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Occasionale non vuole dire che vende "occasionalmente": per assurdo anche se non vendesse neanche una foto, il solo fare pubblicità alla propria attività di fotografo attraverso siti, volantini, perfino biglietti da visita, lo equiparerebbe ad un artigiano e addirittura, per molte camere di commercio, ad un qualsiasi padrone di negozi di fotografia. Se posso dare il mio consiglio in questo periodo in cui stanno cominciando a rastrellare il fondo del barile a cominciare dai liberi professionisti, non è il caso di scherzarci su. Non avrei paura di controlli a campione dell'agenzia delle entrate quanto di "spiate" o segnalazioni da parte di altri soggetti che fanno la tua stessa cosa ma pagandoci le tasse.
Scusa Maydays, ma il tuo discorso mi sembra estremamente allarmistico, io posso benissimo rilasciare miei biglietti da visita ed esortare a contattarmi dal mio sito tramite e-mail, questo non vuole assulutamente dire che venderò le mie foto, potrei farlo esclusivamente per allargare le mie conoscenze o regalare le mie opere a solo scopo di gratificazione personale, il resto è tutto da dimostrare!
Non è questione di allarmismi ma solo di sapere come vanno fatte le cose. Avere un sito in cui si pubblicizza la propria attività di fotografo ad es di matrimoni, o di "venditore di stampe di foto paesaggistico" ecc implica svolgere una professione. E questa richiede degli adempimenti (iscrizione registro iva o nuovo regime sotto i 30000 euro, iscrizione ai ruoli contributivi INPS, iscrizione alle liste INAIL per l'assicurazione obbligatoria sugli infortuni del lavoro ecc). Se non lo fai sei soggetto a sanzioni rilevanti. l'importante è saperlo, poi se uno vuole rischiare se ne assume le responsabilità. C'è anche la strada della ritenuta d'acconto sfruttando il diritto d'autore che è tutelato da un apposito dpr e che garantisce di pagare anche meno tasse. Bisogna distinguere il piano fiscale (risolvibile volendo con una semplice ricevuta fino a 5000 euro) e quello lavorativo...l'essere in regola. Ribadisco che in molte camere di commercio italiane se si va per registrarsi come libero professionista, si viene registrati come impresa anche se non si possiede un ufficio o luogo fisico dove svolgere la cosiddetta impresa.
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