotocamera tenda a restituire una realtà più corretta dei nostri occhi.. ma é solo un idea che ho dopo aver letto il tuo intervento .. non mi ero mai posto questo quesito.. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 2:13
“ .. quando hai fatto l'esempio della casa da vicino che i nostri occhi distorcono ma la nostra mente c'è li fa immaginare dritti.. credo ne sia un esempio.. „ Di queste tematiche ne avevo discusso qui nel lontano 2017... www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2250137&show=4#11216558 ... con MicheleCT e Niko_s; due utenti con cui ho avuto interessanti scambi d'opinone e che purtroppo da diversi anni non frequentano più il nostro forum. MicheleCT è un medico e quindi il suo parere in proposito è molto più professionale e autorevole del mio. Niko_s invece è un architetto romano. A questo argomento ho accennto anche qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=2267133#11328961 |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 6:14
Questa cosa, insieme ad altre, è uno dei motivi per cui quando qualcuno afferma che "la fotografia riproduce la realtà" mi scappa da ridere. ******************************************** La fotografia dovrebbe riprodurre la realtà, anche perché per una visione di fantasia della stessa esiste già da migliaia di anni la pittura... poi tu veditela come vuoi. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 12:07
Preferirei dire che la fotografia documenta la realtà: il fotogiornalismo è l'esempio più evidente: se fotografo, per esempio, un atto di vandalismo e se il file non viene taroccato questo documenta un fatto avvenuto, cosa che ovviamente non sarebbe se facessi un disegno con le stesse caratteristiche della foto. Ma che la fotografia possa "riprodurre" la realtà... beh su questo ho parecchi dubbi, per vari motivi: anche senza postprodurre o taroccare una foto semplicemente scegliendo il punto di vista, decidendo di includere o escludere elementi dall'inquadratura, sovraesporre o sottoesporre per creare atmosfere diverse eccetera eccetera ho molte possibilità di manipolare la riproduzione: Ritratto con medio tele di una bella ragazza: "Che carina!", a distanza ravvicinata con un grandangolo "Che nasone!". Eppure sono tutte e due foto non manipolate e la ragazza è sempre quella... |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 12:10
Eppure Miopia è una cosa che la gente - come ben vedi - ha sempre faticato ad accettare. Pur essendo un'incontestabile verità. Anche documentare non penso possa essere il verbo giusto, vale solo per determinati generi: raccontare è forse più indicato. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 12:21
A proposito di foto che manipola magari non la realtà ma il messaggio, un classico è il comizio del politico. Se c'è poca gente, chi lo appoggia fotografa da dietro, in basso, così da mostrare le prime tre file piene di persone (solo quelle file, però). Se c'è tanta gente, ci si può consentire il lusso di inquadrare da dietro ma più dall'alto, per mostrare la piazza piena. Alla fine il messaggio che si prova a trasmettere può essere lo stesso anche partendo da realtà completamente diverse. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 12:27
E il tuo esempio Ignatius ben illustra il fatto che sia un "racconto", più che una documentazione, e quasi mai una riproduzione (tranne che in casi/generi più che semplici). |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 12:41
"[W] hile photographs may not lie, liars may photograph." Lewis Hine |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 4:24
“ Una cosina ulteriore da ricordare: quando un grandangolare viene corretto via software questo significa che il fotogramma viene ritagliato ai bordi: si perdono un po' di megapixel (ma di quelli ce ne abbiamo in abbondanza, oggi) e l'angolo di campo risulta ridotto. „ Mi dispiace ma non è così...nessun pixel viene perso e nessun ritaglio viene effettuato...ed è una cosa facilmente constatabile. “ La fotografia dovrebbe riprodurre la realtà, anche perché per una visione di fantasia della stessa esiste già da migliaia di anni la pittura... poi tu veditela come vuoi. „ Quella si dovrebbe chiamare "riproduzione didascalica"....e poi non esiste una "Realtà"....esistono solo tipi di visione che possono essere diversi....e lo sono già con gli uomini, molto diversi tra uomini e animali, figuriamoci rispetto ad un sensore, che può sommare, ad esempio, per lungo tempo i fotoni che arrivano. Se la Fotografia significa "scrivere con la luce" allora uno scrive come vuole....sennò si chiamava "Fotocopia". |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 8:07
La fotografia è uno strumento che ha delle regole. Si parte da una realtà oggettiva, materiale, che emette luce. Questa luce viene raccolta da un sistema che la proietta su un piano, secondo regole geometriche tutto sommato semplici (rispetto ad altri fenomeni fisici...). Distorsione prospettica o marginale sono conseguenze di queste regole, aberrazioni ottiche e cromatiche sono difetti del sistema di proiezione, ma alla fine viene impressionata sul supporto una vista di realtà oggettiva in base a delle regole. E quindi una rappresentazione oggettiva Per ora tralasciamo il discorso fotoritocco che può trasformare la fotografia in disegno grafico Questo però è quello che riguarda il mezzo, non l'uso che se ne fa. Il fotografo, scegliendo quale proiezione della realtà mostrare, può indurre l'osservatore a percepire una realtà diversa da quella che in realta ha catturato. Ma questa è prerogativa del fotografo, non una caratteristica del mezzo. |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 8:17
Al di là del fatto che stai partendo da assunto errato (la luce è per lo più riflessa) giungi secondo me a conclusione parzialmente giusta. Però al di là di tutto si chiama fotografia, non fotocopia, come ha scritto Rigel. Tu se vuoi riproduci, o distorci, o reinterpreti. Il mezzo va a fare quello che chiedi tu, quindi scagionarlo del tutto non è secondo me corretto (da qui il "parzialmente giusta"). Tu sfrutti le sue caratteristiche per fare quello che fai (banalmente: la lunga esposizione). |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 10:25
...ma sei sempre tu a farlo, e senza qualcosa di materiale che emette (o più giustamente riflette) luce, non c'è foto. Quindi possiamo decidere cosa mettere davanti la fotocamera, come e per quanto tempo esporre, ma quel qualcosa, li, in quel tempo, c'era. |
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