| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 11:20
Ma la cosa più grave mi sembra un'altra. Se si leggono le pag. 4 e 5 del PDF della sentenza si trova la definizione di "fotografia creativa" e "fotografia semplice" secondo il giudice. Cito: "Le fotografie semplici, invece, si distinguono dalle precedenti [creative] in quanto non richiedono alcun apporto creativo da parte del fotografo, poiché trattasi di mere fotografie, seppur di altissimo livello qualitativo, che si limitano a riprodurre fedelmente la realtà esterna ". Praticamente questo giudizio riduce a "fotografia semplice" tutta una scuola fotografica che parte dai "New Topographics" negli USA e in Italia si afferma con "Viaggio in Italia" di Ghirri e il suo nutrito gruppo. Fotografia celebrata proprio in questi giorni con la grande mostra a Roma su Guido Guidi. Mi pare inaccettabile perché una motivazione come questa si manifesta alla fine in un giudizio estetico. |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 11:23
“ Ovviamente il giudice, che in Italia gode di un potere assoluto, altro che sovranità al popolo! „ Se volevi perdere l'occasione di fare una magrissima figura, non ci sei riuscito. |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 11:26
“ Chi stabilisce quale sia una "fotografia d'autore" rispetto a una non chiaramente identificata "fotografia semplice"? E soprattutto: dov'è e qual'è il discrimine fra le due? „ paolo, se tu avessi letto il link alla sentenza invece che commentare senza averlo fatto, sapresti che lì c'è la risposta alla tua domanda... |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 11:52
E' sempre stato cosi', e non vale solo per la fotografia ma per qualunque opera d'ingegno tutelabile dalla 633/41. E' ovvio che le foto di Piazza San Marco fatte con la compattina durante la gita scolastica non sono generalmente considerate creative. Chi decide cosa e' creativo e cosa no? Di solito il CTU, anche se formalmente e' il giudice. Raramente il giudice sconfessa il suo CTU su questioni tecniche. E cosa influenza il giudizio del CTU in caso di foto dubbie? Ahime' e' facile rispondere: il curriculum del fotografo. |
user96437 | inviato il 24 Dicembre 2024 ore 12:14
“ Le fotografie semplici, invece, non richiedono alcun apporto creativo e si limitano a riprodurre fedelmente la realtà esterna „ Credo che una buona parte dei cosidetti "autori" professionisti e famosi dovrebbero essere declassati Si entra nel soggettivo, tutto diventa lecito e opinabile. Di solito in questi casi conta sempre la legge del Marchese de Grillo. |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 12:23
Ci sarebbe da fare tutto un discorso, lungo e noioso sul merito e sul giudizio di fatto, la devoluzione alla Cassazione e la sindacabilità da parte della stessa, che costituisce e costituiscono il punto centrale del provvedimento. Ma è Natale e siamo tutti più buoni, e credo sia meglio risparmiare certe barbose "quistioni" a chi - per sua fortuna - non mastica o non ha masticato diritto. |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 14:00
@Michelangelo Si, ho letto la sentenza e anche le motivazioni del giudice. Rimango della mia idea, stabilire se una fotografia sia semplice o creativa è un atto soggettivo e quindi opinabile sotto il punto di vista della tutela giuridica. Per quanto sopra non può fare giurisprudenza. Indipendentemente dalle mie opinioni personali e preso atto di quanto enunciato in sentenza, il ricorso in Cassazione così come strutturato appare una forzatura. Invece di controbattere sulla forma creativa o meno della fotografia, il ricorrente avrebbe dovuto sostenere in propri diritti facendo appello all'art. 88 della L. 633/41 sostenendo il diritto del fotografo alla divulgazione e alla riproduzione della fotografia. Diritto però che, in base all'art.92 della medesima Legge termina dopo vent'anni dalla produzione della fotografia e se ho capito bene quale che sia il soggetto dell'immagine quella foto è stata scattata prima del 1992 e il termine per i diritti del fotografo sono scaduti nel 2012. In sostanza il ricorso in Cassazione appare una forzatura per ottenere ragione e la sentenza ne è la naturale conseguenza. |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 18:46
“ L'ennesima stupidaggine d'autore. Chi stabilisce quale sia una "fotografia d'autore" rispetto a una non chiaramente identificata "fotografia semplice"? E soprattutto: dov'è e qual'è il discrimine fra le due? „ L'avevo già detto ma lo ripeto: intali casi (come in tutti quelli che vertono su questioni su cui il giudice non è tecnicamente competente) il giudice si avbale dwl CTU che "è uno del mestiere" come si suol dire. |
user259808 | inviato il 24 Dicembre 2024 ore 21:14
“ L'avevo già detto ma lo ripeto: intali casi (come in tutti quelli che vertono su questioni su cui il giudice non è tecnicamente competente) il giudice si avbale dwl CTU che "è uno del mestiere" come si suol dire. „ Cioè cosa fanno? Chiamano Juza a decidere se una fotografia è semplice o creativa? Capisci che ciò non sposta di una virgola il problema? |
| inviato il 24 Dicembre 2024 ore 22:25
Da come è scritta la sentenza sembrerebbe che se il fotografo avesse detto "sussurri qualcosa all'orecchio del collega" prima di scattare, la stessa foto sarebbe potuta rientrare nel concetto di creatività... Ho interpretato bene? |
| inviato il 25 Dicembre 2024 ore 0:01
“ Cioè cosa fanno? Chiamano Juza a decidere se una fotografia è semplice o creativa? Capisci che ciò non sposta di una virgola il problema? „ Potrebbe, se Juza fosse iscritto in apposito albo. Ma cosa credete che il giudice non si avvalga spesso di tali esperti? Il giudice non è mica esperto di certe materie, quindi si avvale dei CTU molto più spesso di quanto non crediate (evidentemente non avete mai avuto molto a che fare con tribunali, cause civili e/o penali). Non capisco dove stia la stranezza per voi. Perché si va da un fotografo esperto a fare una lettura portfolio? Se non è giudicabile la fotografia come arte, tale pratica non dovrebbe esistere! Perché si va da un esperto per far valutare un'opera d'arte, anche fotografica (e non sto parlando di autenticità, ma di valore, magari per una vendita o per un'eredità), perché c'è un esperto che valuta la base d'asta di un'opera d'arte (anche fotografica)? Secondo voi quindi tali valutazioni non hanno senso? Certamente non possono essere scientifiche come qualcosa di strumentalmente misurabile, ma è il meglio di cui disponiamo e da sempre ce ne avvaliamo, anche perché in assenza di queste verrebbe proprio meno il concetto di valutazione di un'opera d'arte, sia in termini di riconoscimento cone tale che di valore economico; ci ritroveremmo nella situazione in cui una crosta fatta da me starebbe sullo stesso piano di un Caravaggio, oppure, una foto tessera starebbe al pari di un ritratto di Helut Newton. |
| inviato il 25 Dicembre 2024 ore 9:58
“ In sostanza il ricorso in Cassazione appare una forzatura per ottenere ragione e la sentenza ne è la naturale conseguenza „ @Ur_gio grazie per la risposta esaustiva, in effetti la tia analisi ha senso “ Certamente non possono essere scientifiche come qualcosa di strumentalmente misurabile, ma è il meglio di cui disponiamo e da sempre ce ne avvaliamo, anche perché in assenza di queste verrebbe proprio meno il concetto di valutazione di un'opera d'arte, sia in termini di riconoscimento cone tale che di valore economico; ci ritroveremmo nella situazione in cui una crosta fatta da me starebbe sullo stesso piano di un Caravaggio, oppure, una foto tessera starebbe al pari di un ritratto di Helut Newton. „ @Treggatti +1 come non darti ragione, la questione dibattuta in un forum di appassionati non può che generare reazioni accorate, non siamo nemmeno alla terza pagina che sono già apparse le parole in maiuscolo e le citazioni sugli articoli di legge. il giudizio del giudice è insindacabile e lui pur non essendo un fotografo è attento nella valutazione piu di altri e si avvale di una consulenza che lo aiuta a valutare. . mi rendo conto che si parla del proprio lavoro ma onestamente parlando citare concetti di qualità ed unicità come leve dello sdegno, in questa sede, mi sembra fuori luogo anche se capisco che sia il motore che muove tanti appassionati. inoltre in questa sede, leggere giudizi di principio sul lavoro come magistrato in italia da la misura esatta del tipo di approccio alla discussione. è il 'contesto' a definire il giudizio e riportare tutto a questioni di principio, a volte scrivendo in maiuscolo, rende ciclica la discussione ma in fondo questo è anche il bello di Juza, siamo qua per chiacchierare :) edit : spesso el discussuini dove il tema tocca la fotografia professionale vengono chiuse senza preavviso, fa statistica. |
| inviato il 25 Dicembre 2024 ore 13:21
michelangelo per curiosità tu sei un magistrato? o un addetto ai lavori? comunque grazie per i tuoi interventi davvero approfonditi |
| inviato il 25 Dicembre 2024 ore 15:46
il giudice si avbale dwl CTU che "è uno del mestiere" come si suol dire. ********** ********** Ah... capisco! Quindi sotto la firma del giudice c'è anche quella di "uno del mestiere" che ha certificato come l'opera in questione non sia una "semplice fotografia" ma un'"opera d'arte". Bene... quindi questo non meglio identificato "uno del mestiere" ha pure il diploma, semplice o di Laurea, che lo certifica "uno del mestiere"... giusto? |
| inviato il 25 Dicembre 2024 ore 15:52
Cioè cosa fanno? Chiamano Juza a decidere se una fotografia è semplice o creativa? ********** ********** Beh no... in casi del genere credo occorra qualcuno un po' più in alto di Juza. Credo occorra ALMENO un team all'altezza del Collegio Giudicante di un Concorso paragonabile QUANTOMENO al Wildlife Photographer of the Year... od oltre | |

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