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Ma c'è qualcuno che fotografa solo per passare tempo?


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avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 13:52

È l'unico modo che ho per giustificare le cagate che scatto e tutti i soldi spesi per lenti e corpi macchina

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 13:57

secondo me c'è un errore iniziale : perche' hai elencato l'attrezzatura che hai portato, quando tutti noi abbiamo da anni una fotocamera in tasca?
Ora lo so,dirai che la hai messo così' per dare colore al racconto (giusto), o dirai che il telefonino non è a quel livello (vero), che preferisci scattare con la macchina fotografica ( ci sta), ma la domanda è un altra : perche' non hai scritto semplicemente che sei uscito per fotografare senza elencare il mezzo ?

La fotografia va vissuta 24 ore su 24 perche' è un modo di vedere il mondo da una prospettiva diversa.
Le foto piu' belle sono molto spesso quelle che, per vari motivi , non abbiamo scattato ( perche' non avevamo la macchina con noi).
Ma ora abbiamo sempre una macchina con noi.

Ecco, io temo che il percorso fotografico del fotoamatore inizi sempre dal mezzo, e dopo di conseguenza da quello che ha in testa, ma molto spesso tristemente da quello " che trova in giro".

Il problema è che dovrebbe essere l'inverso : iniziare da una cosa che si ha in testa e finire col mezzo adatto.

E come diceva R. Adams ( l'Adams bravo ) : “Il mio scopo è di far intravedere il potere dei nostri occhi, non le potenzialità di un'apparecchiatura fotografica“


avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:02

a volte penso che i nostri nipoti non apriranno un cassetto trovando delle vecchie stampe ingiallite ma potrebbero trovarsi un hard disk in un cassettoc, scoprendo come era la vita dei loro nonni e magari, magari, apprezzando la nostra passione.
Sempre ammesso che:
- che quell'HD sia ancora fisicamente collegabile (cioè non è cambiata l'interfaccia, e dubito che tra 30 anni o più sarà ancora la stessa);
- l'HD sia ancora funzionante;
- l'HD sia ancora compatibile con i futuri sistemi operativi;
- i formati delle foto presenti siano leggibili dai software che ci saranno tra 30 anni o più (forse i Jpg, dubito fortemente che riescano ad aprire i Raw).
In pratica non credo che nostri nipoti potranno vedere le foto presenti su HD abbandonati e ritrovati casualmente.


...trovando delle vecchie stampe ingiallite...
E' un modo di dire? perché quelle che ho io dei miei genitori; nonni e bisnonni, non sono affatto ingiallite.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:05

ciao treggatti, beh spero trovino il modo di leggere ciò che si sarà dentro... (dipende da quanto li interesserà probabilmente), ingiallite sì le mie lo sono ma temo si tratti di decenni precedenti (inizio 900)..

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:32

Tra le miriadi di attività che faccio per "passare il tempo" la fotografia è tra le ultime che avrei detto MrGreen
perche' non hai scritto semplicemente che sei uscito per fotografare senza elencare il mezzo ?
questo l'ho pensato anche io, la fotografia è un po' un campo dove si guarda più il mezzo che l'attività

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:40

Il divertimento potrebbe esser strettamente legato al risultato.
Mezza giornata passata a scarrozzare la fotocamera senza cavare un ragno dal buco credo non sia il massimo.
Poi ci stanno la passeggiata, l'aria aperta, il contatto con la gente e tanto altro ancora, tutte cose che potrebbero realizzarsi anche senza l'ausilio del mezzo fotografico.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:59

Il concetto di passatempo non mi si addice. Mi sembra proprio strano che ci sia la necessità di fare qualcosa solo perché non si sa come riempire quel tempo.
Andassi in giro a fare foto solo perché non so cosa fare, senza preoccuparmi del risultato, e senza nemmeno riguardarle appena arrivato a casa mi farebbe sentire di aver sprecato la risorsa più importante e limitata che abbiamo, il tempo.
Ma io sono io.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 15:20

Il concetto di passatempo non mi si addice. Mi sembra proprio strano che ci sia la necessità di fare qualcosa solo perché non si sa come riempire quel tempo.


Dipende da cosa si intende con passatempo, la Treccani qui ad esempio dà una definizione molto diversa dalla tua:
" Per passatempo, locuz. avv. (non com.), per trascorrere piacevolmente il tempo, non per professione né a fine di studio "

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 15:49

È mai capitato anche a voi di scattare per rilassarsi senza preoccuparsi del risultato?
********** **********

Io fotografo solo per passione.
Quando esco con la macchina fotografica a volte riporto 5/6 fotografie, a volte una quindicina e, raramente, anche un rullino... ma visto che le diapositive mi costano fra 1,2 e 1,5 € l'una non ne getto alcuna, anche perché pigio sul pulsante di scatto solo quando sono certo del risultato... non ho né l'intenzione né la possibilita di gettare soldi inutilmente.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 15:50

È mai capitato anche a voi di scattare per rilassarsi senza preoccuparsi del risultato?


No,perchè è una passione

Se si va al cazzeggio significa che non lo è più

ps.

L'errore è quello di associare il rilassarsi al voler un certo risultato. Io cerco sempre un senso e mi rilasso ugualmente

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 16:22

@Lastprince.Cerco di rispondere. Ho descritto esattamente quello che ho fatto.

perche' non hai scritto semplicemente che sei uscito per fotografare senza elencare il mezzo ?


Non ho scritto che sono uscito a fotografare perché l'uscita non era finalizzata a fotografare, inteso come produrre qualcosa da mostrare o semplicemente da conservare per se stessi.

Forse l'uscita, fotograficamente parlando, poteva aver una solo valenza tecnica di esercizio, individuare luoghi da fotografare in altro momento magari con luce migliore, un po' come fare delle polaroid prima dello scatto su pellicola, oppure usare ottiche manuali (da qui forse si giustifica in parte la descrizione di quello che avevo).

Sicuramente guarderò gli scatti per capire in cosa ho sbagliato ma credo che non ve ne sia nessuno degno di nota o non perfettibile.

Sono passato casualmente davanti ad un palazzo dell'Architetto Antonelli, noto a Torino come "fetta di polenta" perché ha una pianta trapezoidale con una base maggiore di circa 4 metri la base minore di meno di un metro ed altezza di circa 20 metri (vado ad occhio, ho giocato con gli obiettivi per capire quale fosse il migliore da usare per dare un idea della stranezza dell'edificio, probabilmente ci andrò, tempo permettendo, qualche altra volta in altra ora per vedere quali sia la luce migliore (essendo tra diversi palazzi può capitare che le ombre si proiettino in modo da disturbare al scena ma la luce piena senza ombre a volte risulta banale).
Questo per dirti che non avevo un progetto o un idea in testa prima ma che adesso potrei averne uno fotografare quell'edifici, anche se visto, traffico, auto parcheggiate, punti di ripresa possibili un fotografo professionista con un drone riuscirebbe a fare immagini migliori.

Riguardo il cellulare che ho in tasca ti dico che non lo uso per la fotografia, e ti spiego anche perché: per me è uno strumento anche di lavoro e non mi va di saturarne la memoria con foto e filmati.

@ quasi tutti, scattare senza preoccuparsi del risultato non vuol dire scattare all c...zzo, sono due concetti diversi, quando inquadro cerco nei miei limiti di farlo nel modo corretto e di usare la giusta terna ISO, diaframmi e tempo.
Il non preoccuparsi del risultato permette anche di provare inquadrature scorrette esposizioni sotto o sovraesposte pesantemente insomma di variare, la maggior parte delle foto potrebbero essere da cestinare ma magari si scopre qualcosa di nuovo.






avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 16:32

E perchè non scattare senza scheda e/o pellicola inserite in macchina?MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 16:39

Scattare "per rilassarsi senza preoccuparsi del risultato" non mi sembra poi cosi divertente. Penso che sia normale che si cerchi di dare seguito ad una propria idea, almeno di sforzarsi di farlo. Anche se vado a sciare o gioco a tennis cerco di ottenere un certo risultato, di provare qualcosina nuova, un po' tendo a sfidarmi. Come Paolo, pur scattando in digitale, anche io cerco di ottenere quello che voglio senza raffiche e senza prove infinite, ma con attenzione. Se devo dire poi che la fotografia mi rilassa totalmente, non direi la verità; in realtà mentre fotografo sono un po' in tensione faccio le cose tendendo a mettere in pratica quanto mi sono prefissato e questo mi dà un po' di adrenalina, un po' di ansia, ma è quella tensione che ti fa sentire bene, vivo. Quanto al risultato, dipende: conosco bene i miei limiti, mi conosco bene ( e ci mancherebbe, vivo con me da tanti anni) cerco di fare il meglio, preparo le mie uscite, ho vinto ( quando ho voluto partecipare) qualche concorso, alcune riviste hanno pubblicato qualche foto o dei portfolio, alcuni ( pochi) hanno comprato qualche mia foto, ma so che il mondo non si accorgerà della mia fotografia quando me ne andrò. Ecco perché, pur leggendo, comprando libri, guardando mostre ( che, queste sì, mi rilassano), cercando un po' di programmare ( in genere fotografo per temi) riservo un tempo prevalente al mio lavoro dove non posso permettermi di sbagliare. Va bene cosi; per fortuna la fotografia è un contenitore enorme, dove ognuno può trovare la sua dimensione. Per quanto riguarda l'attrezzatura, ho un interesse relativo: l'importante è che non mi ostacoli. La macchina fotografica, in fondo, è un elettrodomestico: facile da usare, comodo, adatto a quello che ci si prefigge. Tutto il negativo di una foto ce lo mettiamo noi.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 16:44

@Ettore ti ho detto che con un o' di tempo e calma guarderò cosa ho fatto.

Sicuramente guarderò tutte le foto ne scarterò molte sperando di individuare il motivo per chi le ho scartate e farne tesoro in scatti successivi.
Secondo me la pratica è importante e fotografare può essere anche un utile esercizio ci vuole un po' di allenamento e pratica in qualunque attività.

Il primo controluce che ho fatto era un ritratto effetto siluette, poi ho imparato ad avvicinarmi al soggetto e a misurare l'esposizione da vicino impostarla manualmente e scattare da lontano, poi ho preso un corpo con esposimetro spot, poi ho provato con lampo di schiarita, poi con la post con una foto esposta sul soggetto e una foto allo sfondo sono modi diversi di gestire un ritratto in controluce.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 16:47

Sicuramente guarderò gli scatti per capire in cosa ho sbagliato ma credo che non ve ne sia nessuno degno di nota o non perfettibile.


accademiadellacrusca.it/it/consulenza/difettoso-o-difettato-perfettibi
"Mentre l'aggettivo migliorabile significa genericamente 'che può essere migliorato', perfettibile si riferisce alla possibilità di raggiungere la perfezione, in senso non tanto pratico quanto morale, politico, umano, ed è definibile come 'atto a essere perfezionato', ma anche 'capace di attuare compiutamente le proprie possibilità di perfezione'. Non è quindi del tutto sovrapponibile a perfezionabile, che indica più genericamente 'che può essere perfezionato', ed è riferibile anche a una cosa o un oggetto, mentre perfettibile è più adatto per un'entità, un'istituzione o per l'uomo ("Sostengono come indubitato che l'uomo è perfettibile", Leopardi). Perfettibile esiste dal Cinquecento in funzione di sostantivo nel senso di 'entità suscettibile di perfezionamento', ed è passato alla funzione aggettivale tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento, nella scia del pensiero illuminista.
Oggi il termine è usato con una certa frequenza in ambito politico e giornalistico, con particolare riferimento a leggi e istituzioni."

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